Le Citroën C-Elysée WTCC a Marrakech

A più di un mese dalla manche d’apertura in Argentina, il Campionato del Mondo FIA WTCC continua in Marocco sul Circuit Moulay El Hassan.

 

Un anno fa l’avventura di Citroën Racing in FIA WTCC iniziava proprio a Marrakech. Le Citroën C-Elysée WTCC facevano subito scalpore con una tripletta storica: primo José María López, seguito dai team mate Sébastien Loeb e Yvan Muller. In gara 2, si compiva la trasformazione di Loeb in track cyclist, con la prima vittoria nella disciplina, di poco davanti a López! Ironia della sorte, i risultati del primo appuntamento del 2015 sono quasi identici. A Termas de Río Hondo (Argentina), il Citroën Total WTCC iniziava di nuovo la stagione con una tripletta. Di fronte ad un pubblico che era tutto dalla sua parte, Pechito López vinceva la gara, seguito da Yvan Muller e Sébastien Loeb. Ma nella seconda manche, un Loeb particolarmente ispirato si faceva largo tra gli inseguitori e riusciva a superare l’idolo locale!

Sébastien Loeb: «È una vittoria che non dimenticherò tanto facilmente. È la prova che il lavoro fatto in quasi due anni sta cominciando a dare i suoi frutti. Ero ottavo sulla griglia di partenza invertita. Nei primi giri ho fatto le scelte giuste e mi sono ritrovato in testa. Una gara difficile perché in auto faceva molto caldo. Pechito non era indietro di molto e ho dovuto attaccare per mettermi al sicuro».

Nella classifica del Campionato del Mondo Piloti, José María López e Sébastien Loeb sono testa a testa, con 48 punti per l’argentino e 43 per il francese. In quarta posizione Yvan Muller, a venticinque punti dal leader, con zero punti in gara 2.

UNA SFIDA DIFFICILE

Per valutare la difficoltà del Circuit Moulay El Hassan, non bisogna fermarsi al tracciato, composto essenzialmente da lunghi rettilinei intervallati da chicane. A pochi chilometri dalla Medina, l’avenue Mohammed VI e la Route de l’Ourika sono temporaneamente chiuse al traffico per formare i 4,545 km del tracciato. Il grip evolve nel corso del weekend, man mano che la gomma si deposita sul fondo. Venerdì, per le prime prove libere, i piloti dovranno gestire un fondo particolarmente scivoloso.

Sinonimi di lunghi rettilinei, le frenate lunghe rappresentano la grande difficoltà del tracciato. I piloti devono prendere i riferimenti giusti per ottimizzare i rallentamenti… senza farsi travolgere da chi li segue. Non frenare troppo presto ma neanche troppo tardi, perché il circuito non ha vie di fuga. Il minimo errore si paga salato, contro i muri di protezione in cemento e con grossi danni all’auto.

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