Scuse da evitare ad un posto di blocco della Polizia

Auto della Polizia all’orizzonte, paletta alzata e la tipica richiesta dell’agente: “patente e libretto”. A tutti prima o poi capita di essere fermati per un controllo di routine – o nei casi peggiori di essere “invitati” da Polizia o Carabinieri con modalità più o meno coercitive ad accostare, colti in flagrante per qualche infrazione al Codice della Strada. Da questo momento in poi la maggior parte degli automobilisti segue senza batter ciglio le richieste degli agenti di turno, ma non tutti.

C’è anche uno stuolo d’italiani che si esibisce in più o meno lecite rappresentazioni teatrali, al limite del tragicomico – tra una “scusa” e una giustificazione. Ecco allora servita una lista di cose da “non dire assolutamente” quando si viene fermati da un controllo di Polizia. Un po’ per non passar per ridicoli ed un po’ per non indispettire ulteriormente poliziotti o carabinieri.

1. I parenti in ospedale
Una zia, meglio ancora una nonna. La scusa del parente più o meno stretto in ospedale e in trepidante attesa del nostro arrivo è una delle preferite dagli automobilisti pizzicati oltre il limite di velocità! Insomma, una situazione da evitare – anche perché facilmente verificabile dagli organi di controllo.

2. Astemi… a “tempo determinato”
Se avete il dubbio d’aver bevuto qualche bicchiere di troppo meglio evitare dichiarazione su quanto detestiate gli alcolici. C’è addirittura chi si finge astemio per un giorno! Affermazioni che non faranno altro che convincere gli agenti ad effettuare un test tramite etilometro.

3. Chi cambia spesso borsa o portafogli
Una scusa molto usata dal gentil sesso al volante. Chi viene trovato senza patente spesso da’ la colpa al cambio di borsa o portafoglio. Una giustificazione spesso accolta se messa in campo dalle donne appunto, decisamente meno credibile se sfoggiata dai colleghi maschietti. Questo per mera statistica – con il cambio borsa di una ragazza molto più frequente di quello del portafoglio maschile.

4. Arriverò tardi a lavoro…
Probabilmente la scusa più fastidiosa e allo stesso quella che fa indispettire maggiormente gli agenti di polizia. Viene utilizzata spesso appena si è fermati dalle Forze dell’Ordine – con l’augurio di
esser “lasciati liberi” senza sottostare alle varie procedure di controllo. Di fatto un “autogoal” clamoroso. In primis perché anche gli agenti che ci hanno fermato stanno svolgendo il proprio lavoro ed in seconda battuta proprio per il ruolo educativo di chi provvede a controllarci. Da qui la considerazione – tanto banale quanto ovvia – che la puntualità richieda il muoversi con il giusto anticipo e certamente non l’infrangere i limiti di velocità!

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