Volvo V60 Hybrid test drive, foto ed informazioni

Variante ibrida della V60, la Volvo V60 Hybrid è la protagonista del nostro long test drive. La vettura svedese è spinta da un propulsore a gasolio e da uno elettrico, con le batterie che si possono ricaricare anche dalla presa di casa e garantiscono un’autonomia fino a 50 chilometri se guidate col piede di velluto e staccate tutti i sistemi ausiliari, clima incluso… Esteticamente la Volvo V60 Hybrid si distingue per un frontale nuovo con mascherina inedita, ma anche per luci diurne a LED integrate nei paraurti. Nuove sono anche le finiture ed i rivestimenti interni, per un risultato finale davvero aggraziato ma che non manca di trasmettere una certa grinta. Posteriormente il paraurti prevede scarichi integrati e le scritte “Plug-in Hybrid” alla base dei montanti anteriori e sul portellone, mentre lateralmente troviamo cerchi da 17″ specifici.

La ricarica completa delle batterie viene effettuata in poco meno di 7 ore e, secondo quanto dichiara il Costruttore svedese, è sufficiente a garantire una autonomia nella sola modalità elettrica di 50 chilometri che però non siamo mai riusciti a raggiungere fermandoci a 10/15 chilometri guidando normalmente (senza sgommare…). Abbinato al motore elettrico c’è un propulsore da 2.4 litri turbodiesel, capace di 215 CV ad un cambio automatico a sei marce. L’unità elettrica invece vanta 27 CV e si occupa delle ruote posteriori, mentre il Diesel di quelle anteriori. La Volvo V60 Hybrid può dunque passare in tutta scioltezza dalla trazione anteriore a quella integrale.

Punto di forza di quest’auto sono, come da buona tradizione Volvo, i tecnologici dispositivi di sicurezza della Casa svedese: di serie troviamo infatti 6 airbag, l’ESP ed il sistema City Safety che è in grado di frenare automaticamente in caso di possibile collisione a bassa velocità con il veicolo che precede la Volvo V60. Tra gli optional ci sono il sistema che monitora l’angolo cieco degli specchietti e le linee di corsia, quello che riconosce i cartelli stradali ed il cruise control adattivo. Sempre di serie invece segnaliamo  i sensori di parcheggio posteriori, utilissimi in città anche perchè posteriormente la visibilità non è eccezionale. Il cruscotto vede la presenza dei pulsanti “pure”, “hybrid” e “power”, che servono a selezionare la modalità di guida della Volvo V60 Hybrid.  Se vogliamo trovare un piccolo difetto, bisogna dire che dato il prezzo impegnativo della vettura, alcune plastiche interne potevano essere di migliore qualità, anche se risultano comunque buone. La nota dolente arriva invece dal baule posteriore, che anche a causa della presenza delle batterie è piuttosto striminzito; il doppiofondo permette di riporre solo il cavo di ricarica, mentre i vani laterali ospitano il kit gonfia e ripara ed il vaso di espansione del circuito di raffreddamento del modulo elettrico. La capacità totale è quindi di 305 litri, che diventano 1126 se si ribaltano gli schienali del divano.

Una volta a bordo, notiamo sul cruscotto una scritta che ci indica che siamo pronti a partire: posizionando il cambio su “D” l’auto parte in pieno silenzio, spinta dal solo motore elettrico. Se si pigia maggiormente l’acceleratore, ecco che entra in funzione anche il 2.4 gasolio, una modalità questa che assicura i minori consumi medi, che abbiamo riscontrato aggirarsi attorno ai 20 km/litro. L’accoppiata motore elettrico e Diesel garantisce prestazioni di tutto rispetto: i dati dichiarati da Volvo parlano di una velocità di punta di 230 km/orari e di 7,9 secondi necessari per scattare da 0 a 100 km/h. Valori che abbiamo verificato durante il nostro long test drive senza ovviamente raggiungere la velocità di punta non avendo avuto la fortuna di portare in pista la V60…
 Il comfort di marcia è ottimo, ma anche per quanto concerne la rumorosità dobbiamo dire che è quasi assente, con l’abitacolo che risulta perfettamente insonorizzato. Selezionando e premendo il tasto “Save” si può preservare la carica elettrica per utilizzarla eventualmente in un altro momento, una funzione questa che potrebbe tornare utile in alcune situazioni. Se si sceglie “Power”, ovviamente, si opta per le migliori prestazioni, con i tempi di cambiata che si accorciano considerevolmente. Anche lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli 6,1 secondi, valori quasi da sportiva di razza.

Su strada, la Volvo V60 è decisamente piacevole con uno sterzo preciso, la frenata è adeguata alla stazza della vettura al pari del già ricordato ed apprezzato cambio che ci ha positivamente impressionati. Nonostante la massa della Volvo V60 Hybrid sia di quasi 2 tonnellate, non è giusto pensare a quest’auto come ad un barcone in difficoltà nei tratti più tortuosi ed impegnativi: anche nel misto ed in curva la V60 vanta uno sterzo molto preciso e grande agilità, con il rollio che risulta quasi assente. Un’auto da promuovere certamente a pieni voti, anche se il prezzo d’acquisto può rivelarsi per molti impegnativo; nonostante ciò, la tecnologia e la sicurezza offerti sono di primissimo livello anche se fra l’ibrido Volvo e la Tesla Model S elettrica con oltre 400 km di autonomia la differenza di prezzo è minima a differenza del risultato finale, tanto che il nostro consiglio è di attendere che Volvo adotti nuove batterie che aumentino l’autonomia: già 50 km sarebbero interessanti, ma da fare normalmente!

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