Nuova Suzuki Celerio prova su strada, prezzi e gamma motori

L’hanno già definita “piccola fuori, XL dentro”. Sì, perché Celerio, la nuova compatta della Suzuki, progettata in collaborazione con l’indiana Maruti, anche se presenta una sagoma di soli metri 3,60, è abbastanza spaziosa, più delle concorrenti, che sono particolarmente agguerrite in questo segmento A (Fiat Panda e 500, Toyota Aygo, Citroen C1, Hyundai, Peugeot, ecc). Anche il bagagliaio, con i suoi 254 litri di ampiezza, rappresenta uno dei punti di forza: spazioso ma anche accessibile pure da parte delle mamme, cariche di pacchi e pacchetti e degli anziani, due figure verso le quali Suzuki rivolge questa sua ultima vetturetta. Si sa, il costruttore giapponese non è secondo a nessuno nel settore delle vetture compatte e quindi anche Celerio, già disponibile sui mercati europei, compreso quello italiano, anche se il lancio ufficiale è previsto con il porte aperte del 24 e 25 gennaio prossimo a partire da un prezzo di 8.990 euro, è una vettura indovinata perché, oltre allo spazio disponibile, è un mezzo agile, facile da guidare, maneggevole e abbastanza sprintoso. Certo, non attendiamoci grandi cose dai suoi motori a 3 cilindri da un litro e 68 cavalli di potenza.

La compatta però se la cava benissimo specie sulle strade urbane e in autostrada non viene superata dagli autotreni, anche se in salita fa un po’ di fatica, specie se trasporta le 5 persone di cui è omologata e il vano bagagli è strapieno. Ma Celerio non è un’auto da fare le corse. Lo ripetiamo, Suzuki si rivolge alle mamme impegnate a trasportare i figli a scuola, in piscina, al campo di calcio, in palestra, ma anche alla coppia di anziani che esigono un’auto accessibile per sedersi alla guida, sicura, facile da guidare, con grande visibilità e con un bagagliaio che possa contenere la spesa di più giorni. Se poi la ripresa non è fulminea e la velocità non è pari a un bolide, va bene lo stesso. Accontentiamoci, anche perché il prezzo di listino è alettante.

Ma altri punti di forza di Suzuki Celerio riguardano i consumi che, nel ciclo misto, si attestano sui 3,6 litri per 100 km e le emissioni di CO2 che non superano gli 84 grammi per km. Sono dati imbattibili che nemmeno le concorrenti più blasonate riescono ad avvicinare. Tutto bene quindi? Sì, anche se il costruttore giapponese poteva avere un occhio di maggior riguardo alla qualità del materiale plastico che riveste la plancia e le portiere. Poi, sinceramente, nutriamo qualche perplessità sul nome: Celerio, per i giapponesi significa “via Lattea”, “fascio di stelle”, “cometa”. Ma qui in Italia fa pensare ai “celerini” che un tempo usavano con disinvoltura i manganelli durante le manifestazioni studentesche degli anni Sessanta. Specie nel Padovano dove aveva sede la caserma e dove le “insurrezioni” dei giovani erano più frequenti per la presenza dell’Università.

Abbiamo accennato sopra ai motori: Celerio è disponibile con due propulsori a benzina praticamente uguali: il rinnovato K10B e il nuovissimo K10C, entrambi a 3 cilindri da 1 litro e 68 cavalli di potenza. Il secondo, che arriverà in aprile, è quello più efficiente grazie all’utilizzo della tecnologia DualJet che fa risparmiare più carburante (litri 3,6 ogni 100 km contro i 4,3 del motore K10B) ed inquinare meno (84 grammi di CO2 contro i 99 dell’altro propulsore). Massimo Nanni, direttore generale di Suzuki Italia, è convinto di poter vendere nell’arco dei 12 mesi almeno 4 mila esemplari di Celerio.

La vettura viene proposta in tre allestimenti: L, quello base, al prezzo di 8.990 euro, già dotata di 4 airbag, computer di bordo, Abs e Esp; Easy a 10.490 euro equipaggiata di clima e Style a 11.490 euro con 6 airbag, fendinebbia e cerchi in lega. Per il periodo di lancio, la versione Easy potrà essere acquistata allo stesso prezzo della L. Nel corso del 2015 sarà pronta l’omologazione anche di una versione con alimentazione a Gpl. Dopo Celerio nella prossima primavera sarà sul mercato la rinnovata Vitara, mentre entro fine anno una inedita vettura del segmento B.

Prova su strada
Abbiamo provato Suzuki Celerio per Infomotori sulle strade della cintura torinese. Effettivamente la vettura è spaziosa ed anche un giocatore di basket, come il nostro compagno di test, non si è trovato a disagio. Sui sedili dietro forse qualche problema potrebbe riscontrarlo, ma tutto sommato la vettura è confortevole, anche perché i sedili anteriori sono in posizione un po’ rialzata. Anche l’accesso all’abitacolo è facilitato dall’ampia apertura delle portiere. Facile anche il carico del vano bagagli. La linea non fa gridare dall’entusiasmo ma il coefficiente di penetrazione è molto favorevole. Il motore di 1 litro a 3 cilindri è abbastanza pimpante: è possibile raggiungere una velocità massima di 155 km/h ed anche la ripresa è buona: in 14” è possibile raggiungere i 100 km/h da fermi. A regimi bassi è avvertibile il tichiettio tipico dei propulsori a 3 cilindri. Nelle viuzze del centro storico di Ciriè la vettura si è destreggiata bene, facile da guidare ed anche di parcheggiare. Celerio è disponibile anche con un cambio automatico robotizzato che sta avendo grande successo fra gli automobilisti in India dove la vettura è in vendita da pochi mesi. E’ possibile arricchire la vettura con due kit: Comfort con fendinebbia e sensori parcheggio e City con minigonne nere, protezioni laterali nere e cerchi in lega pure di colore nero. 

TUTTO SU Suzuki Celerio
Articoli più letti
RUOTE IN RETE