Mazda2 3 porte – Test Drive

L’efficientissima organizzazione ci porta a vedere la loro nuova nata e, ovviamente il primo giudizio che ne ricaviamo è puramente estetico. Nonostante la linea ricordi un po’ quella di alcune sorelle germaniche, denota subito un’accresciuta sportività, sembra un po’ più sportiva e filante questa Mazda2 e colpisce anche la gamma colori molto aggressiva ed originale. Da subito, però, mi viene da pensare quale calvario possa essere ribaltare il sedile anteriore per cercare di incastrarsi nella parte posteriore, soprattutto per persone non piccolissime o per signore e signorine con gonne che limitino i movimenti, così mi ci butto subito e faccio la prova. Si vede che al reparto progettazione hanno pensato a questa evenienza, perché il sedile lascia sufficiente spazio per entrare dietro e si riesce a trovare una collocazione per le gambe anche se si è alti come sono a Stoccolma i vichinghi che la popolano. Ma una macchina giovane e sportiva non si giudica certo da queste cose, quindi mettiamo in moto il nostro 1.4L diesel e vediamo cosa offre. Lasciato il centro di Stoccolma ci dirigiamo per le stradine di campagna delle zone circostanti e capiamo subito che gli Svedesi non sono freddi come sembrano, almeno alla guida: per terra infatti ci sono numerose tracce di gomma lasciate da qualcuno che queste strade se le fa con una macchina a trazione interiore che spesso si imbizzarrisce o si in traversa e le strade stesse non prevedono più di 3 metri di rettilineo, dimostrandosi ideali per provare la Mazda2. Grazie all’ingente riduzione di peso rispetto al modello precedente (100 Kg in meno) e alla versione a 5 porte (10 Kg. In meno) e grazie anche al formidabile telaio, la macchina risponde molto bene e si inserisce facilmente in curva. Certamente è un motore diesel, quindi non ci si possono aspettare riprese da supersportiva, se infatti si lasciano scendere troppo i giri sarà difficile non essere costretti a scalare marcia o aspettare interminabili momenti per riportarla a regime, però lo scatto c’è, il controllo anche e soprattutto c’è quello che cercavano di offrire gli ingegneri Mazda ai guidatori: questa macchina trasmette grandi emozioni di guida, consente di divertirsi molto anche senza avere una cavalleria esagerata. La leva del cambio corta aiuta e velocizza il passaggio da una marcia all’altra e oltretutto è di una precisione e morbidezza veramente inaspettati per una macchina di questo settore. Tante le accortezze per renderla anche comoda e all’avanguardia: dalla presa per i lettori mp3, ai comandi dello stereo al volante, dal bottone per ritrarre elettronicamente gli specchietti ad un portatagli degno di qualche bel viaggetto. Infine un aspetto sempre più importante: consumi ed emissioni. Partendo dal principio che meno si consume e meno si inquina, i progettisti Mazda sono stati attenti a ridurre entrambi questi fattori, per la gioia di Madre Natura e del portafoglio di chi la acquista, limitando le emissioni di CO2 a 114g/Km e limitando anche i consumi, visto che abbiamo fatto più di 160 km sempre a pedale completamente schiacciato senza arrivare neanche a metà serbatoio. Forse la Mazda non è ancora la casa giapponese più famosa, non è ancora la macchina giovanile più venduta in Italia né quella più ambita, ma ci piace sottolineare questo ancora proprio perché siamo sicuri che quando le persone si accorgeranno che il divertimento alla guida conta di più della velocità massima o del pagare tanti soldi per avere sul cofano un marchio alla moda, scopriranno e non abbandoneranno questa che secondo noi è uno dei modi migliori per investire 13.450 € per farsi una macchina comoda, bella e soprattutto emozionante.

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