Nuova Nissan Qashqai 2017: prova su strada, nuovi motori e più comfort


Nissan Qashqai
è un esempio lampante di come il coraggio di osare possa portare a risultati difficili da prevedere. Era il 2004 quando venne presentato -al Salone di Ginevra- il primo concept della vettura: per i giapponesi doveva essere il degno erede di Nissan Murano che, a onor del vero, in Italia vendette piuttosto poco. Nel 2007, quando la prima serie entrò nei concessionari, fu un’esplosione di vendite. Nissan aveva portato in Europa quello che per certi versi è il primo crossover moderno. Qashqai come le popolazioni nomadi che vivono tra le catene montuose Zagros, a sud dell’Iran. L’idea degli addetti al marketing infatti era quella di far trasparire la possibilità di spostarsi su qualunque suolo senza che la cosa fosse troppo impegnativa, a cuor leggero insomma.

Nelle concessionarie Nissan sono passati dieci anni e, contando solo quelli che hanno acquistato un Qashqai, 2,3 milioni di clienti. Un successo strepitoso, senza dubbio il più consistente negli 83 anni di Nissan Europa. L’anticipo sui tempi ha giocato un ruolo fondamentale in questo ma -per lo stesso motivo- Nissan ha dovuto farsi trovare pronta quando il mercato ha cominciato a sfornare Crossover senza soluzione di continuità.

Non ci sono troppe cose che si possano fare dall’alto del 10,3% del segmento conquistato in un panorama che -ad oggi- vede più di 23 concorrenti. Puoi tentare un colpo di mano, una rivoluzione del modello, ma tanto varrebbe far uscire in parallelo questo tutt’altro e mantenere inalterato il best seller. Oppure puoi tentare di dialogare con i 2,3 milioni di europei che hanno scelto quest’auto, chiedendo loro cosa vorrebbero da un nuovo Qashqai. Detto, fatto.

 

Nuovo Nissan Qashqai 2017

 

Ad oggi arriva, con queste ottime premesse, il restyling della seconda serie presentata al pubblico nel 2014. Le linee cambiano, gli interni sono più curati e l’insonorizzazione migliora sensibilmente. Nuovi motori Euro 6 ed un buon passo avanti in termini di guidabilità hanno fatto il resto.

Ci siamo persi per le strade di Vienna ed i suoi dintorni più suggestivi alla guida dell‘1.5 Diesel da 110CV, con cambio manuale a sei rapporti e due ruote motrici. Al ritorno invece abbiamo messo alla prova l’1.6 a benzina da 163CV, oltre al cambio automatico CVT in separata sede. Per completezza, ecco quali sono i possibili allestimenti motoristici e di trasmissione per il nuovo Nissan Qashqai 2017:
 

Motore

Diesel 1.5 110 CV

Diesel 1.6 130 CV

Diesel 1.6 130 CV

Diesel 1.6 130 CV

Benzina 1.2 115 CV

Benzina

1.2 115 CV

Benzina 1.6 163 CV

Trasmissione

Manuale
6 marce (2WD)

Manuale
6 marce (2WD)

CVT (2WD)

Manuale
6 marce (4WD)

Manuale
6 marce (2WD)

CVT (2WD)

Manuale
6 marce (2WD)

CO2 (g/km)

99

116

122

129

129

129

134

Consumi ciclo combinato (l/100 km)

3,8

4,4

4,7

4,9

5,6

5,6

5,8

 

Agli esterni sembra tutto un po’ più compatto ed affilato, anche se a onor del vero la scheda tecnica parla di 17mm di lunghezza in più. Buone notizie per chi siede dietro e, nello specifico, alle gambe che ora trovano più spazio per distendersi. A guadagnare maggiormente dal restyling è senz’ombra di dubbio il frontale, con nuovi gruppi ottici e bocchettoni dell’aria ridisegnati per esaltare la sportività del mezzo. Anche il posteriore ad ogni modo dice la sua, compatto e sportivo grazie allo spoiler integrato e agli accorgimenti stilistici a corredo del paraurti. Il lavoro di Nissan è stato preciso e  per certi versi inattaccabile: è sempre Qashqai, su questo non c’è dubbio, ma a conti fatti migliora uniformemente in tanti piccoli aspetti.

