Nuova Honda CR-V prova su strada, prestazioni e prezzi

Da due anni è il suv più comprato al mondo (è nella top 10 americana del 2014 ed è anche il primo non pick-up fra i veicoli più venduti in dicembre negli Stati Uniti). In Italia non ha sfondato, anche perché le sue dimensioni sono generose (4,61 metri), forse troppo. Honda CR-V debutta nel Belpaese nella sua versione aggiornata con un porte aperte già fissato per il 18 e 19 aprile. E con un entry level a gasolio da 26.800 euro (per il benzina bastano circa 21.000 euro). Rivisitato nell’estetica, il suv giapponese si distingue per il suo nuovo motore diesel con turbo a due livelli da 1.6 litri e 160 cavalli con il quale Honda manda in pensione il 2.2 esibito finora. L’unità è Euro 6 ed è abbinata alla ormai quasi “popolare” trasmissione ZF a 9 rapporti. Rispetto al propulsore cui subentra non è solo più efficiente nei consumi e nelle emissioni, ma anche più leggero: 65 chilogrammi in meno, cambio incluso.

Griglia, paraurti e fari, sia anteriori sia posteriori, sono stati oggetto dell’aggiornamento: niente di sostanziale, anche perché tutte le misure sono rimaste invariate, inclusa la capacità del bagagliaio (fino a 1.669 litri). Fa eccezione la carreggiata: 1,5 centimetri di larghezza in più. E poi ci sono i cerchi dal nuovo design, da 17 o 18”. La gamma cromatica per la carrozzeria è salita a 9 tinte, con il Golden brown metallic in più. Gli interventi hanno riguardato anche l’abitacolo, che si conferma confortevole e spazioso, ma nemmeno in questo caso le novità sono immediatamente percepibili. Sull’insonorizzazione Honda assicura un miglioramento del 6%. Impossibile fare il paragone con il modello precedente, più facile con quello di qualche rivale asiatico: la differenza a favore della casa giapponese si sente. Le portiere beneficiano di guarnizioni dallo spessore raddoppiato per le portiere, di un più generoso ricorso a materiali isolanti per il cruscotto, per i montanti e le stesse portiere. Ma soprattutto di una sigillatura della parte anteriore del cofano per ridurre i fruscii.

Le novità più rilevanti sono la trasmissione automatica a doppia frizione (2.000 euro) ed il motore da i-DTEC 1.6 litri da 160 cavalli a 4WD, 5 in più rispetto al vecchio 2.2, e 350 Nm di coppia. Costa almeno 3.000 euro in più del diesel meno potente ed è accreditato di una percorrenza di 20,4 chilometri per litro e del “miglior rapporto potenza consumi del segmento”. In combinazione con il cambio manuale a sei rapporti assicura emissioni di 129 g/km di CO2 (-11%). L’unità appartiene alla generazione Earth Dreams Technology ed abbatte l’attrito del 37%, che assume valori simili a quelli di un propulsore benzina. Il nuovo turbocompressore a 2 stadi utilizza 2 turbine posizionate a monte ed a valle del flusso dei gas di scarico: il turbo ad alta pressione (a geometria variabile) è responsabile del flusso d’aria al motore ai bassi regimi, mentre il turbo a bassa pressione opera ai regimi superiori. A regimi medi, lavorano insieme per fornire. Anche gli altri due motori della gamma sono Euro 6: il benzina da 2.0 litri e 155 cavalli (192 Nm) ed il diesel da 1.6 da 120. La trasmissione automatica ZF a nove offre addirittura 4 marce in più rispetto a quella impiegata finora, contribuendo ad ottimizzare la distribuzione della trazione ed in grado di scalare anche di 4 livelli (dalla nona alla quinta).

L’altro fiore all’occhiello di Honda CR-V è la dotazione di sicurezza, naturalmente non disponibile sull’entry level. Il rinnovato suv offre Honda Sensing con il primo sistema al mondo di cruise control adattivo intelligente (i-ACC) in grado di prevedere possibili impatti legati al cambio di corsia con un anticipo fino a 5 secondi. Il sistema si basa sui dati raccolti dalla telecamera anteriore e dal radar. Altre tecnologie disponibili su CR-V Model Year 2015 sono l’avviso di collisione frontale, di allontanamento dalla corsia, il sistema di riconoscimento della segnaletica, di informazione sull’angolo cieco, di monitoraggio del traffico in avvicinamento al veicolo e di supporto fari abbaglianti. Sul top di gamma, Executive, c’è tutto di serie, mentre per gli altri allestimenti sono disponibili specifici pack.

Prova su strada
Lo spazio non manca di certo. Da questo punto di vista Honda CR-V si conferma un suv dalla vocazione premium, grazie all’uso di materiali che “gratificano”, inclusi i “cuscinetti” all’altezza dei ginocchio (destro per chi guida e sinistro per il passeggero anteriore). Il divano posteriore è abitabile anche centralmente, sicuramente molto meglio rispetto ad altri modelli. Il doppio schermo non aiuta la concentrazione e quello nuovo da 7” è piazzato forse un po’ troppo in basso rispetto alla posizione di guida, comunque ergonomica. La visibilità è buona. Il navigatore Garmin (700 euro per averlo come optional) è chiaro nella grafica, ma esagerato nelle indicazioni e non sempre puntualissimo.

Il nuovo cambio automatico si lascia assolutamente apprezzare: è morbidissimo nelle cambiate, tanto da non farsi notare. Il motore, rotondo nell’erogazione, non è prontissimo nell’erogazione della coppia ai bassi regimi, ma questo non è un suv per “bruciare i semafori”. L’utile i-ACC interviene spesso sull’autostrada nei dintorni di Barcellona dove si svolge il test drive. Talvolta bruscamente, seguendo un algoritmo che può sicuramente venire migliorato. Si lascia “spaventare” dalla presenza di camion ma frena anche in fase di sorpasso, diminuendo probabilmente un impatto con il veicolo a lato, ma aumentando il rischio di un tamponamento da parte dell’auto che segue. In ogni caso, è un sistema “autorevole” al quale chi guida – che può naturalmente scegliere di disattivarlo – può fare riferimento. Interessante il dato sui consumi. Al termine dell’itinerario misto il consumo contabilizzato è attorno ai 6,5 litri per 100 chilometri (4,9 quello dichiarato). Il giudizio è complessivo è ampiamente positivo.

PREGI
Comfort
Spazio
Trasmissione automatica

DIFETTI
Navigatore
Ripresa

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