Hyundai Sonica – Long Test

Nella vista laterale risaltano i passaruota leggermente bombati, una linea di cintura praticamente parallela al suolo che punta ad un radicamento maggiore e i cerchi in lega da 17 pollici. Il posteriore spicca unicamente per i grandi gruppi ottici, mantenendo per il resto una linea estremamente essenziale e pulita.
All’interno la pelle riveste i sedili, il volante e il pomello del cambio, mentre gli inserti in alluminio ed il resto dei tessuti e delle plastiche usate denotano una certa qualità.
La strumentazione è di comodo utilizzo, grazie ad una consolle centrale molto semplice.
Anche dentro dunque Hyundai nuova Sonica mantiene una valida discrezione, garantendo uno spazio notevole e molto confort a cinque passeggeri (chi si siede dietro non sta di certo stretto…). Il bagagliaio presenta una capienza di 523 litri che definiremmo molto buona rispetto alle dirette concorrenti, con lo schienale del sedile posteriore ribaltabile con sistema frazionato (60/40).
Un motore al lancio, poi…
Come si diceva al lancio la nuova coreana verrà dotata unicamente di un 2.0 litri diesel 16 valvole, con alimentazione ad iniezione diretta common-rail e turbocompressore a geometria variabile VGT, con tanto di filtro antiparticolato e rispondente alle normative antinquinamento Euro 4. La potenza massima disponibile è di 140 CV a 4.000 g/m, mentre la coppia massima è di 305 Nm a 2.000 g/m, il tutto per garantire performance medie: velocità massima di 203 km/h ed accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi. Nel ciclo combinato i consumi dichiarati parlano di 6.1 litri di gasolio ogni 100 km.
Ottima la dotazione di serie per quanto concerne la sicurezza: cellula abitativa rinforzata, cinture con pretensionatori, airbag full-size anteriori, laterali e a tendina, poggiatesta anteriori di tipo attivo ed un’elettronica che assiste il guidatore completa di ABS con EBD e di sistemi di controllo della trazione TCS e stabilità ESP.

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