Test Drive Peugeot 208 con 1.2 Turbo da 110CV: una complice svelta per la GT Line

Peugeot 208, la Mathilda di Léon

La Peugeot 208 è ormai un’istituzione per le strade italiane. Si tratta della prova meccanica che per lo stile non serve necessariamente spendere una fontana di soldi, che le cose belle (a volte) sono frutto di scelte azzeccate. Peugeot ha presentato questo restyling nel 2015 aggiornando perlopiù i dettagli, come i proiettori a LED (sia all’anteriore che al posteriore) e la griglia frontale, leggermente rivista. Per la nostra prova abbiamo richiesto la versione 3 porte, che è arrivata con la splendida verniciatura Matt Ice Silver: Una superficie ruvida, piacevole al tatto, introdotta solo di recente (come optional a 730€) che consigliamo fortemente di valutare.

La versione GT Line, come suggerisce il nome, punta allo stile della più sportiva GT senza ereditarne consumi, prestazioni e assetto corsaiolo. La cosa non dispiace affatto. Esternamente si fa riconoscere per i Badge al posteriore e sulle fiancate, oltre che per i bei cerchi in  lega da 17″ a cinque razze sdoppiate e alla calandra verniciata in rosso.

Belle infine le nervature su cofano e fiancate, pensate per dare maggior risalto alla linea e allo stemma del Leone. Le proporzioni sono azzeccate, puntano principalmente alla città senza disdegnare qualche rapido viaggio in quattro. La silhouette nell’insieme convince, con un passo di 2538mm la Peugeot 208 massimizza gli spazi ed offre un bagagliaio ben sfruttabile di 285 litri. Insomma, un’utilitaria ben studiata.

Da notare lo spazio interno ricavato dall’attacco del parabrezza al volante, una soluzione pensata per offrire maggior ariosità all’abitacolo e una visuale più ampia


Una volta saliti all’interno
della vettura si può apprezzare la grande differenza tra la versione base e la nostra GT-Line. I sedili in pelle, le cuciture rosse, i pattern che riprendono il carbonio e gli inserti in alluminio ci mettono subito in una situazione piacevole. Gli assemblaggi sono curati e -sembrerà scontato ma non lo è- di rumori e scricchiolii non ne abbiamo sentiti per tutto il mese della prova. Grande protagonista dell’ambiente, come in tutte le Peugeot di ultima generazione, è l’iCockpit. Questo nome dalle note californiane in realtà si riferisce alla disposizione della plancia, del volante e, più precisamente, a ciò che circonda il guidatore.

La nuova Peugeot 208 infatti è fornita di un volante sportivo di dimensioni ridotte, capace di aumentare l’agilità della vettura e di amplificare le sensazioni di guida. In questo modo poi la strumentazione la si legge da sopra la corona -e non dall’interno-, una soluzione pensata per ridurre al minimo le distrazioni. La strumentazione sviluppata orizzontalmente ha un che di solido, piacevole e sportivo. Molto bene anche il display infotainment -con un navigatore integrato davvero preciso- dispiace solo per l’assenza di altri pulsanti “scorciatoia” per muoversi tra i menù nonostante un touchscreen particolarmente ricettivo. Oltretutto i comandi al volante semplificano gran parte l’interazione con il display.

Come dicevamo l’auto ha un parabrezza particolarmente avanzato, il che rende la zona della plancia ariosa e le manovre più semplici: meno ingombro frontale significa più precisione nei parcheggi.
La posizione di guida è, ad ogni modo,  abbastanza raccolta da darci una sensazione di controllo, sportività e comfort.

L’iCockpit indica più che altro un concetto, quello di comfort sportivo: al guidatore non manca nulla per sentirsi a casa


Il divanetto posteriore
è per due, ma in questo allestimento GT Line offre dei bei vetri oscurati (fissi) ed il tetto panoramico, che restituisce luce e ariosità all’ambiente. Di vani portaoggeti ce ne sono abbastanza per stare tranquilli, specialmente considerando lo svuotatasche con presa USB posto sotto i comandi del clima. Se c’è una cosa che non ci ha convinto appieno è la sistemazione di questi controlli, anche se a onor del vero la gran parte dei nostri passeggeri l’hanno apprezzata (si, chiediamo sempre un parere agli sventurati che salgono con noi in auto…) perché elegante e minimalista.

Motori, allestimenti e prezzi della nuova Peugeot 208

La nuova Peugeot 208 viene venduta in sei allestimenti diversi con una forbice di prezzo davvero ampia. Si parte dalla Active (13.900€) per passare alla Black Line (15.700€) e arrivare all’Allure (16.050€), oltre alla quale troviamo la nostra GT Line (18.650€) e le due versioni puramente sportive GTi (23.000€) e GTi by Peugeot Sport (26.700€).

