Citroen C4 Cactus prova su strada, prezzi e consumi

Da settembre sulle strade italiane circolerà un cactus a quattro ruote che non punge, ha bisogno di poco sostentamento, offre una tecnologia utile, con un budget sempre sotto controllo, parliamo dell’ultima novità Citroen, Citroen C4 Cactus, una vettura che si pone come alternativa alle solite berline compatte del segmento C presenti sul mercato. La particolarità di questo mezzo è il design, decisamente innovativo che magari farà storcere il naso a molti, ma che tanti altri ne andranno pazzi; fra questi le donne. E’ difficile quindi, per i vertici di Citroen Italia definire i programmi di vendite nel nostro Paese. C’è però molto entusiasmo anche perché questo prodotto arriva sul mercato (in Francia c’è già ed è stato accolto bene) sull’entusiasmo dei successi della Ds, venduta in 500 mila esemplari dal lancio, nel marzo del 2010, ai giorni nostri e dal grande consenso che la Casa francese riscuote sul mercato cinese.

Cactus, dicono in Citroen, è l’auto per sentirsi a proprio agio e questa novità non fa che confermare il dna del costruttore transalpino che con la sua creatività e tecnologia ha segnato la storia dell’automobile. Anche con Cactus l’ambizione è offrire una nuova risposta agli utenti della strada con una vettura che si distingue per il design, che è facile da guidare, rispettosa dell’ambiente, di grande comfort e ricca di tecnologia utile. Se può essere discutibile la linea con le barre sul tetto e i fascioni laterali paracolpi di troppo impatto visivo, è innegabile che Cactus porta una grande ventata di novità. Le fasce paracolpi, per esempio, chiamate Airbump, una innovazione Citroen unica, che hanno richiesto tre anni di studi per il loro sviluppo, non sono solo in grado di caratterizzare e di personalizzare con i suoi quattro colori il design della vettura, ma proteggono nel contempo la carrozzeria dai piccoli urti: il rivestimento infatti è integrato da piccole capsule d’aria in grado di attutire i colpi.

Gli interni sono caratterizzati da un grande schermo 100% touch, molto intuitivo, per offrire una guida sempre connessa con tutte le altre funzioni dell’auto, grazie a sette pulsanti a sfioramento, quali la climatizzazione dell’abitacolo, la radio digitale, la navigazione, il telefono e la connessione ai dispositivi portatili. C’è addirittura la funzione Coyote che avverte il guidatore dei radar presenti lungo il percorso, fissi ma anche quelli mobili. Altre novità mondiali sono l’airbag del passeggero integrato nel padiglione e non nel portaoggetti, concepito per offrire a chi siede accanto al guidatore maggior spazio e volume di carico, ma anche i sedili anteriori a “sofà” per un maggior comfort e benessere a bordo. Da non trascurare il tetto panoramico in vetro ad alta protezione termica per inondare di luce l’abitacolo garantendo nel contempo ai passeggeri una temperatura ideale e il Magic Wash, grazie al quale il liquido per la pulizia del parabrezza viene spruzzato direttamente dai tergicristalli.

Come una pianta grassa che non richiede cure particolari e che non ha bisogno per vegetare di grandi risorse, ecco che C4 Cactus è particolarmente sobria. Sia per merito dei suoi innovativi motori a benzina e a gasolio sia soprattutto perché i progettisti del costruttore francese hanno cercato di ridurre i costi di utilizzo eliminando il peso superfluo utilizzando alluminio, acciai speciali e adottando posteriormente i vetri con apertura a compasso. Alla fine sono stati guadagnati ben 200 chilogrammi rispetto alla C4. Ciò ha consentito di ottenere un consumo di carburante ed emissioni particolarmente ridotte. Basti pensare che Cactus emette solo 87 grammi di CO2 per km, che si traducono in litri 3,4 per 100 km di consumo nella versione Diesel. Innovative anche le motorizzazioni, quelle a benzina di 1199 cc. da 75, 82 e 110 cavalli ma anche i Diesel da 1560 cc. con 92 e 100 cavalli di potenza. Particolari anche le due soluzioni d’acquisto della vettura, il cui prezzo in Italia avrà un range  fra 14.950 e 21.750 euro, Simply Drive e Flex Drive, soluzioni studiate appositamente per la Cactus.

Prova su strada
Alla prova dinamica della Citroen C4 Cactus, alla quale non poteva mancare Infomotori, svoltasi nel centro di Amsterdam e lungo le strade dellla campagna olandese fra canali e piste ciclabili, invase queste ultime da torme di pedalatori incuranti della fitta pioggia che cadeva da un cielo autunnale, l’ultima creatura della Casa francese ci ha impressionato soprattutto per la guida fluida e la maneggevolezza. Anche i motori ci sono parsi adatti per Cactus: non sono dei fulmini di guerra ma, adoperando adeguatamente il cambio, consentono una guida piacevole, Abbiamo poi apprezzato molto la versione con la trasmissione automatica. I progettisti di Cactus hanno voluto eliminare la leva del cambio, sostituendola con tre soli pulsanti: avanti, indietro e folle. Un sistema nuovo che non richiede troppe attenzioni, tutte concentrate sul piacere di guida. Anche la versione con motore da 110 cavalli a tre cilindri a benzina ci è parsa particolarmente adatta al traffico urbano per la sua maneggevolezza.

Il propulsore è silenzioso e non si avvertono i classici tichiettii dei tre cilindri. Pronta anche la risposta non appena si affonda il piede sull’acceleratore. Nel complesso anche la tenuta sul bagnato ci è parsa più che buona. L’abitacolo è spazioso e confortevole. Il sedile del guidatore e del passeggero a fianco presenta una soluzione unica a sofà ed è molto comodo. Con i suoi 4,16 metri di lunghezza, Cactus offre una grande l’abitabilità per i passeggeri posteriori, mentre il bagagliaio di 358 litri ci è sembrato un po’ troppo poco spazioso per questa vettura. Abbiamo apprezzato anche il tetto panoramico, ma il sole non entrava, seppur filtrato, nell’abitacolo a causa del maltempo: piacerà sicuramente all’utenza femminile. Insomma, in Francia la vettura è stata accolta bene; noi dovremo aspettare settembre per conoscere se Cactus riuscirà a pungere l’attenzione degli italiani. 

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