Mini WRC al Salone di Parigi 2010

Mini porta al Salone di Parigi l’attesa versione WRC della Countryman, rally car pronta ad affrontare il campionato del mondo della categoria. I suoi segni distintivi sono passaruota “gonfiati”, presa d’aria a periscopio sul tetto, roll-cage interna e vistoso alettone posteriore. In tempo di crisi e di abbandoni delle case dalle corse sportive, l’ingresso di Mini nel WRC è senza dubbio una bella notizia: la Mini  nel 2011 tornerà a correre nel circuito internazionale di rally (WRC) in alcune tappe selezionate, mentre dal 2012 parteciperà a tutte le gare in calendario, in un progetto sportivo della durata di 3-4 anni. Questi sono i primi passi ufficiali del ritorno della Mini ad alti livelli nelle gare di rally, dopo le tre vittore dal 1967, quando vinse il rally di Montecarlo, dei 1000 Laghi e dell’Acropolis. Un pezzo di storia motoristica che ha il sapore della favola. Com’è logico aspettarsi, e all’interno della strategia di posizionamento del prodotto, sarà la Mini Countryman WRC sviluppata dalla inglese Prodrive l’auto che sfreccierà nelle strade dei più importanti rally mondiali. La tecnica è di sicuro interesse: il motore sarà un quattro cilindri turbo da 1,6 litri di cilindrata creato dalla divisione sportiva di BMW. La Mini Countryman WRC dovrà rispettare le nuove norme della FIA che, in un’ottica di riduzione dei costi (l’obiettivo è il meno 25%) ha permesso l’uso dei motori turbo da 1600 cc e una trazione integrale combinata a un maggior utilizzo della tecnologia. La Mini WRC ha suscitato grande attenzione tra giornalisti e fotografi intervenuti al Salone di Parigi 2010: vedremo quale sarà il grado di apprezzamento del pubblico.

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