Tre Porsche 919 Hybrid alla 24 Ore di Le Mans 2015

Grandi preparativi in casa Porsche per la 24 Ore di Le Mans 2015, che vede protagoniste tre velocissime Porsche 919 Hybrid. Tutto ciò che serve per mettere in pista le tre 919 Hybrid, deve essere pronto per il pre-test ufficiale del 31 maggio. Quando inizierà la gara, 13 giorni più tardi, sul posto saranno presenti 120 membri del team, 2.500 rappresentanti dei media provenienti da 49 Paesi e 270.000 spettatori. Alla guida di Fritz Enzinger, Vice Presidente LMP1, il Direttore del Team, Andreas Seidl, si occupa di tutti gli aspetti operativi. Durante la gara, lui sarà in quella che è conosciuta internamente come la “Space Station”, nella parte anteriore del garage, il centro nevralgico di raccolta di tutte le informazioni.

Accanto a Seidl sarà presente il Caposquadra Amiel Lindesay. Coordinandosi con gli ingegneri di gara, il neozelandese delegherà via radio i compiti ai 19 meccanici, comunicando loro quale sarà il successivo kit di pneumatici da montare, quanto combustibile servirà alla vettura e qualsiasi altro compito da svolgere durante un pit stop. Seidl sarà in costante contatto via radio con le vetture e con gli ingegneri ai quali parlerà dal pit radio e dai canali “Interkomm”. A prescindere che si tratti dei commenti dei piloti, dello stato tecnico delle vetture, della scelta delle gomme, della strategia del pit stop, delle osservazioni sulle condizioni meteo o sulla gara, Seidl è il fulcro attorno al quale ruota tutto. Deve quindi mantenere mente lucida e nervi saldi, canalizzare tutti i tipi di informazione e prendere decisioni immediate. Il bavarese è ben consapevole del fatto che: “Coordinare tre vetture è una sfida ancora più grande per tutti noi. La corsa di Spa ci ha dato un assaggio di quello che serve, ma si è trattato solo di una gara di sei ore. Abbiamo usato le nostre 30 ore di test per sperimentare molte condizioni possibili. Tuttavia, non è possibile simulare Le Mans e, senza un team di grandi professionisti, non si può affrontare la gara con successo”.

Gli ingegneri di gara occupano le tribune coperte, presso il muretto dei box, con sei schermi davanti a loro. Solo gli ingegneri di gara comunicano via radio con i piloti. Su un canale pit radio separato e sull’Interkomm si aggiornano con Lindesay, Seidl, altri tecnici e altri membri del team. Per ogni vettura è prevista una stazione di questo tipo sul muretto del pit. Il prototipo rosso N. 17 è guidato da Timo Bernhard, Brendon Hartley e Mark Webber. Al volante della N. 18 nera ci saranno Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb. A bordo della N. 19 bianca ci saranno invece Earl Bamber, Nico Hülkenberg e Nick Tandy. L’ingegnere di gara per la N. 17 è Kyle Wilson-Clarke (Gran Bretagna). Nella stazione per la N. 18 siede l’ingegnere di gara Mathieu Galoche (France), mentre per la N. 19 il responsabile è Stephen Mitas (Australia). L’australiano è anche l’ingegnere capo di gara per le tre Porsche 919 Hybrid.

Ad ogni vettura è assegnata una squadra di ventitré persone: ingegnere di gara, performance engineer, tecnico elaborazione dati, ingegnere sviluppo sistemi ibridi, ingegnere motore, system performance engineer, ingegnere dei sistemi a 12V, ingegnere informatico, ingegnere in applicazioni per motori, ingegnere trasmissione, ingegnere gestione aerodinamica su circuito, capo meccanico, meccanico asse anteriore, meccanico asse posteriore, meccanico motore, meccanico trasmissione, meccanico compositi, elettricista, addetto al rifornimento, addetto pneumatici, magazziniere, un meccanico che si occupa del condotto dell’aria e del serbatoio del combustibile e una persona jolly. Sessantotto uomini e una donna (un ingegnere del cambio) sono completamente concentrati sulle vetture.

Non resta che attendere l’inizio di una gara che promette sempre emozioni, brividi, gioie e adrenalina pura!

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