Mettendo da parte l’esuberante THP a benzina da 208CV equipaggiato sulle due vetture ad alte prestazioni, la scelta dei motori è piuttosto semplice. Il benzina Pure Tech da 1.2 litri, tre cilindri, può essere scelto con 68CV, 110CV Turbo o 82CV, con quest’ultimo disponibile anche a GPL. Il Diesel, 1.6 BlueHdi, può essere configurato con 75, 99 o 120 cavalli. Tutti i motori sono dotati di funzione Start & Stop, e nelle versioni più prestazionali è disponibile anche l’automatico EAT 6 rispetto al cinque marce manuale di serie.


La nostra prova su strada della Peugeot 208 GT Line

 

Scattante e agile, la 208 è appagante anche quando le chiediamo un po’di sportività.

La Peugeot 208 GT Line è una vettura che conosciamo bene. Dopo averla provata in diverse configurazioni, salirci a bordo è un po’come prendere una strada che conosciamo a memoria dopo un lungo viaggio in terra straniera. Nel senso che, per essere guidata, richiede un impegno prossimo allo zero. L’attenzione da prestare nelle manovre è minima, lo sterzo reagisce in maniera repentina e l’assetto è confortevole quanto basta a non farci sentire le buche, senza però sbilanciare l’auto sul guidato veloce.  Siamo al volante dell’1.2 litri PureTech a benzina con 110CV e automatico EAT6, accoppiata che funziona particolarmente bene in città dove dimenticare la frizione è tutto di  guadagnato.

Questa versione dell’EAT (Efficient Automatic Trasmission) rappresenta uno degli automatici a convertitore di coppia più evoluti sul mercato. Non può ancora vantare l’immediatezza del doppia frizione, ma di contro offre un’ottima fluidità di guida e un livello di predizione rispetto a ciò che fa il pilota davvero a punto. Basta togliere il piede dal freno per una partenza progressiva e piacevole, mentre quando si va a spingere sul pedale l’auto reagisce con immediatezza. Come per la sorella parigina, la DS3 Performance, la cintura di sicurezza non è troppo comoda da raggiungere, ma basta farci l’abitudine. Regolare seduta e volante è un attimo, così inseriamo la chiave e accendiamo un motore da subito molto silenzioso.

 

Come detto l’auto parte con fluidità. Nella guida sportiva la nostra Peugeot 208 GT Line offre un’accelerazione importante e goduriosa da subito, a bassi regimi, oltre i quali è piuttosto inutile insistere se cerchiamo la velocità. Il motore infatti sale costante e molto lineare fino alla zona rossa del contagiri, ma è sulle prime battute che offre il meglio. Per sfruttarlo al massimo basta utilizzare la leva del cambio in modalità sequenziale: la modalità manuale aiuta anche per veleggiare con una o due marce di overdrive nelle fasi di lenta decelerazione, quando vogliamo ridurre al minimo gli attriti del freno motore.

In città, o comunque durante trasferimenti più tranquilli, l’auto è la perfetta compagna di viaggio. Svelta, pronta e maneggevole, si fa guidare con semplicità e non pretende troppo impegno. Nelle manovre i montanti posteriori ostacolano un pelo la visibilità, ma anche grazie alla telecamera posteriore integrata con i sensori la nostra 208  si parcheggia in un fazzoletto. In questo ci viene in aiuto anche il volante di dimensioni ridotte, pratico ed allo stesso tempo sportivo. Ecco, questi sono gli aggettivi giusti per descrivere la nostra Peugeot. Confortevole perché la seduta è comoda e l’assetto filtra bene tutte le asperità, sportiva perché spingendo a fondo sulla pedaliera in alluminio le reazioni sono sempre interessanti.

Nel misto di montagna la macchina tiene piuttosto bene la traiettoria, il sottosterzo è minimo e l’auto non tende a scomporsi mai più di tanto. Gli aiuti elettronici intervengono con puntualità quando c’è bisogno di farlo ma senza essere invasivi sulla guida o tagliando in maniera troppo brusca. Sul fronte consumi, ovviamente soggettivi con una macchina dalla doppia anima come questa, non è difficile percorrere 19 chilometri con un litro di verde. Per la 208 è un risultato decente, anche considerando che sicuramente qualche collega è riuscito a fare di meglio.


In Conclusione

 

 

 

La nuova Peugeot 208 GT Line sa essere comoda e sportiva al tempo stesso, senza dimenticare che la linea -sviluppata in decenni di fortunata presenza sulle strade- ha subito un’evoluzione davvero azzeccata. Le prestazioni del 110CV aprono le strade del divertimento, ma per chi ha bisogno di un’utilitaria da città anche i motori meno performanti si rivelano più che sufficienti.

Se è difficile starci in cinque è anche per via della lunghezza inferiore ai 4 metri, un vantaggio reale nel traffico e nella ricerca dell’ultimo parcheggio libero. A rendere quest’auto diversa dalle altre è la sensazione di estremo controllo e facilità, enfatizzata dal volante di dimensioni ridotte: provatela, fatevi un giro, vi accorgerete che è costruita intorno a voi con l’intento di limitare gli ingombri ma non la vivibilità dell’abitacolo.

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