Infotouring Australia

Come già ricordato il Paese è scarsamente popolato ed i 18 milioni si concentrano principalmente in sei città.
Tre milioni vivono a Sidney e fra Melbourne, Adelaide, Perth, Brisbane e Darwin si concentra il resto della demografia australe, salvo poche centinaia di migliaia di persone che vivono nelle fattorie disperse nelle sterminate praterie che caratterizzano il Paese. L’Australia infatti offre grandi quantità di prodotti agricoli: da registrare l’ottima qualità dei vini curati principalmente da italiani che hanno lasciato il Friuli o il Piemonte. Eccellenti pure le carni con tutti i latticini e lo stesso pesce. La ricchezza dell’australia giunge infatti dall’agricoltura e dall’industria estrattiva, registrando che qui si trovano intere montagne di ferro purissimo e numerosi diamanti, senza scordare i coloratissimi opali. Tutte le materie prime vengono lavorate all’esterno del Paese a causa dell’esiguità di manodopera e quindi il maggior cliente è il Giappone, che deve la sua potenza economica anche all’acciaio prodotto con le materie prime made in Australia. Industria quindi timida con poche realtà meccaniche, tanto che il turismo è certamente più strategico della prima.
Mitsubishi Magna V6 3500 e Ford Falcon Forte 2500
Per i nostri spostamenti abbiamo cercato di utilizzare due dei modelli più diffusi e comunque non noti in Europa per vedere le specificità dei prodotti destinati al mercato australiano. La nostra scelta si è quindi indirizzata verso una giapponese ed una americana: più precisamene una Mitsubishi Magna V6 3500 ed una Ford Falcon 2500. Entrambe benzina e tre volumi. La Magna si fa apprezzare per lo spazio che offre (più di cinque metri di lunghezza) e l’elasticità del propulsore che certamente non è una furia, ma in un Paese dove il limite è di 110 km/h la comodità prevale nettamente sulla sportività. Con questa Magna (rigorosamente bianca, colore certamente più diffuso in Australia vuoi perché meno delicato del metallizzato vuoi perché respinge meglio i raggi solari) abbiamo percorso oltre 3.000 km (molti per noi, una inezia vista le distanze fra città e città in Australia), andando da Perth verso Nord fino a Shark Bay e Monkey Mia con alcune digressioni che ci hanno portato fino al suggestivo Deserto dei Pinnacoli. Lasciata Perth e la sua curata tangenziale a quattro corsie il traffico si è rapidamente dissolto, facendoci apprezzare la silenziosità e la morbidezza della vettura che assorbiva le poche asperità del terreno. Arrivati nella zona desertica abbiamo ulteriormente apprezzato le sospensioni tarate sul morbido e per fortuna che non abbiamo incontrato alci (ma solo quieti canguri, conigli e coala!) visto che la stabilità non è all’altezza delle europee.
Grazie alla sua riserva di potenza non abbiamo avuto mai problemi a superare i pochi quanto impegnativi camion (veri bisonti della strada) lunghi da 36 a 52 metri grazie al fatto che trainassero spesso ben due rimorchi di generose dimensioni (dei veri treni su gomma).
Ben più europea ed assettata si è rivelata la Ford Falcon che abbiamo guidato per oltre 500 km lungo la suggestiva Kangoro Island, appena fuori Adelaide, dove troverete splendidi parchi nazionali in cui scorrazzano canguri, coala, pinguini, tucani, pappagalli e persino si trova una delle ultime quattro spiagge dove riposano i mansueti elefanti marini che stanno rischiando l’estinzione a causa della crudeltà dell’uomo.

Con la Falcon, la maneggevolezza si avvicina a quella di una Mondeo e la progressione supera quella della Magna. Anch’essa rigorosamente tre volumi, bianca ed automatica ci ha portato comodamente lungo tutta l’isola accettando anche una guida sportiva che forse non aveva mai prima conosciuto… Anche dietro, la Falcon offre un eccellente confort ed abitalità con un bagaglio da station, come verificato salendo a bordo di taxi che potevano tranquillamente ospitare due valige maxy samsonite pur alloggiando anche la bombola del GPL!
Il mercato dell’auto Anticipate le preferenze degli australiani è simpatico rilevare come le vetture giapponesi giungano prima qui e poi in Europa (la nuova Toyota Corolla è già un successone), mentre le nostre vetture comunitarie sono penalizzate dalla guida a sinistra e dallo stesso mercato contenuto visto che dodici milioni di pesone (moltissime sotto i 18 anni) non possono certo rappresentare un mercato privilegiato per i tedeschi e le altre case. L’Italia si difende grazie a poche Alfa Romeo benché il mito Ferrari sia ben presente, come testimoniato da cappellini e t-shirt del cavallino. L’informazione automobilistica passa attraverso tre magazine realizzati da veri appassionati che seguono uno stile a metà strada fra quello britannico e quello tedesco con un linguaggio chiaro e senza tanti peli sulla lingua.

Il sistema di trasporti australiano Come già anticipato, il mezzo ideale per viaggiare in Australia è l’aereo. Il territorio è talmente ampio e “vuoto” che a meno di essere in pensione o di avere vacanze illimitate non è ragionevole non prendere in considerazione la possibilità di servirsi anche di qualche volo. Le compagnie nazionali Quantas, Ansett e Aussie garantiscono servizi puntuali in tutto il continente. Occhio ai forti sconti di cui si può usufruire presentandosi in biglietteria all’ultimo momento. Ricordiamo che a bordo dei velivoli è rigorosamente vietato fumare. Usciti da un aeroporto, bus e corriere sono un’ottima scelta per proseguire. Le linee nazionali Greyhound Pioneer Australia e McCafferty’s consentono di viaggiare in lungo e in largo, con una copertura del territorio molto superiore a quella delle ferrovie. Moltissimi turisti visitano l’Australia solo con la corriera. I mezzi sono molto confortevoli, dotati di aria condizionata e toilette.
Il treno è il mezzo più lento, non costa meno degli altri e la rete non copre capillarmente il Paese (la parte nord-occidentale è priva di ferrovie). Uniche considerazioni a favore sono il comfort e la sicurezza. La principale compagnia è la Great Southern Railways, gestita da un consorzio privato.
Per tutti i tre mezzi (aereo, bus, treno) è possibile acquistare i pass, documenti di viaggio che consentono di viaggiare pressoché senza limitazioni per un determinato periodo di tempo. Il risparmio sui normali biglietti è interessante, ma bisogna far bene i propri calcoli se non si vuol correre il rischio di aver buttato via il denaro.

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