Infiniti Prototype 9 a Pebble Beach 2017, ritorno alle corse anni Quaranta

Infiniti è al concorso d’eleganza di Pebble Beach con qualcosa di davvero notevole. Il marchio nipponico, forse ispirandosi al mondo delle due ruote che ha fatto del Giappone uno dei suoi pilastri culturali, ha presentato un’auto da corsa ispirata agli anni Quaranta. La malinconia vende, certo, ma il pensiero di Infiniti è più profondo.

Non esiste appassionato che non sogni di salire su di una monoposto affusolata con un volante degno dello Stirling Moss dei tempi migliori per correre in pista con un casco in cuoio. E se per le moto ha funzionato con le cafe racer le special e più in generale un mondo dove l’aspirazione è il vintage, perché non dovrebbe funzionare con le auto?

D’accordo, chi può permettersi una special come quella prodotta da Infiniti può anche comprare una vera auto d’epoca, ma ciò non toglie che si tratti comunque di un’operazione (se non altro di marketing) davvero azzeccata.

Pebble Beach è, su Wall Street Journal e New York Times, uno degli eventi sulle auto d’epoca più prestigiosi al mondo. Dalla prima edizione, nel 1950, si è trattato di un palcoscenico internazionale per le eccellenze motoristiche. L’idea nasce nel tempo libero di chi lavora ad Infiniti, ma è stata presa a cuore da uno staff particolarmente eterogeneo. L’auto è stata infatti progettata con un motore elettrico derivato probabilmente da un altro prototipo, il Blade Glider di Nissan.



Secondo Alfonso Albaisa, vice presidente del marchio e capo designer “Prototype 9 omaggia la tradizione di creatività, artigianalità e passione di chi ci ha preceduto in Nissan Motor Corporation, a cui dobbiamo tutto ciò che siamo oggi.” Un’idea nata su carta quindi, riportata poi al Concorso d’Eleganza:  “Tutto è iniziato da una domanda: e se negli anni ‘40 Infiniti avesse creato un’auto da corsa? Se immaginassimo un’auto Infiniti a ruote scoperte sfrecciare sui circuiti famosi dell’epoca come il Tamagawa Speedway in Giappone, come sarebbe? I bozzetti erano splendidi e l’idea così allettante da spingerci a creare un prototipo. Quando anche gli altri reparti ne sono venuti a conoscenza, si sono offerti di collaborare per creare un veicolo funzionante” Ha concluso Albaisa.

Questa Infiniti Prototype 9, del tutto inattesa e particolare, farà compagnia ad alcuni tra i mezzi che hanno scritto la storia. Lo scorso anno, per esempio, da Monaco di Bavierà arrivò la BMW 507 completamente restaurata appartenuta ad Elvis Presley. 

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