Porsche risponde alla figlia di Paul Walker, star scomparsa di Fast and Fourious

Solo qualche giorno fa Meadow Rain Walker, figlia della star di Fast and Fourious scomparsa nel 2013, aveva sporto denuncia contro la Porsche (marca del Gruppo Volkswagen che negli USA non sta passando uno dei suoi migliori momenti), ritenendola responsabile del tragico incidente che era costato la vita al padre. Secondo la ragazza le cause della tragedia sarebbero da imputarsi a un difetto di progettazione della vettura su cui viaggiava Paul Walker.

L’avvocato della famiglia Walker aveva infatti dichiarato che l’auto non rispondeva ai quei criteri di sicurezza previsti per i modelli da corsa. Il rispetto di tali caratteristiche avrebbe potuto evitare lo schianto o, per lo meno, ridurne la portata, permettendo alla divo americano di sopravvivere.

Porsche non ha fatto attendere molto la risposta, negando categoricamente qualsiasi responsabilità e confermando quanto già comunicato dalla polizia, ossia che lo schianto sarebbe avvenuto come conseguenza a una guida disattenta e all’alta velocità.
Nel 2014 la moglie di Roger Rodas, l’amico che era alla guida della vettura, aveva già citato a giudizio la casa tedesca, con le stesse motivazione riprese poi dalla famiglia Walker. Porsche è quindi rimasta ferma sulle sue posizioni, ribadendo ciò che aveva già replicato alla signora Rogers.

Gli ingegneri Porsche hanno inoltre condotto un’indagine approfondita sull’auto, dichiarando che su di essa erano state apportate delle modifiche e che il proprietario non aveva effettuato la corretta manutenzione (gli pneumatici, ad esempio, non venivano cambiati da 9 anni).

Fra poco più di un mese ricorrerà il secondo anniversario dalla morte della star mentre nel 2017 è prevista l’uscita dell’ultimo film della saga: Fast and Furious 8.

È altamente improbabile che Porche ritorni sui suoi passi. Non ci resta quindi che attendere gli sviluppi della vicenda, certi che l’intero episodio si concluderà con un epilogo ricco di imprevisti visto che il giudice non sarà di lingua tedesca e negli USA i marchi del Gruppo Volkswagen hanno sempre avuto vita dura: ciò che per noi è ovvio per gli americani deve essere scritto, tanto che i loro libretti di istruzione sono dei veri e propri romanzi!

Stay tuned e vi aggiorneremo sui prossimi episodi.

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