Alfa Crosswagon Q4: Test Drive

Alfa Crosswagon Q4: Test Drive. Torna a risplendere sulla carrozzeria di una Alfa Romeo la sigla Q4, nata nel “lontano” 1992 per esprimere un nuovo concetto di “sportività” ed oggi riproposta per sottolineare il ritorno della Casa di Arese nell’affascinante mondo delle vetture a quattro ruote motrici. Continua dunque, la capacità del Marchio di proporre prodotti in linea con tempi e tendenze, oggi più che mai orientate verso vetture dal carattere “multistradista”, senza dimenticare quel concetto di “sportività elegante” che caratterizza da sempre ogni modello Alfa Romeo.
Lo stile è inconfondibilmente Alfa La Crosswagon mantiene la stessa ed inconfondibile “linea Alfa” della 156 Sportwagon, ma ne reinterpreta alcuni dettagli per esprimere la sua maggior versatilità di impiego, data dalla maggiore altezza da terra, dalle quattro ruote motrici e dagli angoli di attacco e di uscita piuttosto elevati ed in grado di “assecondare” le potenzialità fuoristradistiche del nuovo sistema di trazione integrale.
Nel dettaglio, si nota subito come il frontale sia ancor più forte e dominato da quel family feeling Alfa Romeo che è ormai diventato il leit motiv dell’intera produzione del “Biscione” e dal quale partono linee fluide ma allo stesso tempo decise che conferiscono alla vettura un design estremamente sportivo, personale e muscoloso.
La zona posteriore esprime grande equilibrio nelle forme ed accoglie un bagagliaio flessibile che, a seconda delle esigenze, è capace di adattare lo spazio interno passando da un volume di 360 dm3 a uno di 1180 con lo schienale del sedile posteriore abbattuto.
Ma è nei particolari che “l’attitudine” di Crosswagon viene sottolineata, a partire dalla maggiore “luce” tra gli pneumatici di grandi dimensioni ed i passaruota allargati, per arrivare ai nuovi paraurti, per i quali è stato adottato un aggressivo inserto in lega metallica posto nella zona centrale, passando per la protezione laterale dei longheroni, che risultano dinamici e snelli grazie all’inserto metallico longitudinale.
Davvero molto generosa ed intonata allo spirito della vettura, la gommatura 225/55 R 17 con mescola e battistrada specifici adatti a tutte le stagioni e fondi stradali completa uno “scenario” reso ancor più interessante dalle nove tinte di carrozzeria: Verde Montreux, Verde Brooklands, Marrone Castlerock, Blu Chiaia di Luna; i classici Nero Kyalami, Grigio Stromboli, Blu Capri, Grigio Gonzaga e Grigio Lipari.
Interni: l’eleganza della sportività Come la linea esterna anche gli interni della Crosswagon differiscono dalle versioni “tradizionali” per interventi grandi e piccoli che ne cambiano l’aspetto e ne aumentano il carattere sportivo ed elegante. Certo l’abitacolo ha conservato le stesse linee morbide e mai spezzate del modello Sportwagon e permangono tutti quei tratti distintivi che da sempre la contraddistinguono: dall’attenzione rivolta al posto di guida al quadro di bordo classico ed essenziale.
Rispetto a Sportwagon, la plancia è stata rivista nel materiale per renderla più seducente e gradevole al tatto. Plancia e pannelli sono disponibili in 4 abbinamenti interni: nero sportivo, i classici nero-grigio e nero-beige, e infine il raffinato grigio scuro e grigio chiaro (“tono su tono”). Oltre ai già noti allestimenti Progression e Distinctive, Alfa Crosswagon Q4 offre il prestigioso Luxury che propone plancia e pannelli rivestiti in pelle “Pieno Fiore”, l’ideale per un cliente sportivo e al tempo stesso raffinato.
