Volkswagen Golf Variant 1.6 TDI prova su strada, equipaggiamenti e prezzi

Long Test Drive per la versione familiare della compatta Volkswagen Golf, una versione, la SW, che ha debuttato nel 1993 e che ora sembra giunta in una fase di piena maturità. La Volkswagen Golf Variant infatti, almeno nelle prime due versioni, non ha ottenuto lo stesso successo della berlina, ma l’ultima generazione, quella basata sulla Golf 7, ha tutte le carte in regola per sfondare. Con prezzi di listino che partono da 18.900 euro per la 1.2 TSI 85 CV ed arrivano fino a 30.820 euro per la versione Business 2.0 Tdi Highline DSG 150 CV, la Golf Variant vanta ora una linea più curata, bilanciata e decisamente gradevole. Una Volkswagen Passat in miniatura, ma neanche troppo salvo che per il prezzo ben più basso della sorella maggiore. La meccanica è come sempre solida e di qualità e anche gli interni risultano ora meglio rifiniti rispetto al passato. Per chi deve percorrere molti chilometri, le versioni con cambio DSG sono consigliate ad occhi chiusi: certamente bisogna fare un piccolo sforzo in più a livello economico, ma la linea è elegante ed il motore potente (specie la 2.0) e poco assetato, permettendo una grande economicità di gestione.

Rispetto alla Volkswagen Golf, la Variant è caratterizzata da ben 30 centimetri in più di lunghezza, tra un paraurti e l’altro. Nel traffico questo allungamento non si avverte, se non in fase di parcheggio: ecco che il sistema di parcheggio automatico, che costa 742 euro) torna utilissimo, dato che fa tutto da solo. Se invece vi bastano i sensori di distanza anteriori e posteriori, allora la cifra necessaria è pari a 563 euro. In marcia si apprezza la buona visibilità frontale, grazie ai montanti poco invadenti. Promossa pure la maneggevolezza, merito dello sterzo sempre pronto. Il cambio manuale ha innesti rapidi e morbidi: la frizione è leggera e non stanca. Tutti coloro i quali vogliono massimizzare il risparmio, possono optare per il selettore di guida (118 euro il suo costo), che in modalità E di Economy minimizza i consumi. Nel corso della nostra prova su strada abbiamo potuto rilevare una percorrenza media nei tratti urbani pari a poco meno di 16 km con un litro di carburante.

Nei tratti autostradali invece, i consumi scendono ulteriormente e si assestano attorno ai 20 km con un litro. Il cambio in sesta marcia ai 120 km orari lavora egregiamente, con l’abitacolo che risulta insonorizzato alla perfezione ed i chilometri che scivolano veloci, mentre il livello del carburante sembra scendere pochissimo. Molto ben studiato il GPS, facile da utilizzare e graficamente interessante. Il suo prezzo varia da 824 a 1.720 euro, ma se avete in progetto di macinare chilometri e di spostarvi parecchio, lo consigliamo ad occhi chiusi. La guida è facile e sicura, grazie anche all’assistenza dell’elettronica, con l’Attention Assist che è di serie ed il cruise control che invece costa poco più di 550 euro.

Le vere sorprese arrivano in materia di agilità: la Volkswagen Golf Variant dovrebbe essere meno agile della berlina, eppure non è così. Nonostante sia più lunga e pesante, la station wagon tedesca tira fuori un’anima quasi felina, che non ci si aspetterebbe. Lo sterzo permette di disegnare traiettorie precise ed i margini di aderenza sono elevati, trasmettendo a chi guida un senso di grande sicurezza. All’aumentare della velocità le asperità si sentono di più, ma senza eccessi. Altro aspetto fondamentale, specie per chi sceglie un’auto di questo genere, è il vano di carico e la facilità con cui è possibile operare su di esso. La Volkswagen Golf Variant da questo punto di vista è strepitosa: l’altezza del piano più vicina all’asfalto (67 cm per la Golf) previene il rischio di strappi alla schiena e, quando c’è da far scivolare nel bagagliaio le valigie più pesanti, la differenza si sente. Non solo: all’interno, la maggiore altezza disponibile permette di stivare meglio e senza fatica gli oggetti, compresi quelli più ingombranti. Inoltre, con il divano abbassato, la Golf Variant diventa un vero furgoncino.

La dotazione di serie comprende i fondamentali: sette airbag, ESP, clima e bluetooth, mentre a richiesta, oltre al già citato cruise control attivo con frenata di emergenza ci sono il Lane Assist (594 euro), una presa a tre poli a 220/230 Volt (come quella di casa) per usare caribatterie senza adattatori, l’avviamento keyless (359 euro), il tetto panoramico (1.222 euro) e le sospensioni con assetto regolabile DDC (1.023 euro).

Una vettura decisamente sorprendente che ci ha impressionato nei lunghi percorsi dove ha mostrato una maturità e contenuti defni di vetture di ben maggiori dimensioni e valori, confermando che Volkswagen Golf dopo 40 anni resta sempre la regina del segmento e giustamente la bestseller ed il punto di riferimento per tutte le altre vetture del segmento C, sia berline che wagon!

Pro
Comfort di guida
Finiture
Comportamento stradale
Meccanica

Contro
Prezzi accessori
Rigore negli interni fin troppo razionali

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