L’evoluzione di Jeep dal primo 4×4 del 1940 alla Wrangler Scrambler 2018

Jeep è un marchio iconico che, cosa più unica che rara, è riuscito ad imporre il proprio Brand sulla categoria di appartenenza. Pensate infatti a quante volte avete sentito dire da chi non ha una gran passione per le auto che vorrebbero prendere una Jeep, che il vicino ha la Jeep o che quella Jeep ha parcheggiato in doppia fila: qualunque auto alta, squadrata e possibilmente impregnata di fango rientra direttamente nella categoria a prescindere dal marchio.

Se ci fate caso è forse l’unico costruttore che può vantarsi di un successo simile. D’altronde questo retaggio ha il suo perché. Nel secondo dopoguerra infatti le case automobilistiche avevano una loro identità ben precisa, non esisteva l’idea della gamma chiamata a coprire tutte le esigenze e possibilmente tutte le tasche. Volevi una sportiva, sapevi a chi chiedere. Una vettura economica, sapevi da chi andare. E se volevi comprare il fuoristrada, gli Alleati con le loro Jeep erano l’esempio da seguire.

La prima Jeep mai prodotta risale al 1940 e monta un motore Ford da 42CV derivato da mezzi agricoli, con un peso di poco più di 900Kg. Venne prodotta rigorosamente a mano nell’arco di 49 giorni con l’obiettivo di scendere in guerra con l’esercito statunitense.

Tuttavia fu il prototipo del 1941 -come recita il badge since su tutti i modelli in commercio- a vincere il contratto di produzione con le forze armate, principalmente per via di un propulsore più prestante capace in questo caso di erogare 60CV.

Da quel momento comincia la storia Jeep, con l’iconico gruppo ottico frontale e la griglia a dividere i due fari, griglia che ha i sette archi a partire dal modello del 1945. In questo bel video di Donut Media potete seguire tutta l’evoluzione del fuoristrada più celebre del globo, fino ad arrivare alla Jeep Wrangler Scrambler del 2018. Buon divertimento.

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