Kia Optima Sportswagon, la familiare di segmento D presentata in anteprima

“Tripletta” Kia a Francoforte per anticipare le novità del Salone di Ginevra (3-13 marzo 2016). Il costruttore coreano che in Europa punta alle 500.000 auto vendute entro il 2018 ha esibito in anteprima mondiale Kia Optima Sportswagon, la prima familiare di segmento D (in Italia a settembre), il crossover Kia Niro hybrid (nel Belpase con ottobre) e Kia Optima berlina hybrid plug-in (in settembre il debutto nazionale).

La Sportswagon, ispirata al concept Sportspace visto nel 2015, ha lo stesso frontale della berlina, con la quale condivide anche la lunghezza (4,855 metri), ma offre 48 litri di spazio nel bagagliaio, che con il divano frazionabile (40-20-40) in posizione normale arriva a 553 litri. La familiare è una delle prima Kia sulle quali sarà disponibile sia Android Auto sia Apple CarPlay. Dal punto di vista tecnologico offre il sistema di ricarica wireless per cellulari e tablet, grazie ad un dispositivo piazzato alla base della consolle centrale. Di serie monta sospensioni a quattro ruote indipendenti (quelle pneumatiche sono in opzione con la doppia modalità di guida “normale” e “sport”) e l’evoluto AVN Audio Visual Navigation con Kia Connected Services offerto gratuitamente ai clienti per 7 anni. Kia parla di una “esclusiva per il segmento in Europa” a proposito di una delle tecnologie a supporto della sicurezza e cioè l’AEB, l’Autonomous Emercency Breaking, che funziona, a seconda della situazione, sia fino a 50 all’ora si fra i 30 e gli 80 chilometri orari riuscendo e individuare un pedone anche fino ai 60. Sotto il cofano la gamma motori è la stessa della berlina: il diesel CRDi da 1.7 litri e 141 cavalli, il benzina da 2.0 litri da 163 ed il turbo sempre da 2.0 litri con trasmissione automatica a doppia frizione a 6 marce per l’allestimento GT.

Kia Niro hybrid è “solo” un’anteprima europea, ma per il costruttore coreano il crossover gioca un ruolo importante. Il fiore all’occhiello è l’alimentazione basata su un motore termico GDI da 1.6 litri e su uno elettrico da 32 kW con batterie litio-polimeri: “Il sistema è attualmente in fase di messa a punto”, informa Kia. Che precisa che con il cambio a sei marce a doppia frizione il modello dovrebbe scendere abbondantemente sotto i 100 g/km di emissioni di CO2 (l’obiettivo sono gli 80 g/km) anche grazie ad una elevata efficienza aerodinamica: il Cx è di 0,29. Anche la leggerezza del pacco batterie da 1,56 kW contribuisce alla riduzione dei consumi perché è “il più compatto e leggero utilizzato finora da Kia” ed ha una densità di energia superiore del 50% ed una efficienza energetica superiore del 13% rispetto ai migliori concorrenti. Il crossover coreano misura 4,355 metri di lunghezza ed in Europa verrà distribuito con sette tinte di carrozzeria e cerchi fra i 16 ed i 18 pollici.

Optima Plug-in Hybrid è la prima Kia ibrida ricaricabile ed è annunciata con un’autonomia a zero emissioni di 44 chilometri ad un’andatura di 120 km/h. Le emissioni dichiarate nel ciclo misto europeo sono di 49 g/km. L’ibridizzazione coreana prevede l’abbinamento dell’unità benzina CDI da 2.0 litri da 156 cavalli a quella elettrica da 50 kW per un totale di 205 cavalli di potenza di sistema (376 Nm di coppia). Kia spiega che il sistema di gestione delle batterie litio-ioni da 9,8 kW fornisce circa il 60% di energia in più rispetto alla precedente generazione di Optima hybrid. Non solo: le batterie si possono ricaricare in 2 ore e mezzo tramite un alimentatore rapido oppure in 5 tramite una normale presa domestica. Malgrado un serbatoio più piccolo per la benzina, 10 litri in meno (55), l’autonomia totale sfiora comunque i mille chilometri: Kia ne dichiara 970. L’efficienza stata aumentata anche con l’adozione della griglia automatica per le prese d’aria anteriori grazie alla quale il Cx è sceso da 0,27 a 0,24.

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