L’autostrada che ricarica le auto elettriche, il prototipo del Politecnico di Torino

Le auto elettriche avrebbero una diffusione ben maggiore se si potesse ricaricare in maniera più agevole e rapida le batterie. La tecnologia comunque evolve e negli ultimi anni le prestazioni e l’autonomia delle auto elettriche sono aumentate a dismisura, con vetture oramai capaci di percorrere in tutta tranquillità qualche centinaio di chilometri.

Tuttavia, le batterie richiedono ancora tempi di ricarica piuttosto lunghi per arrivare al 100% di carica, il che a volte può rappresentare un piccolo inghippo, specie se si ha in programma un viaggio piuttosto lungo. Il Politecnico di Torino, però, ha realizzato il prototipo POLITO Charge While Driving. Questo dispositivo si propone di risolvere questo problema con un sistema di ricarica del tutto innovativo: le auto potrebbero ricaricarsi mentre viaggiano su autostrade attrezzate con appositi sistemi che consentono la ricarica wireless delle batterie mentre il veicolo è in movimento.

Non ci sarebbe, quindi, più la necessità di lunghe e frequenti soste e si arriverebbe a destinazione con le batterie anche più cariche di quando si è partiti, pronti pertanto a un utilizzo su strade secondarie, nelle quali il sistema non è installato. Questo sistema, sviluppato dal gruppo di ingegneria elettrica del Dipartimento Energia del Politecnico di Torino, sta per essere testato in un circuito di prova a Susa (TO) presso il centro Guida Sicura MotorOasi Piemonte nell’ambito di un’iniziativa di ricerca promossa dall’Ateneo insieme a 24 partner internazionali del progetto europeo FABRIC (Feasibility analysis and development of on-road charging solutions for future electric vehicles).

Il prototipo si basa su una tecnologia detta inductive power trasfer (IPT) che sta attraendo l’attenzione di numerose aziende nel settore automotive e sta vedendo lo sviluppo di diversi prototipi in tutto il mondo. Questi sistemi funzionano grazie alla trasmissione induttiva di energia elettrica tramite l’utilizzo di induttori risonanti, che funzionano grazie ad un principio molto simile a quello che ci permette di cucinare sulle piastre a induzione. Un passo ulteriore rispetto a questi sistemi è stato fatto dal prototipo installato a Susa, che non richiede che la ricarica avvenga con veicolo fermo durante le soste o, in modo prolungato, durante il parcheggio: si parla in questo caso di dynamic IPT, ovvero l’utilizzo della stessa tecnologia durante il movimento del veicolo.

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