I rivestimenti sono – a seconda del livello di allestimento – in speciali tessuti appositamente realizzati e con elevate caratteristiche qualitative ed estetiche. In particolare è stato utilizzato l’Alfatex, una microfibra che migliora la traspirazione, assicura ottimo comfort di seduta e grande eleganza, ed è disponibile nelle tinte grigio scuro, grigio medio e beige.
I rivestimenti di pelle, invece, sono proposti in cinque colori: nero, blu, rosso, beige e grigio. Particolare cura è stata prestata agli abbinamenti dei colori dei sedili con quelli dei sotto-plancia (nero, grigio o beige).
Trasmissione integrale a tre differenziali Sul posteriore della Crosswagon spicca la sigla Q4, giusto omaggio alle Alfa 155 e 164 Q4 che negli anni Novanta hanno rappresentato lo “stato dell’arte” Alfa Romeo in termini di sportività evoluta. Come queste gloriose vetture, anche il nuovo modello adotta una trasmissione a 4 ruote motrici permanente, a tre differenziali, con ripartizione di coppia sbilanciata sull’asse posteriore.
La ripartizione del livello di coppia tra gli assali anteriore e posteriore viene modulata in modo continuo, in funzione dell’aderenza dal differenziale centrale autobloccante Torsen C. Questo elemento, rende possibile una migliore tenuta di strada, piacere di guida e risposta progressiva. Altri archetipi tecnologici caratterizzati da giunti a controllo elettronico, non permettono il bilanciamento ottimale tra sovrasterzo e sottosterzo e la progressività di comportamento tipici della Crosswagon, che si traducono in grande sicurezza attiva.
Le prestazioni in off-road ottenute dai collaudatori Alfa Romeo durante i test, sono state addirittura superiori alle aspettative. Il pilota, infatti, gode di tempi di risposta ridottissimi ed il controllo elettronico in aggiunta allo sviluppo “meccanico” riproduce il bloccaggio dei differenziali nelle condizioni limite.
Sospensioni a quadrilatero Il piacere di guida è da sempre uno dei punti di forza delle auto del Marchio e Crosswagon non fa eccezione. Per questo motivo il modello conferma lo schema adottato dalla 156 con una messa a punto specifica: sospensione anteriore a quadrilatero “alto”, che ottimizza l’impronta a terra del pneumatico e sospensione posteriore di tipo McPherson, con aste trasversali a lunghezza differenziata.
La prima soluzione è stata ridisegnata ed ottimizzata per via della maggiore altezza della vettura rispetto al modello di base, conservando allo stesso tempo il feeling e la precisione di sterzo proprie di una Alfa 156 stradale. Anche la sospensione posteriore è stata rivista allo scopo di aumentare la stabilità della vettura nelle condizioni di tiro, rilascio e frenata, adattandola al comportamento della trazione integrale.
Propulsore: 1.9 JTD 16v M-Jet da 150 CV Alfa Romeo ha presentato alla fine del 2002 il 1.9 M-Jet 16v da 140 CV, il primo al mondo della seconda generazione dei propulsori “Common Rail”. Adottato da Alfa 147, 156 e Sportwagon, in abbinamento con un cambio meccanico a 6 marce d’impostazione sportiva, il motore è stato ulteriormente sviluppato per l’applicazione su Alfa GT, fino a raggiungere la potenza di 150 CV.
Ed è proprio questa motorizzazione ad essere impiegata anche sulla nuova Crosswagon: un “4 cilindri in linea” con alesaggio di 82 millimetri e corsa di 90,4 mm, capace di erogare una potenza di 150 CV a 4000 giri/min e una coppia di 305 Nm (31 kgm) a 2000 giri/min.
Questo turbodiesel è stato oggetto di diversi interventi tecnici tesi a incrementare le prestazioni, la coppia motore ai bassi regimi e la riduzione della rumorosità e delle vibrazioni. Come dimostra il sistema “Common Rail” adottato dal 1.9 JTD 16v M-Jet che prevede due nuove strategie di controllo automatico delle calibrazioni e del bilanciamento del gasolio iniettato, a vantaggio della silenziosità acustica e vibrazionale.

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