Nissan Eporo

Nissan Eporo. Nel 2008 era stato il volo delle api a ispirare il Biomimetic Car Robot Drive “BR23C”, ora, per il nuovo progetto denominato Eporo, Nissan si è ispirata al comportamento dei pesci che viaggiano un banco ed evitano gli ostacoli senza scontrarsi gli uni con gli altri. La prova del funzionamento di questa tecnologia è prevista al Ceatec Japan 2009, expo annuale che presenta tecnologie d’avanaguardia nel campo dell’elettronica e dell’informazione. Ma cos’hanno in comune un’ape e un banco di pesci? Nissan cerca di dare una risposta: entrambi, infatti, sono dotati di eccezionali abilità “anti-collisione”, che permettono loro di muoversi istintivamente in un ambiente pieno di pericoli,  individuando ed evitando gli ostacoli. L’obiettivo Nissan è proprio questo: sviluppare veicoli ancora più sicuri. Ma mentre le api e la macchina robot BR23C si limitano a viaggiare da soli, i pesci, come del resto le vetture, viaggiano in gruppo, elemento che rende più difficile evitare gli scontri.

Con Eporo, sono state applicate alla guida tre regole che determinano il comportamento dei pesci. Per riconoscere l’ambiente, i pesci si servono del sistema sensoriale della linea laterale e della vista e si raggruppano in banchi basandosi su tre regole di comportamento. La prima regola è evitare la collisione cambiando direzione di viaggio senza scontrarsi con altri pesci. La seconda è viaggiare fianco a fianco, mantenendo una certa distanza variabile a seconda della velocità. Terza e ultima regola è l’avvicinamento, cioè l’avvicinarsi maggiormente ad altri pesci che sono a maggiore distanza. é importante sapere che questa è la prima volta al mondo che si sviluppa una macchina robot in grado di viaggiare in gruppo condividendo, grazie a tecnologie di comunicazione, informazioni sulla posizione dei componenti del gruppo. Mentre la costante ricerca di Nissan mira a creare veicoli in grado di evitare collisioni sulla base di un concept di sicurezza denominato Safety Shield, le nuove tecnologie utilizzate in Eporo puntano anche a migliorare l’efficienza di migrazione in gruppo dei veicoli, contribuendo così alla creazione di un ambiente di guida ecocompatibile e senza ingorghi.