Chevrolet Kalos: Test Drive

Chevrolet Kalos: Test Drive. Si può riassumere in tre punti focali il “perché” l’incontro di Chevrolet con la stampa, in Croazia, sia stato carico di significati. Innanzitutto, con la presentazione della nuova Kalos 3 porte, si consolida in Europa il passaggio di testimone, non senza qualche confusione iniziale su “chi sia chi”, tra la coreana Daewoo, che manterrà il proprio nome sulle vetture solo in Corea e in Vietnam, e l’americana Chevrolet, marchio totalmente General Motors. In secondo luogo, lo scenario geografico della costiera dalmata suggerisce una più concreta, peraltro già cominciata, espansione verso mercati centro-est europei. Terzo, dopo circa 35 anni il nome Chevrolet ritorna in Europa per stabilirvisi, dopo che un secolo fa era salpato per l’America con Louis Chevrolet.
Da Daewoo a Chevrolet! Ma perché scegliere proprio il marchio Chevrolet in luogo di quello Daewoo? La storia che c’è dietro al logo “con la cravatta” (nata peraltro proprio in Croazia!) è di tutto rispetto, certo, ma con qualche contraddizione. Louis Chevrolet, una sorta di “Nuvolari” svizzero emigrato in America, fonda la Motor Company che porta il suo nome insieme al William Durant padre della GM.
Ma la partnership dura poco. I litigi sono tanti, in special modo per quanto riguarda il posizionamento commerciale dell’azienda. Lo svizzero vuole auto esclusive, Durant veicoli popolari. Chevrolet lascia la sua stessa compagnia, e paradossalmente da allora il suo nome sarà sempre sinonimo di veicolo di buona qualità dal prezzo contenuto. Lo svizzero resterà comunque un progettista per certi versi geniale, mentre il suo socio finirà a gestire un bowling negli anni ’40. Non per questo la storia della Chevrolet si è fermata.
Storia Chevrolet Ottant’anni fa a Copenhagen, un autocarro Chevrolet risultava essere il primo veicolo GM prodotto al di fuori degli Stati Uniti. Da allora sono 70 i paesi in cui il nome di origine francese si è diffuso e risulta essere uno dei tre maggiori produttori di auto al mondo: su 16 vetture acquistate intorno al globo, una è Chevrolet. Per rendere competitivo un prodotto, non basta comunque la sua diffusione a macchia d’olio. E qui si spiega maggiormente il motivo per cui su Matiz, Kalos, Lacetti, Nubira, Tacuma ed Evanda il “papillon” Chevy è stato sostituito alla “conchiglia” Daewoo, a seguito del totale controllo GM sul comparto auto coreano.
Per essere vendute come fossero noccioline, le automobili devono avere design moderno, buon equipaggiamento, affidabilità e poter essere acquistate da più gente possibile (stessa filosofia Daewoo). Ci vuole cioè un “value brand”, o marchio di sostanza, che GM Europe fa coincidere proprio con Chevrolet. Questo marchio in particolare è adatto ai cosiddetti clienti “smart buyers”, desiderosi di un’auto funzionale, non proiezione di status symbol, che cercano cioè il miglior rapporto valore/prezzo (gli acquirenti tradizionali si rivolgono invece a Opel e quelli premium a Saab). A seguito di queste scelte aumenta la penetrazione di mercato per i prodotti GM Daewoo in Europa. Lo dimostra il gradimento finora ottenuto da parte del pubblico dell’Europa centrale e orientale, in cui il marchio è stato introdotto all’inizio del 2004: le vendite sono aumentate del 183%!
Per l’occasione, abbiamo verificato sulla nuova Kalos 3 porte che la “griffe” varia percettibilmente collettivo e questo basta a farci sentire alla guida di un’auto di valore superiore rispetto alle precedenti Daewoo, ai cui vecchi clienti (è bene ricordarlo) sarà ancora garantita l’assistenza.
Badate bene però: non aspettatevi di trovare in questa “nuova” gamma Chevrolet le classiche macchinone americane. Non ancora. Quelle rimarranno per un po’ sotto la gestione del gruppo Kroymans, che ne curerà l’import europeo. Le Chevys di cui stiamo scrivendo sono vetture che “hanno radici europee – dice l’amministratore delegato Erhard Spranger – produzione negli U.S.A., Brasile, Argentina, Messico, Corea e Thailandia”.

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