Maybach Exelero

Maybach Exelero. La prossima Batmobile o la creazione unica di un carrozziere degli anni Trenta? Il dubbio è legittimo osservando le linee della Exelero, l’originale show car che segna il debutto del marchio Maybach nel segmento delle coupè. Una due porte – va detto subito – degna nel bene e nel male della Casa…
Un vestito di quasi sei metri! Le misure, infatti, lasciano poche speranze in tema di agilità e divertimento di guida e tendono con decisione sull’extralarge: la lunghezza infatti fa segnare il valore record per una coupè di 5,890 mm, a fronte di una larghezza di 2.140 mm (l’altezza invece è pari a 1.390 mm). Il tutto per un peso di 2.660 kg! Con queste cifre, alla redazione di Infomotori.com non ci aspettiamo di certo un comportamento sportivo e del resto – come vedremo – questo prototipo nasce con altri obiettivi.
Oltre alle dimensioni, decisamente fuori dai canoni tradizionali è anche il design della carrozzeria che ricopre un simile corpo vettura. Il frontale, con la grande griglia verticale cromata, non fa nulla per dissimulare l’imponenza della Exelero, anche se la sua collocazione molto in basso rende l’insieme un po’ meno massiccio rispetto alle berline 57 e 62, mentre le grandi prese d’aria lasciano intuire la presenza di un propulsore dal notevole potenziale.
Un’impressione, questa, che viene rafforzata osservando la vettura di lato, dove spiccano il lungo cofano anteriore e l’arco molto “aperto” del padiglione. Gli scarichi laterali incastonati nelle bandelle sotto porta danno all’insieme un tocco dal sapore molto racing, a dispetto della notevole pulizia della fiancata, rotta soltanto dalla targhetta rossa con la scritta “V12 Kompressor” (altro chiaro indizio della cavalleria a disposizione) e dai monumentali cerchi in lega. La coda, infine, è corta, ma non tronca come si usa oggi: si caratterizza infatti per l’andamento obliquo, quasi a prolungare la curvatura del lunotto, secondo una soluzione tipica delle eleganti coupè degli anni Trenta. Non a caso proprio la Maybach aveva prodotto all’epoca un’avveniristica due porte che ha fornito non pochi spunti all’ispirazione dei designer. A dispetto di questo richiamo al passato, comunque, la zona posteriore della carrozzeria è piuttosto elaborata e si caratterizza per la particolare conformazione dei gruppi ottici e il rigonfiamento nella parte centrale, collegato idealmente al lunotto.

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