Ssangyong Rodius

Ssangyong Rodius. Tutto si può dire della Ssangyong Rodius, ma sicuramente non si può discutere sul fatto che sia originale da un punto di vista stilistico. Che Ssangyong sia da sempre la più fantasiosa tra le sue connazionali non è certo un segreto ed era scontato che anche in tema di monovolume la proposta sarebbe stata sicuramente…controcorrente.
Stile ok, ma il nome? Ma se lo styling è soggettivo, anche per il difficile mercato europeo, per quanto riguarda la scelta dei nomi delle vetture ci sarebbe qualcosa da ridire: la non più importata Musso, ad esempio, ha fatto sorridere più di qualche abitante del Veneto, visto e considerato che la traduzione nel dialetto locale è “asino”, mentre nel caso di questa nuova monovolume, il richiamo al mondo dei roditori è praticamente immediato.
In realtà, la parola Rodius ha origini ben più nobili perché deriva dalla fusione delle parole “Road” e “Zeus”: un mix ideale per sottolineare come questa vettura abbia le carte in regola per essere la migliore delle compagne di viaggio.
Dimensioni generose Il design della vettura è stato studiato per nascondere dimensioni davvero generose. Gli ingegneri coreani, infatti, hanno fatto le cose in grande per quanto riguarda la versatilità e lo spazio interno, che andrà ad allinearsi con le migliori proposte della categoria.
Studi di sfruttamento dello spazio o meno, il volume da “avvolgere” e notevole e per evitare l’effetto “camper”, gli stilisti Ssangyong hanno fatto ricorso ad una calandra ed a gruppi ottici, anteriori e posteriori, estremamente generosi nelle dimensioni.
Ma gli elementi più interessanti si concentrano nella vista laterale, in particolar modo nella linea ad arco formata dall’unione di padiglione e montanti e nella bella “S” generata dal solco che traccia la linea di cintura, il montante posteriore e la parte finale del tetto: un elemento stilistico importante, che alleggerisce l’insieme e divide l’ampia superficie vetrata di coda, necessaria per garantire anche agli occupanti posteriori ampia visibilità e luminosità.
E sempre con l’intento di rendere più automobilistiche possibile le forme di Rodius, gli stilisti Ssangyong hanno messo a punto delle modanature “intarsiate” che corrono nella zona inferiore delle porte e proseguono avvolgendo i passaruota.
Propulsore con la “Stella” Il propulsore scelto per spingere questa nuova monovolume è il classico 2.7 litri common rail di derivazione Mercedes, già proposto anche sul SUV Rexton.
Arriverà col freddo Le vendite di Rodius sul mercato coreano sono già iniziate mentre le esportazioni prenderanno il via entro la fine del 2004.

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