Audi Q: il nostro test dei SUV di Inglostadt in attesa di Q8, Q4 ed E-Tron


Siamo stati a Craco,
comune lucano abbandonato dai suoi abitanti negli anni Sessanta a causa di una frana, il che lo ha trasformato in un’ambientazione cinematografica e suggestiva. Si tratta effettivamente di uno dei luoghi più particolari e magici d’Italia, teatro perfetto per una prova del tutto particolare insieme al marchio di Inglostadt.

Sentieri poco battuti e l’alternarsi di strade bianche a percorsi asfaltati sono stati l’ideale per mettere in risalto la grossa Q dei Quattro Anelli. Audi ha fatto registrare tre milioni di vendite per la propria gamma SUV, a comiciare dal lancio del primo Q7 presentato ormai nel 2005. Dati impressionanti, specialmente considerando che si tratta di veicoli di pregio con tutto ciò che ne consegue in termini di prezzo.

La più apprezzata della famiglia è certamente Audi Q5, capace di coniugare sportività e comfort ad un’abitabilità da Station Wagon: solo per lei parliamo di 1,6 milioni di unità dal 2008. Il punto è che secondo gli analisti del Gruppo Volkswagen si tratta di un trend destinato a salire rapidamente nei prossimi anni, è stato infatti calcolato un aumento del 50% dei SUV venduti entro il 2025. Se da un lato si parla soltanto di numeri stimati, dall’altro ci sembra di capire che la formula dello Sport Utility non accenni a fermarsi e che, al contrario, sia tutt’ora in ascesa.


Q
uantum of Solace

 

Abbiamo quindi avuto a disposizione l’intera gamma SUV per una giornata, che ci ha portati dal piccolo comune fantasma all’altrettanto splendida città che è Matera. Così ci siamo alternati alla guida di Audi, Q5, Q7 e Q2, il nuovo SUV Coupé che anticipa le linee che vedremo nei modelli in uscita.

Audi infatti ha voluto confermare entro il 2019  l’arrivo di Q4 e Q8, entrambi varianti slanciate delle rispettive versioni SUV. Il primo è già in via di produzione presso lo stabilimento di Gyor, in Ungheria: per chi ama le sigle andrà a posizionarsi tra i CUV, il segmento in rapida espansione dei Compact Utility Veichle. Discorso diverso invece per Audi Q8, che abbiamo potuto già vedere in veste di concept all’ultimo Salone di Detroit ed in tenuta pronto concessionaria alla kermesse di Ginevra.

Anche se non è stato confermato dai diretti responsabili, è probabile che la vettura sarà equipaggiata -nell’allestimento top di gamma- con lo stesso V8 4,0 litri biturbo da 600CV che vedremo su Lamborghini Urus. Per quanto riguarda la produzione di questa autentica bestia a quattro ruote invece Audi ha affidato il compito allo stabilimento di Bratislava, in Slovacchia.

La novità più interessante però è un’altra. A quanto pare infatti lo sviluppo di Audi E-Tron –primo SUV interamente elettrico dei Quattro Anelli- procede speditamente e verrà ultimato entro il prossimo anno. Dell’auto sappiamo abbastanza per capire che sarà un lancio particolarmente importante per Audi, i dirigenti del marchio infatti hanno voluto mettere l’accento sul fronte della mobilità elettrica. Per conoscere Audi E-Tron nei dettagli potete consultare il nostro articolo sul concept presentato al Salone di Shanghai. Vi basti sapere che si tratta di un capolavoro di tecnologia, capace di raggiungere oltre i 300 chilometri d’autonomia nellutilizzo reale ed oltre 400CV di potenza. 


Il filo rosso

 

 

All’inizio della prova avevamo pensato di trattare singolarmente ognuno dei quattro SUV, elencarne le peculiarità e tracciare un profilo delle versioni più interessanti. La buona notizia è che non ce n’è stato bisogno. Se tralasciamo le ovvie differenze tra spazi e motorizzazioni, la cura per gli interni e soprattutto il piacere di guida dato da queste vetture è elevato e sempre costante.
Cominciamo col dire che la trazione integrale Quattro non è obbligatoria, anche perché utilizzando l’anteriore si risolvono la maggior parte dei problemi presentabili ad un SUV.

L’integrale sceglietela se volete una sicurezza in più su fondi viscidi o innevati. Per il resto, ciò che lascia subito compiaciuti è l’organizzazione dell’abitacolo. Ogni comando è al suo posto, l’infotainment si dimostra estremamente avanzato e le dimensioni a misura d’uomo -dal volante ai sedili- ci mette subito a nostro agio. Certo, a bordo di Q7 la sensazione è quella di dominare la strada senza indugi, mentre su Q5  e Q2 si ha la percezione di trovarsi su di un lussuosissimo convoglio.

Dopo una giornata a bordo dei Q a marchio Audi, anche la vocina interiore pronta a criticare gli Sport Utility ha ammutolito. Pensavate che fossero veicoli per chi segue le mode, parcheggia in doppia -se non tripla- fila e di automobili capisce poco: sbagliato. Magari è vero che si tratta di prodotti premium, ma la verità è che una volta saliti non vorrete più scendere. Comodi, spaziosi ed altamente tecnologici, oltre ad essere tremendamente incollati all’asfalto anche ad alte andature. Questi sono i SUV di Inglostadt, che nei prossimi anni andranno a ricoprire circa il 50% dell’intera gamma auto. Il motivo di questa scelta, effettivamente, sotto i nostri occhi.

Il nostro video

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