Fiat chiede i danni ad “Annozero” di Santoro

Alla vigilia della Immacolata Concezione, giunge alla redazione di Infomotori.com un comunicato stampa di Fiat Group che farà sicuramente discutere gli appassionati di motori e non solo!  Proprio mentre eravamo ancora a Bologna, stanchi ma soddisfatti per il lavoro fatto nella prima giornata stampa del Motor Show del 2 dicembre, facendo zapping sul televisore avevamo visto una mega immagine di Sergio Marchionne, Amministratore Delegato del Gruppo Fiat e Chrysler, capeggiare sulla trasmissione “AnnoZero” condotta da Michele Santoro.
Una parte importante della puntata era dedicata proprio a Fiat ed il giorno dopo al Motor Show erano molti i volti tesi per come erano andate le cose.
A mente fredda è giunta la risposta – via comunicato stampa ufficiale del 7 dicembre. Eccola qua! 

“Fiat Group Automobiles comunica di aver dato mandato ai propri legali per intraprendere un’azione giudiziaria nei confronti dei responsabili della trasmissione televisiva “Annozero” per le affermazioni andate in onda nella puntata del 2 dicembre 2010 fortemente denigratorie e lesive dell’immagine e dell’onorabilità della società, dei suoi prodotti e dei suoi dipendenti fatte a commento di una pseudo-prova comparativa. In particolare, Fiat Group Automobiles lamenta che in modo del tutto strumentale “Annozero” abbia illustrato le prestazioni di tre autovetture, fra cui una Alfa Romeo MiTo, impegnate in un test apparentemente eseguito nella stagione autunnale, per concludere, sulla sola base dei dati relativi alla velocità, che i risultati di questa “prova” avrebbero dimostrato una asserita inferiorità tecnica complessiva dell’Alfa Romeo MiTo.  Si trattava di una ripresa televisiva che è stata artificialmente collegata ad una prova comparativa condotta nella stagione primaverile, non con le stesse vetture, dal mensile Quattroruote e poi pubblicata nel numero dello scorso mese di giugnodi questa rivista.
Quello che, incredibilmente, la trasmissione non ha raccontato è che la valutazione globale di Quattroruote, risultante dalla comparazione dei dati relativi alle prestazioni tecniche, alla sicurezza e al confort ha attribuito all’Alfa Romeo MiTo in versione Quadrifoglio (1.368 cc) una votazione superiore a quella della Citroen DS3 THP (1.598 cc) e della Mini Cooper S (1.598 cc).  Fiat, anche a tutela delle migliaia di lavoratori che quotidianamente danno il loro contributo alla realizzazione di prodotti sicuri e tecnologicamente avanzati, intende pertanto intraprendere un’azione di risarcimento danni (il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficienza) come forma di difesa a fronte di una condotta tanto ingiustificata quanto lesiva della verità”.

Oltre a questo episodio, ad Infomotori.com non è piaciuta la comparazione degli stipendi dei top manager abbinati ai soli risultati delle vendite auto Europa, da cui emergeva un Marchionne inefficiente e strapagato. Peccato che oltre all’Europa (in piena crisi congiunturale, senza incentivi che invece avevano fatto brillare proprio Fiat Group), Sergio Marchionne si sia distinto in Brasile e negli USA e che il bilancio Fiat Group sia in attivo per più di due miliardi di euro.
Circa la prova per dimostrare l’inferiorità di un prodotto nazionale su una rete del servizio pubblico nazionale lasciamo i commenti ai nostri lettori. Quello che non ci è per nulla piaciuto è stato usare una pista e tre vetture compatte per stabilire quale fosse la migliore con una guida (sicura e competente in pista da parte del collaudatore di Quattroruote) certamente ai limiti e che più di un giovane potrebbe emulare fuori pista. Dire che una vettura è migliore perchè impiega un secondo in meno in pistà è assai pericoloso per la sicurezza stradale e magari potevano fare una prove molto più interessanti come la frenata da 100 a 0 km/h o ancor meglio prendere in considerazione le emissioni dei tre modelli e le dotazioni di sicurezza.  Tutti ci stiamo impegnando per ridurre la mortalità giovanile sulle strade ed il servizio pubblica esalta la velocità!  No comment!  Ben venga la libertà di parola, ma ancor prima la sicurezza.  E voi cosa ne pensate?  E’ aperta la discussione anche su Facebook infomotori. Mi raccomando ragazzi fari accesi, casco ben allacciato in moto e cinture davanti e dietro in auto!!!  

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