Infiniti M Test Drive

Su strada

Si parte. La M30d è silenziosissima e decisamente scattante. Il suo cambio automatico a 7 marce asseconda perfettamente le richieste del guidatore e non si avvertono quasi le cambiate. C’è pure un selettore per guida normale, sportiva o Eco, che sulla nostra M30d GT agisce su acceleratore e cambio (mentre sulle S cambia anche sospensioni e sterzo), ma la posizione standard sembra già abbastanza sportiva e piacevole.
Il posto di guida è ottimo per visuale e regolazioni, tutte elettriche, compresa quella del volante. Molto bella la plancia, con display da 8 pollici per il navigatore e comandi molto facili da usare, in modo intuitivo. A 130 km/h il turbodiesel è a 2.000 giri e il confort di bordo è assoluto.
Testati sulla splendida pista di Vallelunga anche i vari sistemi di sicurezza che integrano la guida attiva del guidatore; la frenata assistita (l’auto frena da sola quando davanti c’è un’altra auto a distanza ravvicinata) e l’aiuto che viene dato dall’elettronica per coprire gli angoli morti nella visuale di tre quarti posteriore (sulla reale efficacia di questo dispositivo nutro qualche dubbio però).
Insomma un’auto tecnologicamente avanzata. Navigatore intuitivo e preciso, raffinato impianto audio (manca però l’equalizzatore), pulsanti sparsi un po’ dovunque sulla plancia e nei dintorni del volante che all’inizio disorientano un po’ il guidatore; basta poco però per farci l’abitudine e tutto diventa naturale.
Ottimo il cambio automatico a 7 rapporti (alcuna concorrenza però prevede già 8 rapporti) così come i due motori con una preferenza a mio giudizio per il turbodiesel. Degno di nota comunque anche il piglio sportivo della motorizzazione benzina.
L’allestimento S poi è dotata del sistema 4WAS che permette alle ruote posteriori di girare (al massimo di 1,5 gradi) in senso opposto a quelle anteriori al fine di rendere la guida decisamente più reattiva e sportiva. Il test ravvicinato tra un auto dotata di tale dispositivo ed un’altra no rende molto evidente i vantaggi di questo ingegnoso sistema.
Per quanto riguarda i prezzi questi oscillano da 53.800 a 66.000 euro. Non sono pochi, ma la “battaglia” si gioca essenzialmente sugli optionals e il tutto compreso. Con riferimento infatti alle principali concorrenti, alla Infiniti hanno calcolato che il risparmio medio (considerando i listini tedeschi) rispetto a Mercedes, BMW e Jaguar supera il 10%. Questione di optional: i giapponesi puntano sul tutto compreso (esclusa la vernice metallizzata da 950 euro), mentre sulle rivali, per ottenere auto paragonabili sono necessari anche 20.000 euro di accessori. Non pochi!

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