Peterhansel: “Debutto difficile ma sono soddisfatto della mia 2008 DKR”

Incontriamo Stephane Peterhansel al bivacco di Iquique, appena conclusi i 277 km della SS6.
Monsieur Dakar (11 vittorie all’attivo, recordman di successi nel Rally Raid più famoso al mondo), portabandiera eletto di fatto del Team Peugeot Total, è conscio del fatto che con una macchina così nuova e rivoluzionaria è un po’ come camminare sulle uova. Nella speciale appena terminata ha deciso di “alzare il piede” e di non assumersi troppi rischi. Sereno, rilassato ma – da uomo di grande esperienza -già concentrato sulla tappa successiva, definita da tutti una vera e propria Maratona, essenza del vero spirito della Dakar.

Stefphane Peterhansel: “Il ventesimo posto di oggi non è figlio esclusivamente del pensiero alla Marathon che faremo nella SS7. Un fatto però ha contribuito a farmi decidere ricacciando anche gli ultimi dubbi. A metà della speciale abbiamo rotto un braccetto dello sterzo e ci siamo dovuti fermare per effettuare la riparazione. A quel punto il cronometro era definitivamente dimenticato e con Jean-Paul (Cottret) abbiamo deciso di concludere la tappa senza più forzare minimamente.

L’abitacolo della 2008 DKR è diventato il salotto del briefing pre-marathon. Di tappe senza assistenza  come sarà nella SS7 ne ho fatte molte quando correvo in moto, praticamente almeno una all’anno, mentre “Polo” non ha una memoria così vivida al riguardo avendo sempre corso in auto. Dunque abbiamo iniziato a parlare di come dividerci i compiti del “tagliando” che dovremo effettuare personalmente alla 2008 DKR e nel frattempo percorso quello che restava della speciale.

Sono soddisfatto della vettura, è sempre difficile portare al debutto una nuova auto soprattutto quando ci si scontra con avversari di grande esperienza e vetture che sono state protagoniste in molte edizioni. Si tratta di trovare il giusto compromesso tra prestazioni e affidabilità. Credo che negli ultimi giorni siamo stati molte volte ad un passo da vincere una speciale, indice di come la vettura sia performante. Poi qualche piccolo inconveniente ci ha rallentato ma sono sempre peccati di gioventù. L’obiettivo è chiaro fin dall’inizio: accumulare esperienza e chilometri con la 2008 DKR. Fondamentale quindi arrivare in fondo alla corsa senza assumersi inutili rischi. Peugeot Sport e tutti i ragazzi del team hanno fatto un lavoro eccezionale in questi mesi e abbiamo la responsabilità di metterlo a frutto“.