Video Pirelli GP Bahrain F1: giro di pista in 3D

GP Bahrain F1 2012: debutto in gara per i Pirelli P Zero. Terzo appuntamento del calendario F1 2012 nel Regno del Bahrain sulla pista di Sakhir (vedi orari tv GP Bahrain F1 2012).

Le alte temperature e la sabbia portata in pista dal vento rappresentano una incognita tanto per team e piloti Formula 1 2012 quanto per la stessa Pirell: infati per il fornitore esclusivo degli pnematici del circus di Formula 1, si tratta del debutto in una gara ufficiale. Qui infatti le gomme del costruttore italiano avevano girato solo in occasione di due test nel dicembre 2010 e gennaio 2011.

Pedro de la Rosa, pilota del team HRT, ha detto: “Il Bahrain International Circuit mette a dura prova gli pneumatici posteriori poichè vi sono molte curve che si affrontano in prima, seconda e terza marcia, dove sono richiesti elevata trazione e grip, con il risultato di sollecitare molto le gomme. Questo lo rende un circuito ideale per svolgere i test sugli pneumatici. Proprio qui, quando ero test driver Pirelli, ho effettuato due sessioni di test. E’ stata un’esperienza fantastica e mi sono divertito un sacco, anche perchè siamo stati colpiti da una tempesta di sabbia! Ho corso con la pioggia, con la grandine e perfino con la neve, ma non mi era mai capitato di incontrare una tempesta di sabbia: è stato veramente incredibile. La pista è molto impegnativa anche per i freni,  poichè la prima, la quarta e l’ultima curva prevedono frenate molto brusche, dove si passa dalla settima alla seconda marcia.
E’ un circuito ideale per i sorpassi con il rettilineo principale lungo un kilometro, ed altri due lunghi rettilinei tra la curva uno e la curva 4 e, nel tratto finale, tra la curva 13 e la curva 14. Anche il DRS sarà molto importante: attivandolo e entrando nella giusta scia, sorpassare non dovrebbe essere un problema. In Bahrain il vento può avere una grande influenza sul comportamento della vettura e sulla frenata, così quando si passa da 320km/h a 70km/h, se si sbaglia di un paio di metri, è molto facile bloccare le ruote anteriori e andar lisci, come spesso avviene nella curva 1. Si deve cercare di ridurre quanto più possibile il camber, in modo da far aderire la maggior parte della superficie della gomma a terra, al fine di ottenere una buona frenata e la giusta trazione. È necessario, inoltre, ridurre il carico aerodinamico a causa del gran numero di rettilinei. Si tratta di un circuito abbastanza standard per quanto riguarda i pit-stop. Mi aspetto una strategia di due soste, considerati i nuovi profili delle gomme Pirelli che consentono di sfruttarle al meglio e considerata la minore usura che caratterizza gli pneumatici quest’anno”
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Il collaudatore Pirelli, Lucas di Grassi, ha detto: “Il circuito del Bahrain ha per me un significato importante, poichè è lì che ho debuttato nel 2010 in Formula Uno, con la scuderia Virgin. La gara non fu esaltante per noi, ma è stata comunque un’esperienza incredibile poichè si realizzava il sogno di schierarmi sulla griglia di partenza. Quello del Bahrain è un circuito molto difficile per quanto riguarda il consumo delle gomme ed il set-up delle vetture. Ci sono molti rettilinei lunghi dunque è necessario avere il giusto equilibrio, ma contare su una buona trazione è fondamentale per ottenere un buon tempo sul giro. La giusta combinazione tra DRS e gestione delle gomme sarà fondamentale per le qualifiche. In particolare, uscire al meglio dalle curve per affrontare i rettilinei sarà determinante per fare il tempo. Si tratta di un circuito sempre molto imprevedibile in termini di evoluzione della pista. La sabbia è un fattore importante. La presenza di sabbia in pista riduce l’aderenza e fa scivolare la macchina, aumentando il consumo delle gomme”.

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