Alfa Romeo Brera_

Alfa Romeo Brera. “Non un tormentone, ma un fiore che sboccia”. Con queste parole Giorgetto Giugiaro ha definito Alfa Romeo Brera, concept di grande fascino ed emozioni stilistiche che farà bella mostra nello stand Alfa Romeo del Motor Show di Bologna.
Presentato per la prima volta al Salone di Ginevra, il prototipo ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali: il “Best of Show”, assegnatole dalla rivista Autoweek al Salone di Ginevra; il “Best of Show” nella categoria Prototipi al Concorso d’eleganza di Villa d’Este; 2 premi di categoria al Challenge Bibendum 2002, uno come “one of the most elegant in the world”; e il titolo di “the most fascinating car” del quale è stata insignita al Super Car Rally 2002 da Parigi a Montecarlo. La Brera, inoltre, è candidata al premio Automobilia “L’auto più bella del mondo”. Insomma alla critica piace decisamente e siamo certi che piacerebbe a molti sportivi che vorrebbero una vera sportiva col dna italiano.
Brera è una “2+2” realizzata interamente in fibra di carbonio e dalle dimensioni generose: è larga 1.894 mm, lunga 4.388 e alta 1.289, anche se la profonda rastrematura del frontale e del posteriore conferiscono al modello un’impressione di grande compattezza. Senza per questo togliere eleganza a quelle linee che scorrono morbide, davanti come dietro, fino ai paraurti integrati e ai gruppi ottici con profilo a cuneo convergente. La linea esterna, poi, è un susseguirsi di citazioni classiche, luogo ideale dove gli stilemi tradizionali del Marchio sono riletti in chiave moderna.
Basta un rapido sguardo per scoprirli. Ecco, per esempio, un lunotto che ricorda quello storico della Giulietta Sprint. O ancora il posteriore, che ripropone i tratti distintivi di Alfa 156 e 147. Citazione anche nel frontale: il cofano richiama quelli degli anni Cinquanta, quando a dominare era lo scudetto incastonato al centro. Innovativa, invece, l’apertura delle porte che avviene con uno snodo brevettato: è sufficiente ruotarlo verso l’esterno per proiettare la porta in alto.
All’interno, Alfa Romeo Brera offre un ambiente accogliente e molto sofisticato. Ecco allora componenti in alluminio resi “caldi” e confortevoli dalle imbottiture in pelle che proteggono le ginocchia e le spalle dell’occupante. La strumentazione è separata, mentre il generoso tunnel centrale divide i sedili dei passeggeri, lasciando spazio alla tecnologica struttura in acciaio.
Un impatto visivo che non è interrotto neanche dalle bocchette di aerazione che, invece di essere sulla plancia, sono inserite nel vano porta. La luminosità interna, inoltre, è gestita da un innovativo sistema di sensori che regolano l’oscuramento del grande vetro superiore. Infine, l’impianto Hi-Fi con il sistema di diffusione (Picasound), realizzato da Pierre Piccaluga, che ha una resa sonora superiore del 60% rispetto a quelli tradizionali.
Sotto il cofano dell’Alfa Romeo Brera batte un 4 litri di otto cilindri a V (90°), che sviluppa 400 CV a 7.000 giri/min. Il potente propulsore è posto nella parte anteriore e centralmente ed abbinato ad un cambio posteriore sequenziale a 6 marce. Una seducente dream car che,speriamo, possa tradursi in fonte di ispirazione per le future Alfa Romeo.

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