Honda Jazz 1.2 i-DSI: Test Drive

Honda Jazz 1.2 i-DSI: Test Drive. Vicenza – Un nome che è tutto un programma per la piccola monovolume di Casa Honda, fresca e frizzante nelle forme tanto quanto brillante e versatile nell’utilizzo di tutti i giorni.
Una vettura dedicata al pubblico femminile che, dati alla mano, non ha saputo resistere all’affascinante richiamo dei due occhioni che ispirano simpatia ed allegria solo a vederli!

Il design
Succede raramente che una vettura orientale riesca a distinguersi tra il “piattume” stilistico dei designer giapponesi.
La Jazz, invece, sprizza personalità sotto ogni punto di vista ed il pubblico europeo ha dimostrato di apprezzarla, visto il successo di vendite.
Compatta, come va di moda oggi, la piccola monovolume di Casa Honda è lunga 383cm, larga 168cm ed alta poco più di 152cm. Per fare un confronto diretto, nonostante l’apparenza, le quote sono molto vicine a quelle di una Fiat Punto.
Senza dubbio d’impatto il cofano spiovente, i gruppi ottici anteriori di dimensioni molto generose e la calandra a “V” molto aperta caratterizzata dal marchio Honda.
Per quanto riguarda la vista laterale, la linea di cintura è molto marcata e “passa” piuttosto bassa, facendo sembrare la Jazz più alta di quanto è realmente.
Il posteriore è la zona forse meno personale di tutta la vettura. Non è assolutamente brutta o sgraziata, ma forse un po’ anonima rispetto a quanto di buono offre il resto.
Il portellone è molto ampio e l’accesso al vano di carico risulta molto basso e lineare grazie alla “svasatura” del paraurti, ideale per non affaticarsi troppo nei trasferimenti carrello della spesa-portabagagli.
I gruppi ottici posteriori, anche in questo caso risultano di dimensioni molto generose, ma sanno essere “simpatici” tanto quanto quelli anteriori.
Gli interni
Spaziosi e tecnologici, gli interni della Honda Jazz sono in grado di ospitare comodamente 5 persone.
La plancia è ordinata ed ergonomica. Tutti i comandi sono semplici e comprensibili, compreso l’autoradio di serie, con lettore CD, ed il climatizzatore manuale.
Lo spazio a bordo è molto ampio e cinque persone non troveranno certamente scomodo l’abitacolo.
Davvero interessante il sistema di abbattimento studiato per il divano posteriore, che può essere utilizzato per “creare” un piano di carico perfettamente piatto o una zona di carico indipendente, tutto con tre sole operazioni: il piano di carico assolutamente piatto diventa lungo 174cm, ampliabile fino a 240cm abbattendo il sedile anteriore lato passeggero.
Tecnica da F1
Che Honda ci sapesse fare con cilindri e pistoni non è certo un segreto, ed i propulsori della Jazz lo confermano.
Sono due le unità disponibili, un 1.2 litri da 78CV ed un 1.4 da 83CV, studiato appositamente per l’abbinamento al cambio aumtomatico CVT, a 7 rapporti con comandi al volante…roba da F1!
Per quanto riguarda il 1.2 i-DSI, o a doppia accensione sequenziale che dir si voglia, oltre ai 78 puledri a 5700 giri/min, c’è una coppia motrice di 110Nm a soli 2800 giri/min. Un motore che nonostante la cilindrata si rivela non solo molto potente, ma anche elastico e decisamente adatto alle caratteristiche della Jazz.
Lo scatto da 0 a 100 km/h avviene in soli 12,9 secondi e velocità di punta pari a 170 km/h. Anche i consumi sono davvero da primato: sono sufficienti solo 5 litri e mezzo di verde per percorrere 100km, rispettando in pieno le norme Eu2005.
Passando al 1.4, invece, la potenza non sale di molto, appena 5CV. Non certo un demerito, perché questo propulsore nasce con l’intenzione di abbinarsi al meglio con le caratteristiche della trasmissione CVT e non certamente per essere prestazionale.
Le prestazioni sono buone per quanto riguarda l’accelerazione da 0 a 100km/h, che avviene in 12,3 secondi, mentre per quanto riguarda la velocità di punta, sinceramente, ci aspettavamo qualcosa in più dei “soli” 160km/h.
Quanto a congegni elettronici, la piccola Jazz offre di serie ABS con EBD, antifurto immobiliser a codice variabile, doppio airbag SRS, servosterzo elettrico EPS e chiusura centralizzata con telecomando.
Su strada con il 1.2 i-DSI
Dopo aver potuto saggiare, in un precedente test drive, le doti della Jazz 1.4 dotata del cambio CVT, la curiosità per il piccolo propulsore 1.2 era davvero tanta.
E le nostre aspettative non sono state certamente tradite, visto che il piccolo 4 cilindri giapponese ha dimostrato di essere potente al punto giusto ed elastico come un propulsore di cilindrata più elevata.
La trasmissione, manuale a 5 marce, ci è piaciuta perché riesce ad esaltare le caratteristiche del propulsore, offrendo un giusto compromesso tra la sportività e la guida rilassata.
I consumi si sono rivelati abbastanza contenuti, vicini a quanto dichiarato dalla Casa.
Lo spazio a bordo è davvero notevole per una “vetturetta” di queste dimensioni, segno che gli interni sono stati progettati molto bene.
La posizione di guida, molto alta, consente un vero e proprio “dominio” della strada, rendendo più sicura la guida nel caos cittadino.
Per quanto riguarda la plancia, tutto è a portata di mano, la strumentazione è ben leggibile, anche di giorno, e gli accessori sono semplicissimi da azionare.
Il divano posteriore ospita comodamente due persone con spazio a sufficienza anche per una terza, scomparendo, se ce ne fosse bisogno, per trasportare in tutta tranquillità anche gli oggetti più ingombranti.
I prezzi
La Honda Jazz 1.2 è disponibile presso le concessionarie ufficiali nelle versioni “L” ed “LS” rispettivamente a 12.151 e 13.951 euro. Un po’ più sostanziosa la spesa per la 1.4 CVT 7 Speed, in listino a 16.151 euro.

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