Nissan Terrano II 3.0 DiT: Test Drive

Nissan Terrano II 3.0 DiT: Test Drive. SUV o non SUV?
E’ una domanda che si saranno posti in molti, ammirando le forme della Terrano II, che mantiene tutte le caratteristiche di una jeep, ma allo stesso tempo offre design, livelli di confort e rifiniture più vicini, rispetto al modello che l’ha preceduta, a quelli di una berlina tradizionale.
Esattamente il contrario di quanto accade per le Sport Utility classiche insomma, BMW X5 o Mercedes Classe M in primis, che hanno subito un

processo di “trasformazione” inverso, ponendo come base di partenza una vettura stradale per raggiungere, nei limiti del possibile, le qualità off-road di una 4×4 specializzata.
Un incontro possibile?
I due estremi tendono a toccarsi, non c’è dubbio, ma tra la Terrano II ed una classica SUV “made in Germany” le differenze sono tangibili.
Ne vincitori ne vinti sia chiaro: nonostante il punto di arrivo progettuale sia simile, infatti, le due vetture sono troppo legate alle loro origini per eccellere nelle materie preferite dall’altra, tanto che, a nostro parere, l’ipotetico confronto può chiudersi perfetta parità.
Pronta a tutto
La Terrano II è una vettura dotata di una forte personalità, senza dubbio più orientata al mondo del fuoristrada piuttosto che al lusso sfrenato, in grado di affrontare qualsiasi tipo di percorso con estrema disinvoltura.
Ma se sullo sterrato la SUV Nissan eccelle, non si può dire altrettanto nel campo del confort. Con questo non intendiamo dire che la Terrano II sia una vettura scomoda, ma senza dubbio alcuni aspetti potrebbero essere migliorati, come la rumorosità ai regimi più bassi, alcune rifiniture dell’abitacolo e la rigidità dell’assetto, studiato più per la marcia off-road che per il confort ai passeggeri.
Fortunatamente, l’imbottitura dei sedili si prende l’onere di offrire un po’ di relax, abbinando i suoi benefici ad una facilità di guida davvero impressionante, nonostante le i 4 metri e 70 cm di lunghezza ed i 176 centimetri di larghezza…
Il merito di questa agilità è da ricercare nell’efficacia del servosterzo, morbido in manovra e progressivamente più duro in velocità, e nell’altezza del posto guida, che permette di controllare il traffico da una postazione davvero…privilegiata!
Spazio per sette
Lo spazio a bordo è notevole e viene esaltato dalla luminosità offerta dalle ampie superfici vetrate che, di contro, lasciano via libera anche al calore del sole estivo.
Poco male, perché l’aria condizionata, di serie, svolge bene il suo compito, raffreddando l’abitacolo abbastanza velocemente.
I posti a sedere, nella versione “lunga” da noi provata, sono 7, ma in posizione di “riposo” sono solamente 5. Le due poltroncine destinate al sesto ed al settimo, infatti, sono ripiegate nel portabagagli, pronte ad essere utilizzate in qualsiasi momento facendole “apparire” velocemente e con pochissimi movimenti.
Quello che sorprende della Terrano II è la versatilità, perché ha dimostrato di essere una notevole passista anche in autostrada, con riprese anche in 5° marcia davvero eccezionali, una silenziosità di marcia, ai medi regimi, decisamente buona ed un assetto che per via della sua già citata rigidità, elimina quasi del tutto gli effetti negativi del baricentro alto o del forte vento laterale.
Un propulsore grintoso
Venendo al propulsore, non possiamo che tesserne lodi per quanto riguarda la “rotondità” di funzionamento e per la forza che è in grado di esprimere.
Le due tonnellate della Terrano sembrano quasi non esistere al cospetto di 30kgm di coppia a soli 1600 giri/min, tanto che ha quasi dell’incredibile notare come anche il passaggio fuoristradistico più estremo venga superato senza titubanze, quasi non esistesse.
Una grossa mano la danno le marce ridotte e l’ottimo lavoro del sistema di trazione 4×4, ma non è difficile capire come sia il propulsore la vera anima di questo “stambecco” meccanico.
E’ evidente, già dopo pochi metri, che i tecnici Nissan si siano concentrati più sulla coppia motrice che sulla potenza massima, ma vi assicuriamo che i 154 puledri disponibili a 3600 giri sono in grado di regalare gran divertimento in ogni situazione ed un pizzico di sportività quando si decide di affondare il piede destro.
Per quanto riguarda la trazione, nella guida di tutti i giorni conviene utilizzare solamente la trazione posteriore, ottenendo così minori attriti, consumi più bassi ed una migliore risposta del propulsore.
Se ce ne fosse bisogno però, con un solo tocco è possibile attivare, tramite il pomello posto a fianco del cambio, anche le due ruote anteriori, rendendo la guida più sicura ed efficace sullo sterrato o percorsi scivolosi.
Un appunto lo dobbiamo muovere nei confronti del cambio, non tanto per la spaziatura dei rapporti che si è dimostrata ideale per le caratteristiche di erogazione del propulsore, ma per la qualità degli innesti, un po’ troppo ruvidi.
Ottimi, infine, i consumi, che si attestano mediamente a 10km/litro, anche se nei percorsi extraurbani è possibile oltrepassare agevolmente il muro dei 12km/litro.
Prezzi interessanti
La Terrano II è prodotta sia con carrozzeria a 3 porte e 5 posti, sia in versione 5 porte e 7 posti, entrambe disponibile con i propulsori turbodiesel 2.7 e 3.0, rispettivamente dotati di 125 e 154 CV.
I prezzi oscillano tra i 27.751 euro della 3 porte 2.7 ed i 34.851 della Super Terrano 3.0 7 posti.

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