Ford nuova Focus: Test Drive a Siena per provare la vendutissima Focus

Ford nuova Focus: Test Drive. Siena – Che la nuova Ford Focus sia un pezzo da novanta del panorama automobilistico mondiale non è certamente un segreto. I dati di vendita della precedente generazione, infatti, sommati al numero incalcolabile di anticipazioni e voci che hanno accompagnato il nuovo modello per tutta la sua (lunga) gestazione, fanno immediatamente capire come Focus non sia solamente una proposta tra le tante del segmento C, ma un vero e proprio riferimento con il quale fare i conti.
C-Max docet La nuova Ford Focus II condivide con la fortunata e collaudata Mazda3 alcuni fondamentali organi meccanici, tra i quali il telaio ed alcuni motori, mentre da un punto di vista estetico, i designer della Casa tedesca hanno preso quanto di buono avevano nei cassetti, la Focus C-Max, adattando i concetti stilistici ad una silhouette più bassa, compatta e filante.
Effettivamente, questa Focus II non propone nulla di incredibilmente innovativo da un punto di vista stilistico, tanto che sembra di averla già vista. Non fraintendeteci però. Le sue forme sono estremamente personali ed originali, in particolar in questo periodo di forte appiattimento stilistico, ma rispetto alla sorella monovolume si poteva forse osare qualcosina di più.
Le carrozzerie attualmente disponibili sono la due volumi a tre o cinque porte, la station wagon ed una compatta tre volumi. Per quanto riguarda i programmi futuri, segnaliamo che sono attese a breve la CC (vista a Parigi sotto forma di Concept Car) ed alcune versioni al…peperoncino.
A caccia di millimetri preziosi Rispetto alla precedente generazione, la nuova compatta Ford vanta dimensioni molto più generose. Il passo, ad esempio, è più lungo di 25 mm, ed anche la carreggiata ha “subito” un aumento di 40 mm, toccando quota 1535 mm.. Lunghezza e larghezza, rispettivamente 4342 mm e 1840 mm, sono cresciute di 17 cm e 14 cm. Valori interessanti, in particolar modo quello relativo all’interasse, che è il più lungo della sua categoria visto il valore di 2640 mm. 35 litri in più fanno parte della dotazione di serie del bagagliaio, che passa da 350 a 385 litri.
Interni moderni e “solidi” La filosofia che ha ispirato gli interni della prima Focus è ora maturata, sviluppando nuovi concetti di versatilità e di design. Se prima, infatti, la plancia riprendeva i concetti stilisti proposti dalla carrozzeria “edge design”, ora è la razionalità a prendere il sopravvento, con uno sfruttamento dello spazio decisamente più raffinato ed una maggiore idea di spazio.
I comandi, inoltre, sono molto più semplici e stilisticamente comprensibili ed anche in tema di rifiniture è evidente lo sforzo dei designer Ford, che hanno lavorato sodo per fare in modo che il dettaglio o la finitura di pregio non faccia parte solamente delle versioni più lussuose.
Molto interessante ed evidente, anche lo studio di compatibilità relativo alle soluzione cromatiche proposte di serie e in opzione sulle varie versioni, che ora comprendono cinque livelli di allestimento: Ambiente, Zetec, Ghia e Titanium.
Non mancano le nuove tecnologie di serie o opzionali, come il navigatore satellitare, la pedaliera regolabile elettricamente, il sistema di gestione della serratura e dell’avviamento del veicolo senza chiave, denominato “KeyFree, i proiettori anteriori adattivi – una tecnologia che mantiene il fascio di luci allineato con le ruote anteriori – o il viva-voce senza fili Bluetooth, compatibile con la totalità dei telefoni cellulari aventi questa tecnologia.
Sei propulsori al lancio La gamma propulsori si compone di sei propulsori, dei quali due a gasolio e quattro a benzina. Sicuramente la parte del leone sul mercato fatta dai già ben noti turbodiesel millesei e duemila capaci rispettivamente di 109 e 136 CV.
