Emissioni auto CO2, l’Unione Europea fissa nuovi limiti

L’Unione Europea ha deciso di imporsi nuovamente sui limiti da rispettare per le emissioni medie di CO2 e ha stabilito che entro il 2030 dovranno essere inferiori del 30% rispetto ai 95 g/km imposti per il 2021. Una dura stretta che ha subito fatto infuriare l’ACEA, l’associazione dei costruttori auto europei, che ha rilanciato proponendo di abbassare il limite al 20%. L’associazione contesta, inoltre, la decisione della Commissione Europea di fissare una tappa intermedia per il 2025, anno entro cui le emissioni dovrebbero essere ridotte del 15% rispetto al 2021.

I limiti sono da calcolare sulle emissioni di gamma e, quindi, dovrà avvenire un bilanciamento tra le auto che emettono più CO2 rispetto alle altre e quelle che ne emettono meno. I valori saranno calcolati con il ciclo WLTP, che è in uso da settembre 2017.

L’Unione Europea punta sulla sempre maggiore produzione e vendita delle auto elettriche per raggiungere l’obiettivo del 30% in meno di emissioni di CO2 entro il 2030. Ha infatti affermato che le Case automobilistiche che raggiungeranno la produzione di veicoli elettrici o ibridi pari al 15% entro il 2025 e al 30% entro il 2030 del totale verranno premiate con target di emissioni meno severi. Sanzioni, invece, per chi non rispetterà le direttive dell’Unione Europea, tranne alcune eccezioni: sono esentate le Case con una vendita annua inferiore a 10.000 unità, mentre a quelle con una produzione annua di 1.000 auto vendute all’anno sarà concessa una deroga .

“Siamo entrati in un’epoca di trasformazione economica ecologica. L’insieme delle proposte di oggi definisce le condizioni che permetteranno ai produttori europei di condurre la transizione energetica mondiale anziché seguire gli altri. Li spronerà a fabbricare i veicoli migliori, più puliti e più competitivi riguadagnando così la fiducia dei consumatori”, questo il commento del Vicepresidente Maroš Šefčovič “Si tratta di un importante passo nella giusta direzione: un’economia europea moderna e sostenibile, con aria più pulita nelle nostre città e una migliore integrazione delle risorse rinnovabili nei sistemi energetici di oggi e di domani”. E Miguel Arias Cañete, Commissario responsabile per l’azione per il clima e l’energia, ha aggiunto “Abbiamo obiettivi ambiziosi, ma attuabili e con un ottimo rapporto costi-benefici. Gli investimenti partiranno già ora per gli obiettivi intermedi del 2025. Con gli obiettivi del 2030 daremo stabilità e guida per assicurarne il mantenimento. Oggi investiamo nell’Europa e tagliamo l’inquinamento per rispettare l’impegno preso con l’accordo di Parigi di ridurre le emissioni di almeno il 40% entro il 2030”.