Stephane Peterhansel e Cyril Despres in vista del traguardo

La penultima tappa ha regalato ai piloti una percorrenza imperiosa di ben 1024 km con 298 km di speciale. Coma (KTM) e Al-Attiyah (Mini) sono partiti col ruolo di leader. Partenza all’alba, prima delle 5, per consentire a auto, moto e camion di arrivare entro la notte a Rosario. Molti equipaggi a mezzanotte del 16 gennaio sono ancora in viaggio lungo il trasferimento finale di quasi 500 km.

Nelle moto Marc Coma vede la vittoria finale, ma non può fare troppe concessioni alla Honda di Paulo Gonçalves distante solo 21 minuti. Prima di raccontare la tappa, facciamo la doverosa menzione quotidiana degli italiani in gara: Paolo Ceci è stabile al 14esimo posto, a metà classifica troviamo anche Marco Brioschi, Matteo Casuccio e Diocleziano Toia che stanno rivelando una consistenza davvero invidiabile.
I primi chilometri hanno visto Joan Barreda lottare per la vittoria con il velocissimo pilota australiano Toby Price. Joan Barreda ha cercato in tutti i modi di vincere la tappa ma sul finire si è dovuto arrendere al rivale della KTM. Toby Price si è aggiudicato la speciale. Marc Coma ha accusato un ritardo di 6 minuti dal primo e di 3 da Gonçalves, ma è rimasto saldamente al comando con 17 minuti di vantaggio sul portoghese.

 

Nelle auto Nasser Al-Attiyah può solo perdere questa edizione. Il pilota del Qatar deve infatti limitarsi a non fare danni e a guidare con prudenza per ottenere la vittoria il 17 gennaio sul palco di Buenos Aires. A metà speciale tre Mini sono passate alla testa della corsa con Vladimir Vasilyev, Orlando Terranova e Nasser Al-Attiyah. Le hanno seguite a ruota le Toyota di Giniel de Villiers e Bernhard Ten Brinke.
Stephane Peterhansel (Peugeot) in questa fase della gara si è imposto tra i primi ed è stato stabile in settima posizione.
Alla fine è stato Orlando Terranova (Mini) a chiudere al primo posto la tappa odierna, seguito dal compagno di squadra Vasilyev staccato di soli 30″. Al terzo posto ancora un argentino, Spataro, sulla Renault Duster, che ha preceduto il leader della classifica generale Nasser Al-Attiyah che ha concesso appena 1’37” al vincitore della speciale. Il qatariano è saldamente in testa nella generale con 35′ di vantaggio su De Villiers, un vantaggio quasi incolmabile, a patto che non accada qualche imprevisto sul percorso/passerella dell’ultima tappa.

 

Hanno portato a termine la lunga tappa le debuttanti francesi, le due Peugeot 2008 DKR che sono state tra le grandi protagoniste di questi 12 giorni di corsa. Stephane Peterhansel e Cyril Despres hanno corso tutta la tappa con rilevamenti cronometrici davvero prossimi a quelli dei primi e sono giunti rispettivamente settimo e ventesimo. Ora, a pochi chilometri dall’arrivo di Buenos Aires, sono in undicesima e in trentaquattresima posizione.
La Dakar doveva essere un banco di prova speciale per testare l’affidabilità delle nuove auto transalpine. L’esame può dirsi superato a pieni voti, posto che la vettura del terzo pilota (Carlos Sainz) è uscita di scena a causa di in incidente.
Due vetture su tre sono avviate verso il traguardo e negli scorsi giorni sono più volte andate a un passo dalla vittoria con Stephane Peterhansel.

 

Stéphane Peterhansel (n°302): « La speciale di oggi è stata bellissima ma era ancora molto simile a quella di un WRC. Con le nostre due ruote motrici la vettura scivolava molto, ma è stato divertente. Abbiamo perso un po’ di tempo, ma non molto. Pensavo che avremmo potuto vincere una speciale nel deserto ma non si è presentata l’occasione. Nonostante ciò, abbiamo individuato i punti in cui dobbiamo migliorare e abbiamo potuto affrontare questa lunga giornata con una certa affidabilità. E’ molto incoraggiante, anche se il risultato finale è lontano da quello che avevamo sperato di ottenere ».

 

Cyril Despres (n°322) : « E’ stata una speciale complicata e stressante sin dall’inizio. Abbiamo iniziato in una nuvola di polvere: non riuscivo a vedere né la pista né le rocce che la delimitano. Ma fa parte dell’esperienza… Comunque c’è una cosa che non dimenticherò di questa Dakar 2015 : il sapore della polvere! E’ molto diverso guidare una moto o una vettura in questo tipo di speciale. In moto, guidavo davanti senza polvere. Qui è tutta un’altra storia, è persino un’altra gara! Quando parti dietro, sei in mezzo alla polvere sollevata dagli altri concorrenti e non puoi attaccare perché il rischio di danneggiare la vettura o di farsi male è altissimo. Il programma di domani è semplice: non commettere errori e portare la vettura integra al traguardo ».

 

Classifica generale dopo la SS12 :

1. Nasser Al-Attiyah (QAT)/Matthieu Baumel (FRA) Qatar Rally Team 40h 18m 30s
2. Giniel de Villiers (RSA)/Dirk von Zitzewitz (DEU) Toyota All Speed +00:35:39
3. Krzysztof Holowczyc (POL)/Xavier Panseri (FRA) Mini +01:31:51
4. Erik van Loon (NLD)/Wouter Roesegar (NLD) Mini +03:01:34
5. Vladimir Vasilyev (RUS)/Konstantin Zhiltsov (RUS) +03:12:19
6. Christian Lavieille (FRA)/Pascal Maimon (FRA) Toyota +03:15:16
7. Bernhard Ten Brinke (NLD)/Tom Colsoul (BEL) Toyota +03:41:53
8. Carlos Sousa (PRT)/Paulo Fiuza (PRT) Mitsubishi +03:44:35
9. Aidyn Rakhimbayev (KAZ)/Anton Nikolaev (RUS) Mini +04:07:47
10. Ronan Chabot (FRA)/Gilles Pillot (FRA) SMG +04:41:37
11. Stéphane Peterhansel (FRA)/J-P Cottret (FRA) Team Peugeot-Total +05:18:48
32. Cyril Despres (FRA)/Gilles Picard (FRA) Team Peugeot-Total +15:36:16

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