Il pilota Lewis Hamilton, oltre ad essere una icona nel mondo dello spettacolo sportivo, lo è anche per molti giovani che ne vorrebbero seguire le orme. Ecco perché una dura critica gli è stata fatta dai tabloid, che l’hanno “beccato” a guidare con lo smartphone in mano e privo d’attenzione per la strada.
Certo è che lui il pericolo è abituato a fiutarlo, visto che in pista si sfiorano i 350 km/h ma questo non può giustificarlo. Per Hamilton, il 2015 è un anno da dimenticare (a livello extra sportivo, ovviamente) visto che per ben due volte, la prima in stato alcolemico più alto della norma, è stato sorpreso alla guida in condizioni non appropriate rispetto al codice della strada. Entrambe le suddette volte è stato visto, fotografato e giudicato dai media. Montecarlo è stato il set fotografico di questo ultimo misfatto e la sua GL 63 AMG la sua cooprotagonista.
La Mercedes equipaggiata con i migliori sistemi di connection Bluetooth, i comandi vocali e i controlli sul volante, gli avrebbe certamente risparmiato questa critica etica e morale. Ma si sa che, a volte, essere sulla copertina dei giornali è sempre meglio di non esserci. Hamilton dovrebbe ricordarsi che una statistica Europea ha decretato che un incidente su cinque è dovuto dall’uso del telefono cellulare durante la guida e molto spesso è mortale. Il titolo di bad man, per Lewis Hamilton, è ancora distante ma noi speriamo che tutti i personaggi famosi diano un esempio appropriato sia in strada che nella vita.