Nuovo record al Nurburgring: la NIO EP9 è la supercar elettrica da 6’45.900

Le nuove generazioni di auto elettriche sono veloci, velocissime. Alcune, come in questo caso, sono arrivate a poter battere vetture ad alte prestazioni con motori termici. In questo caso vi parliamo di NIO, che da quattro anni lavora per portare velocità e stile nel mondo degli EV. Gli appassionati di Formula E -d’accordo, non moltissimi- conoscono già NIO. Per tutti gli altri, è stata la prima squadra a vincere il campionato a ruote scoperte riservato ai veicoli elettrici, grazie anche alla guida del figlio d’arte Nelson Piquet Jr.

È stato il trentunenne brasiliano a portare la NIO EP9 sul circuito del Nurburgring per tentare un record già sfiorato nel 2015, quando l’auto fermò il cronometro a 7 minuti e 5 secondi. Lo sviluppo incessante in Formula E, oltre ad una messa a punto non ottimale delle batterie, hanno permesso alla EP9 di fare meglio in questo secondo attacco al tempo.

Nelson Piquet Jr. si è quindi lanciato sui 20,8 chilometri dell’inferno verde, il Nurburgring Nordschleife, per stampare un tempo di 6 minuti, 45 secondi e 9 decimi. È il record assoluto per auto di produzione, detenuto fino a ieri dalla Lamborghini Huracàn Performante e prima ancora alla Porsche 918 Hybrid.

La NIO EP9 quindi non è solo la macchina elettrica più veloce al mondo, lo è anche quando viene paragonata a mostri sacri con propulsore termico. D’accordo, il prezzo è anch’esso da record. NIO EP9 -prodotta a serie di 10 esemplari- ha un prezzo di 1,48 milioni di dollari. I progetti alla portata di clienti soltanto facoltosi cominceranno in Cina nel 2018, quando NIO presenterà il proprio primo SUV elettrico, un sette posti battezzato ES8.

EP9 invece ha raggiunto questo risultato a dir poco spaventoso grazie ad una potenza di 1 megaWatt, pari a 1342CV per una velocità massima di 313Km/h. Ma non è tutto. Il fatto che elettrico e guida autonoma vadano a braccetto non è una novità, ma per quanto ne sappiamo è la prima volta che viene sperimentata in pista con risultati simili. La NIO EP9 è infatti stata portata al COTA, in Texas, dove ha chiuso con un miglior tempo di 2’40.33 senza l’aiuto di un pilota. In autonomia completa insomma. Risultati che non arrivano mai per caso, e che servono a gettare una base di prestigio e credibilità per quando -l’azienda dice entro il 2020- NIO offrirà al mercato statunitense le proprie auto elettriche a guida autonoma.


“Siamo nati per superare i limiti
” ha detto Padmasree Warrior, CEO della compagnia, parafrasando il celebre discorso di Ulisse nell’inferno dantesco “L’impostazione e la rottura dei record con il nostro EP9 è per il solo scopo di mostrare al mondo che abbiamo la competenza automobilistica e tecnica per avere successo nel mercato globale. Il nostro obiettivo è di essere la migliore delle prossime generazioni di auto, di produrre i veicoli più intelligenti al mondo.”

Un mondiale di Formula E si potrebbe vincere per un po’ di fortuna, specialmente se si tratta della prima edizione. Il record sul circuito tedesco, però, è già più laborioso. Far girare la macchina su tempi da amatore ad Austin è il proverbiale terzo indizio che fa una prova: i concorrenti, specialmente i colossi dell’automobile nati nel secolo scorso, dovranno fare attenzione.

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