SsangYong XLV: prova su strada, motori, prezzi e allestimenti

La coreana SsangYong continua l’assalto al mercato, sfruttando il momento favorevole per Suv e crossover: Infomotori ha partecipato all’anteprima del nuovo XLV, definito crossover station wagon, che punta tutto sul grande spazio per i bagagli ed è direttamente derivato dalla Tivoli, presentata a settembre.

Suv e crossover dominano ormai incontrastati il mercato italiano. Piacciono, perché hanno una posizione di guida rialzata, sono solidi, possono anche avventurarsi sulle strade bianche, ma, alla fine, si guidano come una normale automobile. E, visto che la trazione integrale serve relativamente a poco all’utenza normale, l’85% dei clienti si orienta sulle più economiche versioni a trazione anteriore. Dal momento che poi la maggior parte dell’uso di questi mezzi finisce per essere urbano, meglio non allontanarsi troppo dalla lunghezza di 4 metri, per essere compatibili anche con i parcheggi.

La Ssangyong nel 2015 ha risposto alla richiesta di Suv compatti con la Tivoli, ideata per il mercato Europeo, e le cose sono andate piuttosto bene (ne sono stati venduti nel mondo 64.000 esemplari, di cui circa 2.000 in Italia). Ora la Casa ha spinto oltre la sua proposta, potremmo dire «estrogenando» la Tivoli, che si allunga sino a 4,40 m (23,8 cm in più) e, soprattutto, mantenendo 5 comodi posti, offre un bagagliaio veramente gigantesco, da 720 (in condizioni normali, un vero record) a 1440 litri.

Siccome vanno di moda le definizioni questo veicolo «a ruote alte» è stato presentato come Crossover Wagon e chiamato XLV, sigla che sottintende «eXtra Lifestyle Vehicle», ovvero un mezzo adatto a chi deve soddisfare esigenze di famiglia senza rinunciare a quelle di sport e tempo libero. A parte il posteriore allungato, la linea è quella della Tivoli, che, specie con le tinte bi-color, è stata subito apprezzata. Gli interni sono gli stessi e, negli allestimenti più lussuosi, trasmettono un senso di accuratezza e comfort.

I motori proposti sono gli stessi della Tivoli, tutti 1.6, benzina e Diesel e bifuel-Gpl, Euro 6. Il benzina sviluppa 128 Cv/6.000 giri, coppia 160 Nm/4.600 giri ed è particolarmente adatto a chi fa dalla XLV un uso prevalentemente urbano. Il Diesel ha invece 115 Cv, ma con un eccellente coppia di 300 Nm a soli 1.500 giri, che gli fornisce grande progressione e fluidità. Il propulsore a gasolio è dichiaratamente piuttosto parco: se si lascia fare con dolcezza al cambio automatico non è difficile stare vicino ai 20 km/litro. Si può scegliere comunque fra il cambio manuale 6 marce e l’automatico Aisin a 6 rapporti, che si conferma uno dei migliori oggi sul mercato. Viste le condizioni di traffico in cui si guida normalmente, non c’è dubbio che la trasmissione automatica offra una versatilità ed una comodità a cui, una volta provata, è difficile rinunciare.

Per non tradire il suo dna fuoristradistico, SsangYong offre anche la trazione integrale a controllo elettronico. La 4×4 monta sospensioni posteriori multi-link per un miglior comfort di marcia e ha l’opzione lock (trazione 50:50). Con l’altezza minima da terra di 16 cm, XLV può dunque affrontare anche un offroad leggero.

Abbiamo provato la XLV su strada, sulle tortuose colline livornesi, scendendo poi sino alle spiagge maremmane e la vettura ha confermato tutte le doti della Tivoli: la scocca in acciaio ad alta resistenza, infatti, ha un’ottima rigidità torsionale, e la struttura non è influenzata dai cm in più. La vettura è stabile, precisa e facile da guidare.

Davvero eccellente l’accoppiata Diesel-cambio automatico, ma anche il manuale è davvero docile da azionare. Piuttosto ricca la dotazione di sicurezza (fino a 7 airbag, Esp, sistema anti ribaltamento, segnalazione frenate di emergenza, Abs/Bas, controllo della velocità in discesa, ausilio alle partenze in salite, ecc.). Le luci diurne e i fari a Led sono di serie, mentre su alcune versioni sono presenti le luci Hid (High Intensity Discharge) da 25 watt.

Un po’ meno spettacolare la dotazione di infotainment, con un touch screen di 7″, ma l’indispensabile (bluetooth, Usb/Aux, ecc.) c’è; il navigatore, dalle logiche di funzionamento non troppo intuitive, è presente solo sulle versioni top. Ci sono, però, anche sensori di parcheggio anteriori, cruise control, tergicristalli con sensore di pioggia e fari ad attivazione automatica.

La gamma di allestimenti proposta è molto ampia: alla base c’è la Start, seguita, in crescendo di dotazioni, da Go, Be, Be Visual e Be Limited (queste ultime due con propulsori a gasolio). La Limited offre tra l’altro interni in pelle, sedili riscaldabili anteriori e posteriori, tetto apribile, navigatore, sensori di parcheggio e retrocamera: volendo andare oltre si può abbinare Limited e Visual per avere la carrozzeria bicolore (molto bella quella con effetto legno sulle fiancate: una show car, dicono in SsangYong, ma ordinabile).

Di conseguenza, anche il listino è piuttosto articolato: si parte da 18.450 euro per i modelli a benzina e da 20.400 per quelli a gasolio. La Diesel più richiesta, ovvero la versione Be due ruote motrici, ne costa 23.400. La versione Limited Diesel a trazione integrale, quattro ruote motrici e cambio automatico, supera la barriera dei 30mila euro. In fase di lancio, però (la presentazione al pubblico è prevista l’8 giugno al Parco del Valentino, a Torino), su tutte le versioni ci sarà uno sconto di 2.000 euro.

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