Citroen C4 Grand Picasso prova su strada

Chapeau, per dirla alla francese. Con la stessa piattaforma, ma “giocando” sul passo e sullo sbalzo, gli ingegneri di Citroën hanno allungato di 17 centimetri C4 Picasso a 5 posti (4,42 metri) per trasformarla in C4 Grand Picasso a 7 (4,59). Ricavando non solo oltre 1.800 litri di capacità massima per il bagagliaio (69 in più nella configurazione minima), ma soprattutto uno spazio non sacrificato per gli eventuali occupanti della terza fila. Che non devono improvvisarsi contorsionisti per prendere posto. Citroën C4 Grand Picasso è la solita – piacevole – veranda viaggiante. Con i suoi 5,7 metri quadrati di superficie trasparente (il parabrezza panoramico è di serie, il tetto vetrato è invece un optional da 756 euro), il modello francese vanta un abitacolo estremamente vivibile e gradevole. E non è una novità. La nuova versione – che ha la stessa lunghezza del modello precedente, ma un passo maggiorato di 11 centimetri (284) ed un’altezza ridotta di 3 – esalta questa sensazione di comfort.

GEMELLE DIVERSE
Le due Citroën che nascono sulla medesima piattaforma si distinguono non solo per il numero massimo di passeggeri, ma anche per alcuni dettagli estetici. C4 Grand Picasso esibisce archi del tetto che partono alla base del parabrezza con una sagoma delle fiancate che accentua il carattere dinamico delle linee. I proiettori anteriori sono stati piazzati più in basso ed il cofano motore presenta linee orizzontali decise con gli chevron che si prolungano fino ai fari diurni a LED. Al posteriore ci sono i gruppi ottici a forma di “C” ed un portellone avvolgente. Il costruttore francese offre una gamma di 8 tinte di carrozzeria, tre tipi di cerchi in lega da 16’’, 17’’ e 18’’ e cinque allestimenti (Attractiv, Secution, Intensiv, Exclusiv e Business).

“SORPRESA” SOTTO IL COFANO

Su Citroën C4 Grand Picasso debutta il propulsore Euro 6 BlueHDI da 2 litri e 150 cavalli FAP. È un’unità efficiente, accreditata di consumi nel ciclo misto di 4,2 litri per 100 chilometri e di emissioni di CO2 di 110 grammi per chilometro nella versione equipaggiata con il cambio automatico a 6 rapporti. La tecnologia BlueHDi 150 integra un modulo SCR (selective catalytic reduction) capace di abbattere del 90% le emissioni Nox, oltre che quelle di anidride carbonica. Il sistema si attiva quando la temperatura del motore inizia a salire. Grazie alla collocazione a monte del filtro antiparticolato, l’SRC resta operativo anche durante la guida in ambiente urbano. L’adozione di questa tecnologia, assicurano gli ingeneri francesi, riduce consumi ed emissioni di CO2 tra il 2 ed il 4%. Abbinata a questa unità, Citroën propone anche la nuova trasmissione automatica a 6 marce (con la produzione di novembre) che ottimizza le percorrenze avvicinando il dato del manuale (4,3 litri per 100 km e 177 g/km di CO2) grazie alla riduzione degli attriti interni. È anche più veloce negli inserimenti, ha minori vibrazioni ed è offerta in combinazione con lo Stop&Start. Tutti gli altri motori (2 benzina e 2 a gasolio e-HDi) sono da 1.6 litri: i benzina hanno potenze tra i 120 ed i 155 cavalli, mentre i diesel oscillano tra 90 (Airdream Fap col nuovo cambio pilotato ETG6) ed i 115 (con cambio manuale o ETG6). L’unità AirDream da 90 cavalli, tuttavia ancora Euro 5, è al top sul fronte di consumi ed emissioni: i dati ufficiali parlano di 26,3 chilometri di percorrenza per litro nel ciclo combinato con 98 grammi di CO2 per chilometro.

TECNOLOGIA, SICUREZZA E PREZZI
Due display sulla plancia, uno sopra l’altro, da 7 e 12”, sono l’interfaccia per la comunicazione. Lo schermo più piccolo è touch pad e con appena sette tasti consente di comandare tutte le funzioni del veicolo. Per sicurezza e comfort, il costruttore francese offre non solo il portellone motorizzato o l’illuminazione sui sedili anteriori a beneficio dei viaggiatori della seconda fila, ma anche il sistema Vision 360 che con quattro telecamere consente a chi guida di avere una panoramica completa sul veicolo. Ci sono anche il Park Assist, il sistema di regolazione della velocità attivo,
l’allarme rischio di collisione, l’Intelligent Traction Control, il sistema di sorveglianza dell’angolo morto ed anche le nuove cinture di sicurezza attive che, vibrando, avvisano chi sta al volante dell’eventuale superamento involontario di carreggiata (una comoda evoluzione rispetto all’iniziale movimento sotto il fondoschiene). Il lancio è in calendario il 20 ottobre. Il listino parte dai 24.300 euro del modello Attractiv a benzina, anche se la fascia di prezzo più gettonata (quella dell’1.6 e-HDi 115 FAP) parte da 27.000 euro. Fino a fine ottobre è in vigore anche una promozione di 2.000 euro (in caso di rottomazione) che abbatte i prezzi. Non è escluso che l’offerta venga anche prolungata.

AL VOLANTE
Sette sedili sette, cioè uno per ogni possibile passeggero. A bordo di Citroën C4 Grand Picasso la modularità è grande: tutto si sposta e si adatta. I sedili delle prime due file si possono sistemare singolarmente, con grande beneficio degli occupanti: ai tre seduti dietro vengono regalati 5 centimetri d i spazio in più per le gambe. Nella terza fila ci si può stare anche senza essere fachiri navigati o adulti con complessi di inferiorità. La luminosità è eccezionale. A bordo non si avvertono vibrazioni e la taratura delle sospensioni assicura un delicato equilibrio tra una guida anche dinamica (il tachimetro è arrivato a segnare 209 chilometri all’ora: in Germania ancora si può!) ed un comfort di alto livello. Il motore BlueHDI vale quello che promette con una buona dose di accelerazione ed una incoraggiante tenuta ai bassi regimi. In progressione allunga con soddisfazione di chi guida, dimostrando una sorprendente compostezza anche alle andature elevate, nonostante una presenza su strada non proprio indifferente. In curva, l’altezza si fa sentire e la reazione è meno “sincera”. L’insonorizzazione è ottima: ancora a 200 all’ora si discute del più e del meno senza dover alzare la voce. Il doppio display è funzionale per i comandi, ma essendo piazzato centralmente impone a chi guida di sposare lo sguardo anche per avere le informazioni più elementari. Il sistema Vision 360 è efficace: la panoramica sul veicolo è totale. Dopo 250 chilometri di test drive tra Monaco di Baviera e Berchtesgaden, il computer di bordo indica 6,4 litri di consumo nel ciclo misto. Non troppo, a dire il vero, per un veicolo di queste dimensioni, ma anche parecchio lontano dai 4,2 dichiarati. Citroën C4 Grand Picasso si guadagna comunque una promozione (quasi) a pieni voi.

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