Ambiente e sicurezza: Fiat Auto premiata

Nell’ambito del concorso “L’Auto che preferisco”, la rivista automobilistica Quattroruote ha assegnato il “Premio Speciale Ambiente” alla Fiat Auto per “l’impegno profuso in favore della diffusione di modelli alimentati con combustibili ecologici, come GPL e metano”.
Un riconoscimento importante che sottolinea quanto il tema dell’ambiente sia sicuramente prioritario per Fiat Auto. Lo dimostrano, infatti, i prodotti presenti sul mercato; i piani di ricerca e sviluppo; le iniziative di mobilità sostenibile portate avanti in collaborazione con la Pubblica Amministrazione; e gli investimenti nello sviluppo di nuovi prodotti.
In particolare, per quanto riguarda lo sviluppo dell’alimentazione con gas naturale, l’Azienda ha investito molto per la ricerca e crede in questa iniziativa di grande valenza ambientale, come conferma una gamma completa di veicoli a minimo impatto ambientale, capace di rispondere alle esigenze sia di operatori professionali, sia di privati cittadini.

Ecco allora le Multipla con alimentazione a GPL e benzina, Multipla bipower (metano e benzina) e Blupower (metano dedicata), che stanno riscuotendo un notevole successo di mercato; il Ducato bipower, nelle diverse versioni per il trasporto professionale delle merci; ed il Doblò bipower, nella versione Panorama e Cargo, recentemente lanciato sul mercato. Nei prossimi mesi, inoltre, si aggiungerà la Punto bipower. Insomma, Fiat Auto è l’unico costruttore al mondo che può vantare una disponibilità completa di vetture dotate di sistemi di trazione o alimentazione alternative.
Oltre a questi prodotti sofisticati e all’avanguardia nel panorama internazionale, l’Azienda punta a ridurre le emissioni e i consumi anche attraverso il continuo e costante miglioramento delle tecnologie convenzionali.
Non a caso molti modelli di Fiat Auto rispettano già i limiti previsti dalla direttiva europea Euro 4, che sarà obbligatoria a partire dal 2006. Per non dire della riduzione dei consumi, campo in cui l’Azienda da sempre ha rappresentato sul mercato il prodotto che meglio concilia prestazioni ed economicità di esercizio.
In questo ambito, tra l’altro, Fiat Auto può vantare lunghe ed importanti tradizioni motoristiche, soprattutto nel campo dell’alimentazione a gasolio: dalla prima vettura di serie al mondo con un motore diesel ad iniezione diretta (la Croma 1.9 TD) allo sviluppo del sistema Unijet ad iniezione diretta “common rail”. Ed oggi l’evoluzione di questa tecnologia: il sistema Multijet, segreto del rivoluzionario motore 1.3 Multijet 16 valvole prodotto dalla joint venture Fiat – GM Powertrain. Frutto della ricerca e dell’impegno tecnologico di Fiat Auto in chiave ambientale questo propulsore è caratterizzato da una spiccata vocazione ecologica: già oggi, infatti, soddisfa i limiti di emissione Euro 4 senza adottare un sofisticato dispositivo di post-trattamento allo scarico, quale la trappola di particolato. Si tratta, quindi, di un motore intrinsecamente pulito, con bassi consumi di combustibile, ad elevate prestazioni, oltre che silenzioso e confortevole.

Infine, l’impegno di Fiat Auto per la tutela dell’ambiente si concretizza anche in diverse iniziative di grande impatto sociale ed ambientale. Per esempio con il “Car Sharing”, l’originale progetto che propone ai cittadini un modo diverso di vivere l’automobile non più legato al possesso, ma semplicemente al suo utilizzo.
Da sottolineare, poi, il Progetto Metano con la partecipazione di Fiat Auto, del Ministero dell’Ambiente e dell’Unione Petrolifera che, nel dicembre del 2001, hanno siglato un importante accordo finalizzato allo sviluppo del metano per autotrazione in Italia. Da questo programma nasce la convenzione tra le grandi città italiane (ad oggi hanno aderito 30 importanti capoluoghi di provincia), che prevede un sostegno economico per lo sviluppo della domanda di veicoli e l’incremento della rete infrastrutturale da parte del Ministero dell’Ambiente.Obbiettivo comune è accrescere la rete di distribuzione che oggi conta 392 punti di rifornimento su tutto il territorio nazionale, ma che l’Accordo intende portare, entro il 2005, a 750 punti (330 nelle città del Progetto Metano). Una crescita significativa, dunque, che sarà possibile grazie all’impegno, sia delle amministrazioni delle città che aderiscono alla convenzione, sia dell’Unione Petrolifera e delle società ad essa associate disponibili ad impegnarsi direttamente nella distribuzione del metano per autotrazione.

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