Infousato: Finanziaria 2007 – Tutti mazziati…

Se sul primo fronte gli esperti sono concordi nel ritenere le ormai famose “targhe alterne” dei semplici palliativi, spesso nemmeno sufficienti a riportare in modo duraturo la situazione sotto controllo, il secondo tema vede attivamente impegnati da una parte tutti i principali costruttori di automobili, dall’altra la stessa Unione Europea, che nel corso degli anni ha fissato standard sempre più restrittivi in materia di emissioni inquinanti per l’omologazione dei nuovi modelli.
Già dal 2001 è in vigore lo standard Euro 3, più restrittivo rispetto all’Euro 1 (la normativa che impose di fatto l’adozione del catalizzatore) e alla sua evoluzione Euro 2, mentre dal 1° gennaio 2006 lo standard di riferimento è costituito dalla normativa Euro 4. Pur non essendoci ancora L’Euro 5 (non sono stati ancora decisi neppure i parametri per raggiungere la promozione…) già molti parlano di Euro5 e la stessa Finanziaria 2007 l’accomuna all’Euro4. Occhio quindi:non vi è ancora nessuna vettura così omologata!
Informazioni più dettagliate sulle emissioni
corrispondenti alle diverse normative di riferimento sono disponibili sul portale dell’ACI, nella sezione dedicata al Centro Studi della Fondazione Filippo Caracciolo
Cosa verificare e come verificarlo
Per accertare l’omologazione della propria nuova autovettura è sufficiente controllare il libretto di circolazione (secondo riquadro della carta di circolazione, al punto V9) che riporta la sigla corrispondente alla normativa che la vettura rispetta. Queste, in sintesi, le principali diciture possibili:
Euro1 91/441 – 93/53
Euro2 94/12 – 96/69 – 98/77
Euro3 98/69 – 98/77 – rif. 98/96
Euro4 98/96B – 98/77 – rif. 98/96
Per le auto usate, tuttavia, le cose possono essere più complicate, in quanto solo a partire dal 1996 le carte di circolazione riportano le direttive riguardanti le emissioni, nella parte dedicata alla descrizione delle caratteristiche tecniche del veicolo, mentre è solo del 1999 l’introduzione del “modello unificato europeo” con indicata al punto V9 la sigla della direttiva europea a cui il veicolo è conforme.
In caso di dubbi, quindi, il consiglio è quello di rivolgersi per chiarimenti all’Ufficio locale della Motorizzazione Civile, mentre per ulteriore garanzia l’ideale sarebbe riuscire a far firmare al concessionario una dichiarazione in cui si attesta che la vettura acquistata è conforme alle direttive euro3 o euro4.

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