Mercedes-Benz, arriva il brevetto per raffreddare e riscaldare gli pneumatici

Mercedes-Benz ha recentemente depositato un brevetto insolito quanto interessante. Dopo la controversia sul sistema Airscarf -letteralmente sciarpa d’aria- per guidare le Cabrio scoperte anche d’inverno, Daimler ha deciso di giocare d’anticipo. Il tribunale tedesco infatti ha proibito la vendita delle vetture con Airscarf (SL, SLC, Classe C Cabrio, Classe E Cabrio e Classe S Cabrio) perché il sistema viola il brevetto dell’inventore Ludwig Schatzinger, il quale lo depositò nel 1996.

Il nuovo brevetto Mercedes è un’invenzione semplice ma, probabilmente, efficacie. A fianco del pneumatico viene posto un sistema ad infrarossi, capace di captare la temperatura ed agire di conseguenza. Il sistema è autonomo, quindi non è necessario inserire il liquido in un serbatoio specifico. In caso si volesse aggiungere dell’antigelo però, lo si potrebbe comunque fare.

I tre iniettori che vedete nella figura spruzzano acqua calda nel caso in cui ci si trovi a dover guidare al freddo, quando le coperture rischiano di perdere gran parte della propria aderenza o addirittura ghiacciare. Questo potrebbe essere d’aiuto nei paesi scandinavi o, per rimanere in Italia, tra i passi delle Dolomiti.

È più interessante, almeno per noi, l’utilizzo opposto: sappiamo bene che un pneumatico costretto a lavorare a temperature troppo alte sviluppa un calo d’aderenza, oltre a consumarsi più in fretta che (ahinoi!) non va mai bene. Il nuovo brevetto Mercedes permetterebbe quindi di mantenere una temperatura ottimale in ogni condizione climatica.

Di certo però non si tratta di un sistema utilizzabile su vetture sportive, perché bagnare i pneumatici di un’auto ad alte prestazioni non sarebbe una così buona idea. Pensiamo che il brevetto-che per ora rimane negli uffici della Daimler- potrebbe essere utilizzato su station wagon e SUV, per offrire quel qualcosa in più rispetto alla concorrenza, cosa su cui si gioca molto tra marchi premium.

L’unica perplessità che ci sorge è la seguente: forse i frequenti sbalzi di temperatura -necessari, se vogliamo mantenere i pneumatici a regime ottimale- potrebbero danneggiare la carcassa, un po’ come succede con pneumatici sportivi se si entra in pista senza averli scaldati a dovere. Non ci resta che aspettare, d’altronde questo nuovo brevetto potrebbe semplificare la vita a molti abitanti dei paesi nordici.