Focus: Auto Blu per tutti!

Vi capita mai di essere “costretti” a parlare bene di un collega? Di trovarvi, cioè, di fronte ad un lavoro fatto dannatamente bene, in grado di scucirvi un sincero: “Ottimo lavoro!”
A noi, a volte, capita ed oggi siamo qui a riportarvi gli elementi principali di un reportage realizzato da Gianluca Di Feo e Paolo Forcellini pubblicato sull’ultimo numero de l’Espresso che gli ha giustamente tributato la copertina e che riteniamo essere molto interessante, oltre che ben fatto.
Andiamo al dunque
Le famose “Auto Blu” sono proliferate negli ultimi anni – dalle Alfa Romeo / Lancia alle Audi, dalle BMW alle Volvo, per non dimenticare le Maserati e le Mercedes -, rappresentando un costo reale per lo Stato (e quindi per noi) praticamente fuori controllo. Come resistere infatti al privilegio di un’auto di lusso gratis a propria disposizione, con tanto di autista, sirena ed immunità sulle vigenti norme del codice della strada? E’ come sventolare sotto il naso di un bambino un barattolo di Nutella. Ma la cosa davvero irritante è che qui non si ha a che fare con dei bambini, anche se l’atteggiamento è lo stesso. Possibile, ci chiediamo, che non vi sia un minimo di senso civico da parte di coloro – e sono tanti – che godono di questi privilegi senza che ve ne sia la benché minima ragione? Perché è questo il punto, qui non si mette in discussione l’esistenza stessa delle cosiddette “Auto Blu” (che oggi non sono più necessariamente blu, anzi va’ per la maggiore negli ultimi salati acquisti il grigio-metallizzato, sembra essere più fashion…), bensì il sistematico abuso che se ne fa tanto a livello statale, quanto a livello di enti territoriali (Regioni, Province e Comuni). Le Auto Blu, infatti, nascono con uno scopo ben preciso, scopo che per le alte cariche dello Stato, per le Forze dell’Ordine o per peculiari situazioni (ove è necessaria una scorta, per esempio) ci sembra del tutto ineccepibile: ma in Italia, si sa, lo spreco è divenuto un’arte ed ecco quindi spuntare queste auto un po’ dappertutto e rigorosamente senza il minimo senso di esistere.