Gumpert Apollo 2010

Di Ferrari e Lamborghini ormai conosciamo ogni dettaglio. Sono delle supercar, belle ed affascinanti, al top in tutti i sensi. Ma volete mettere una sportiva, quasi da corsa, realizzata da una piccola azienda artigianale? E’ questo il caso della Gumper Apollo, che per il 2010 si presenta in veste rinnovata. L’abbiamo ammirata al Salone di Ginevra: aggressiva, sorda a qualsiasi dettame che non fosse direttamente legato alle prestazioni. Certo, una Pagani Zonda ha interni più rifiniti, una Alfa Romeo 8C è più fotogenica, ma da ogni piega della carrozzeria di questa Gumpert Apollo traspare il chiaro intento di superare ogni velleità terrena per elevarsi al di sopra del “possibile”. Non a caso, fin dal debutto si parla di una downforce capace di autosostentare la vettura, che tradotto in linguaggio umano significa: mettetela a 300 orari e grazie all’aerodinamica potrete guidarla a testa in giu!

L’allestimento 2010 della Gumpert Apollo Sport porta in dote modifiche soprattutto meccaniche. C’è un nuovo cambio sequenziale tipo F1, con cambiate da 40 millisecondi, gestito tramite bilanceri al volante. C’è anche una bella iniezione di potenza per il V8 biturbo di origine Audi, che tocca ora quota 750 cavalli (erano 700). Ma Gumpert pensa anche al comfort del guidatore, e non ridete: l’abitacolo è più largo, ed anche la zona della pedaliera è stata risistemata. Secondo i tecnici della factory tedesca, la nuova Gumpert Apollo è come sempre fantastica da guidare in pista, ma sa addolcirsi anche su strada. Sinceramente, crediamo che nonostante le sospensioni regolabili e tutta la tecnologia di questo mondo una vettura come la Apollo è e rimane animale da sfogare tra i cordoli. Dove, lo ha dimostrato, non teme rivali.

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