Nuovo Nissan X-Trail DIG-T da 163CV prova su strada e prestazioni

La tempistica aiuta Nissan, che già si era fatta un gran favore lanciando Qashqai nel 2007 aprendo così un nuovo segmento di mercato nel quale è leader e che ora presidia anche con Juke. La nuova motorizzazione turbo benzina che il costruttore nipponico propone sul rinnovato Nissan X-Trail – meno suv e più crossover, appunto – debutta nel bel mezzo dello scandalo sulle emissioni che coinvolge i motori diesel, ufficialmente di un solo costruttore.

La nuova generazione è stata realizzata sulla piattaforma CMF dell’Alleanza Renault-Nissan, la stessa di Qashqai II (mezzo milione di unità prodotte in 21 mesi: un record) e continua a presentarsi muscoloso, ma più “aggraziato” con i suoi grandi passaruota, il suo tetto spiovente, i suoi fianchi scolpiti, la sua linea ascendente dei finestrini ed i suoi 21 centimetri di altezza dal suolo. Il peso complessivo è sceso di 90 chilogrammi (tra 1,43 e 1,595 tonnellate, a seconda di cambio a trazione), malgrado le dimensioni siano aumentate: 2 centimetri in più di lunghezza (4,643 metri ) con un passo lievitato di quasi 8 centimetri (7,6 per l’esattezza) e 3 in più di larghezza (1,82).

Dopo aver debuttato con il motore a gasolio da 1.6 litri da 130 cavalli e 320 Nm di coppia, X-Trail diventa disponibile anche con il moderno quattro cilindri turbocompresso a benzina da 1.6 litri, naturalmente Euro 6 per il quale Nissan dichiara “prestazioni brillanti accompagnate da basse emissioni di CO2 e un’eccellente economia dei consumi”. Con il DIG-T da 163 cavalli e 240 Nm di coppia, il costruttore nipponico vuole dimostrare la validità della filosofia del downsizing: “Non serve una cilindrata elevata per offrire ottime caratteristiche di accelerazione e flessibilità di cambiata”, fa sapere.

Su questa unità è di serie il sistema Start/Stop che contribuisce all’abbattimento delle emissioni. Lo spunto da 0 a 100 avviene in 9,7 secondi, facendone l’unico modello della gamma a scendere sotto la soglia dei 10. Monta il cambio manuale a sei marce ed è solo a trazione anteriore (anche se il 54% degli X-Trail vengono commercializzati in versione 4×4), a differenza della versione a gasolio disponibile anche con la trasmissione Xtronic CVT ed a quattro ruote motrici. Con i suoi 200 chilometri all’ora di velocità massima è anche la versione più veloce della gamma, anche se difficile da sfruttare, tanto in Italia quanto tra Francia e Svizzera dove si è svolto il test drive.

L’abitacolo è spazioso e offre un buon livello di comfort. I sette posti sono un’opzione il cui costo oscilla tra gli 850 delle versione Visia ed i 1.450 di tutte le altre (Acenta, Acenta Premium e Tekna, che include anche il tetto apribile). La particolarità, anche se non esclusiva, della seconda (i passeggeri che lo occupano hanno lo spazio per le gambe più generoso della categoria) e della terza fila di sedili, è la collocazione più in alto rispetto alla prima. Dal punto di vista tecnologico, può venire equipaggiato di tutto quello che si vuole e molto è già di serie. Il pack Safety, che include il Safety Shield (sistema di rilevamento segnaletica stradale, avviso cambio di corsia involontario, fari abbaglianti automatici e dispositivo frenata di emergenza) è in opzione a 600 euro sulle due versioni Acenta e di serie su Tekna, mentre il Driver Assist (Safety Shield Plus con sistema di copertura degli angoli ciechi , sistema di allerta oggetti in movimento e rilevamento attenzione del conducente nonché sistema di assistenza al parcheggio) fa parte dell’equipaggiamento standard del top di gamma, Tekna (un terzo delle vendite).

AL VOLANTE
Nissan X-Trail non è un’utilitaria e nemmeno un crossover “convenzionale”. Non “scimmiotta” altri modelli, anche se le linee sono state ammorbidite e la trazione integrale non è più un “must”. Ha gli ingombri di un suv (quasi 4,65 metri) e la maneggevolezza di una berlina. La guida alta aiuta, anche se dietro, soprattutto lateralmente, la visione non è immediata: la telecamere aiuta, ma anche nelle altre manovre meglio uno sguardo in più. Il cambio manuale (sul benzinza DIG-T c’è solo quello) è preciso negli innesti e veloce nella reazione. Il nuovo motore è silenzioso (semmai si avverte qualche fruscio legato ai grande retrovisori esterni) ed anche rotondo nell’erogazione della coppia: non ci sono vuoti in alto. Ai bassi regime, tuttavia, non è rapidissimo nella risposta, anche se poi raggiunge i 200 all’ora di velocità massima. In salita occorre scalare spesso, ma tra i tornanti del test drive ce ne sono di quelli tosti: nessuna sorpresa. Solo ci si deve abituare. Sul fronte dei consumi, Nissan dichiara 6,2 litri per 100 chilometri: nel test drive, che tuttavia non prevedeva tratti urbani ma includeva parecchie salite, il risultato è stato inferiore ai 7 litri. Una piacevole sorpresa.

PREGI
Comfort,
Praticità,
Silenziosità

DIFETTI
Visibilità latarale posteriore,
Coppia ai bassi regimi

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