Il cambiamento più evidente è però agli interni, specialmente quando andiamo a guidare l’auto nel nuovo allestimento Tekna+: le finiture sono di alto livello, dalla pelle dei sedili avvolgenti al volante a tre razze, anch’esso rivisto. Proprio quest’ultimo poteva far storcere il naso ai possessori della vecchia Qashqai per dimensioni eccessive e pesantezza, ora del tutto assenti. Le modanature interne si fanno apprezzare, così come l’ampia scelta tra gli allestimenti con diversi posizionamenti di prezzo a seconda delle esigenze.

Si parte dal Visia continuando con Acenta, N-Connecta e Tekna, per poi arrivare alla già citata top di gamma Tekna+.

A cambiare volto è anche l’infotainment, ora più fluido nelle risposte, ma soprattutto collegato ad un impianto stereo Bose con otto altoparlanti, almeno per quanto riguarda gli allestimenti più ricchi. Bene i comandi al volante, più semplici da azionare rispetto al passato.

Per quanto riguarda il bagagliaio, Nissan Qashqai ha una capacità da 430 litri che diventano 860 abbattendo i sedili. Interessante poi il sistema battezzato Flexible Luggage Board System, che grazie a pannelli divisori permette di dividere lo spazio utile in diversi scomparti.

Il Pilota Professionale

A partire dal 2018 Nissan Qashqai sarà dotata di uno chaffeur particolarmente discreto, presente -al momento- solo in autostrada. Il ProPilot di Nissan regola la guida tenendo conto della corsia, della velocità e del traffico. Che siate in fila al rientro dalle ferie o spediti a velocità di crociera, il ProPilot riesce a mantenere la corsia e ad adattarsi quando la vettura davanti a noi frena senza preavviso.

A completare le dotazioni di sicurezza elettronica ci sono diversi sistemi, a cominciare dal rilevamento posteriore degli ostacoli -pensato per la retromarcia- ed il riconoscimento dei pedoni nelle frenate automatiche d’emergenza. Presenti anche i sistemi di riconoscimento della segnaletica e della stanchezza del guidatore, oltre al classico aiuto ai parcheggi con telecamera e sensori e l’avviso di cambio di corsia involontario.

Nissan Qashqai 2017, la nostra prova su strada

Saliamo a bordo, premiamo il pulsante dello Start e partiamo. La frizione si dimostra subito morbida con uno stacco progressivo comodo in città, capace di lavorare bene con un cambio dall’escursione piuttosto lunga ma non per questo poco efficace. L’insonorizzazione è il punto forte della nuova Qashqai, che presenta in più punti materiali rinnovati proprio per migliorare questo aspetto.

L’1.5 Diesel si fa un po’ sentire quando alziamo i giri, vero, ma mai in maniera invasiva. 110CV sono sufficienti a spostare l’auto con agilità e prontezza, ma al ritorno -con i 163CV della versione a benzina- la reattività aggiunta permette di guidare in maniera sportiva, aggredendo le curve quanto basta per sentirsi appagati.

Una guida sincopata che ci aiuta a mettere alla prova le qualità di telaio e sospensioni, le stesse -ovviamente- che troviamo anche sul Diesel. Il beccheggio nelle frenate più decise si stabilizza in fretta, ed anche il rollio risulta molto contenuto quando la guida sullo stretto impone diversi cambi di direzione. In queste situazioni -ma difficilmente il cliente di Nissan Qashqai ci si troverà- si potrebbe chiedere qualcosa di più all’impianto frenante, per il resto la guida è piacevole ed intuitiva.

Il lavoro dei tecnici nipponici si apprezza specialmente dopo lunghe percorrenze che lasciano poco affaticati, grazie all’ottimo comfort dell’abitacolo e la morbidezza del motore, sempre elastico e pronto. Sembra ormai una costante a cui dovremo abituarci, ma l’importanza del design limita anche in questo caso la visuale posteriore.

Il montante C infatti è piuttosto voluminoso, ed insieme ad un lunotto posteriore non così ampio rende la visuale non proprio ottima durante i parcheggi. È anche vero, però, che telecamera e sensori fanno gran parte del lavoro.

In Conclusione

Dopo una giornata con Nissan Qashqai sembra che l’obiettivo della casa sia stato centrato. L’auto non è stata rivoluzionata, ma migliora sensibilmente in diversi frangenti -dal design al comfort, passando per gli aiuti elettronici- mantenendo intatta l’offerta di uno tra i migliori Crossover in circolazione.

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