Land Rover Discovery 3: Test Drive

Land Rover Discovery 3: Test Drive. Roma – “Genuinamente Land Rover la Discovery 3 materializza una progettazione fatta di convinzione e chiarezza di intenti, evidenziata dal design pulito, dalla versatilità d’uso e dalla eccezionale esperienza di guida. Come tutte le nuove Land Rover, Discovery 3 vuole essere la migliore della classe nel fuoristrada, ma particolarmente eccellente da guidare anche su asfalto.”
Le parole di Matthew Taylor, Managing Director della Land Rover sono sicuramente le migliori per descrivere lo sforzo progettuale e tecnologico che ha coinvolto il team di tecnici della Casa inglese nella realizzazione della nuova Discovery, giunta alla terza generazione.
Non c’è solamente un design molto “Range” tra le peculiarità della nuova vettura, ma anche due propulsori inediti – di derivazione Jaguar – dotati di architetture estremamente raffinate: il più generoso è il V8 benzina di 4,4 litri da 300 CV e 425 Nm di coppia ma c’è spazio anche per la clientela amante delle prestazioni e dei bassi consumi grazie al V6 2.7 bi-turbodiesel da 190 CV e la bellezza di 440 Nm di coppia massima.
Per quanto concerne i cambi, il V8 è disponibile con il solo cambio automatico mentre per il V6 turbodiesel il manuale è di serie e l’automatico è opzionale. Le sospensioni, completamente indipendenti, sono di tipo pneumatico a controllo elettronico e sono in grado di gestire la taratura in base alle esigenze del percorso, offrendo il massimo del comfort ai 5 passeggeri (ma si può arrivare a 7) ed una guidabilità sorprendente.
Tecnologie facili da usare Fra le tecnologie “facili da usare” c’è il nuovo sistema brevettato dalla Land Rover denominato “Terrain Response”. Il guidatore non deve far altro che selezionare, tramite l’apposito comando a manopola girevole, una delle cinque tipologie di percorso e i numerosi sistemi a gestione elettronica del veicolo – controllo della trazione incluso – si tareranno sulle logiche di funzionamento ottimali per quella condizione.
Tra le nuove tecnologie a disposizione della nuova Discovery, non manca il navigatore satellitare DVD ed i fari adattivi.
Via libera all’elettronica C’è sempre più elettronica sulle auto dunque, ed è sempre più intelligente (se non è… capricciosa). Quindi c’era d’aspettarselo che arrivasse in maniera massiccia anche sui veicoli fuoristrada (quelli con vocazione più salottiera che per bovari, pardon, cow-boys). L’unica giustificazione esistenziale di questi spesso massicci 4×4 è che permettono di andare da A a B senza preoccuparsi troppo di ciò che sta nel mezzo.
Questo abbiam pensato provando la nuova Land Rover Discovery 3 nella campagna romana. Lasciato l’asfalto dell’autostrada e delle provinciali, ci siamo cimentati in un breve circuito, impossibile per un veicolo normale: fango, acqua, erba bagnata.

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