Per quanto riguarda i benzina, invece, la gamma si apre con il piccolo 1.4 da 75 CV e si “chiude” con un generoso due litri da 145 CV, passando per due 1.6 litri da 100 CV e 115 CV. Per tutti cambi manuali, con la possibilità di abbinare un cambio robotizzato Durashift alla motorizzazione millesei.
Su strada: le colline senesi dicono che… Le colline ed il tracciato scelto da Ford per la presentazione internazionale della nuova Focus sono quanto di meglio si possa richiedere per un test di una vettura. Le colline del senese, infatti, propongono un susseguirsi di curve letteralmente ubriacante, condito a dislivelli…interessanti. Davvero genuina la definizione di queste strade da parte dei “personaggi” locali: “…qui si parte in salita e si arriva…in salita!”
Perfetto. Si parte con la millesei da 115 CV. Si tratta di un propulsore nuovo, dotato di un sistema di fasatura variabile delle valvole in grado, teoricamente, di offrire più spunto ai bassi regimi e più sportività agli alti rispetto ad una soluzione tradizionale. Una regolatine a sedile, volante e specchietti – che permettono di cucirsi addosso un vestito su misura… – e si parte. La prima salita evidenzia subito una certa mancanza di coppia e di potenza ai bassi regimi. Bisogna lavorare di cambio, tra l’altro molto preciso e secco negli innesti, per assicurare la giusta spinta, che arriva una volta superati i 3.500 giri. Da qui fino alla zona rossa, il millesei da 115 CV dimostra veramente di che pasta è fatto, consentendo all’ago del contachilometri di muoversi con discreta velocità…
Indubbiamente più gustoso il 1.6 turbodiesel TDCi, che abbiamo provato in abbinamento al cambio automatico sequenziale. Rispetto al pari cilindrata a benzina, questa unità ci è sembrata molto più in linea con tutto il resto della vettura, assicurando prestazioni assolute pressoché analoghe e maggiore elasticità. Davvero eccellente il cambio, che permette una guida rilassante in modalità drive…senza dimenticare il piacere di guida nel caso in cui si decida di attivarle l’opzione manuale, che permette di scegliere curva dopo curva, quale tra i sette rapporti è quello più indicato. Un cambio davvero rivoluzionario che, secondo Ford, consente un risparmio di carburante pari all’8.
Dal millesei passiamo al duemila, sempre a gasolio, abbinato ad un cambio manuale. I 136 CV si fanno sentire uno ad uno ed anche la guida “tranquilla” ne risente positivamente. Si tratta di una motorizzazione davvero interessante, che spinge la Focus al limite dello sportivo…senza dimenticare un occhio di riguardo per i consumi e per la silenziosità di marcia, davvero di ottimo livello.
In termini di resa dinamica, la Focus dimostra, esattamente come la precedente generazione, di essere molto stabile e sincera nelle reazioni. La tenuta di strada è di ottimo livello, sicuramente maggiore rispetto a Focus I, grazie ad una carreggiata più larga ed a uno schema sospensivo più raffinato, nel quale spicca la soluzione Multilink adottata per la sospensione posteriore.
Molto buona la frenata. Anche se estremamente sollecitata dal percorso, che ne ha richiesto l’uso continuo, non ha mai dato segni di decadimento nella sua efficacia.
Passando all’interno della vettura, segnaliamo come l’abitabilità dei sedili posteriori sia ulteriormente migliorata, così come la visibilità in ogni direzione.
La qualità dei materiali utilizzata per la costruzione degli interni, infine, è discreta sia alla vista che al tatto. Si potrebbero migliorare alcuni particolari, come i cassettini ed il bracciolo centrale, e gli accoppiamenti fra i vari elementi.
Prezzi? Se ne parla più avanti Di prezzi non si è parlato. Ma è praticamente certo che non si discosteranno molto dal listino attuale.

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