Seat Leon prova su strada delle versioni diesel e metano

Con l’arrivo della station wagon ST, Seat ha completato la famiglia della Leon, che comprende anche la sport coupé tre porte e la berlina 5 porte. Anche l’offerta dei propulsori è molto ampia, e grazie ai motori TSI e TDI del Gruppo Volkswagen anche la sportività è assicurata. Sono due le novità molto interessanti in tema di risparmio energetico: la prima è la Seat Leon Ecomotive 1.6 Tdi, che fa registrare consumi di soli 3,2 litri (in tutte e tre le versioni di carrozzeria). La seconda è la Seat Leon 1.4 TGI (che entrerà in produzione a marzo), progettata per funzionare con alimentazione alternativa a metano – gas naturale CNG. Alle eccezionali emissioni, 94 g/Km di CO2, si aggiunge così il risparmio che deriva dal prezzo del carburante.

Infomotori le ha provate entrambe in un lungo percorso tra Verona e le colline moreniche del Basso Garda, sino al centro della Rocca di Sirmione e ritorno a Verona.

Prova su strada della Seat Leon Ecomotive 1.6 Tdi

Su strada, la Seat Leon Ecomotive sorprende per la risposta sempre pronta all’acceleratore: si viaggia letteralmente con un filo di gas ed ai 130 km/h in autostrada la lancetta resta poco sopra i 2.000 giri. Notevoli il comfort e la silenziosità e sempre molto ben controllabile lo sterzo, che è sufficientemente leggero e molto preciso. Del resto la piattaforma su cui è realizzata la Leon è la stessa della Golf, quindi tutte le buone doti dinamiche sono assicurate. Una vettura non rabbiosa, certo, ma molto vivace, che fa venir voglia di viaggiare, sapendo che le soste dal benzinaio saranno rare.

La Leon Ecomotive (disponibile come 5 porte o ST) è una fra le vetture più efficienti oggi disponibili sul mercato ed è equipaggiata col nuovo propulsore 1.6 TDI da 110 Cv (81 kW), con una coppia di 250 Nm, che la può spingere sino a 197 km/h. Ma i suoi punti di forza sono il rendimento energetico ed i consumi: grazie allo start/stop, al sistema di recupero dell’energia, al cambio a sei rapporti  ed agli pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, promette un consumo medio di 3,2 l/100 km ed emissioni a 85 g/km di CO2; l’autonomia teorica garantita dal serbatoio è eccezionale: circa 1.500 km. A questo rendimento contribuiscono anche l’aerodinamica della scocca ribassata, con prese d’aria inferiori parzialmente chiuse sul frontale, ulteriori pannelli sottoscocca e uno spoiler sul tetto.

Prova su strada della Seat Leon 1.4 TGI a metano
L’altra novità, davvero allettante per il nostro mercato (ma che entrerà in produzione di grande serie a marzo) è la versione 1.4 TGI da 110 Cv bi-fuel, che all’alimentazione a benzina aggiunge quella a metano (gas naturale compresso, CNG). Utilizzando il metano, i cui distributori, soprattutto al Centro-Nord sono sempre più numerosi il risparmio è davvero notevole (un pieno costa meno di 15 euro) e la maggiorazione di prezzo (circa 2.500 euro) rispetto al 1.4 Tsi benzina, si ammortizza rapidamente

Il motore a metano eroga una coppia di 200 Nm, disponibile già da 1.500 ed impressiona per sportività: 10,9 secondi da 0 a 100 km/h ed una velocità di 194 km/h. I dati ufficiali dichiarano un consumo di soli 3,5 kg/100 km di metano. Con i due serbatoi sotto i sedili posteriori (15 kg di metano e 50 di benzina) la Leon TGI può percorrere fino a 1.300 km. Anche la Leon TGI sarà disponibile nelle versioni cinque porte e familiare (ST).

Su strada la TGI è semplicemente entusiasmante: pronta, silenziosa, scattante. Impossibile capire che si sta viaggiando a metano: tra l’altro il passaggio all’alimentazione a gas è inavvertibile. La Leon, infatti, si accende sempre a benzina e passa automaticamente al metano. Seat assicura che non c’è alcun problema di durata della valvole, appositamente progettate per l’uso a gas: la garanzia standard, comunque, è di due anni, ma è possibile estenderla con cifre contenute.

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