Italdesign Giugiaro Vad.ho

Italdesign Giugiaro Vad.ho. Il Salone di Ginevra 2007 ha osptato molte concept car più o meno interessanti, proposte sia dai grandi Gruppi automobilistici che dai carrozzieri. In questo ultimo campo la bandiera tricolore sventola con orgoglio, visto che nel nostro Belpaese dimorano alcuni fra i più titolati designer automobilistici a livello mondiale.
Ad attirare l’attenzione questa volta è Giugiaro, con il suo prototipo ad idrogeno Italdesign Vad.ho. Un nome che è tutto un programma, essendo un riferimento sia all’area industriale di Vadò, sede della Italdesign stessa dal 1974, sia alla innovativa alimentazione: vad.ho, cioè… ‘vado ad idrogeno (H)’.
Offre BMW
Il propulsore ospitato alla destra dell’abitacolo, in posizione più da kart che da vettura, è un V12 di origine BMW alimentato ad idrogeno. La Casa bavarese ha infatti accolto positivamente la proposta di Italdesign, mettendo a disposizione della carrozzeria italiana il suo ultimo ritrovato tecnologico.
Questo motore ha la particolarità di utilizzare l’idrogeno come combustibile, allo stesso modo della benzina: niente celle elettriche quindi, ma prestazioni e funzionamento da comune motore a scoppio. Con il vantaggio di emettere allo scarico del pericoloso… vapore acqueo!
Per maggiori informazioni su questa innovativa tecnologia, vi rimandamo alla nostra scheda prodotto di BMW Hydrogen 7.
Si guida come un videogame
Particolarità dell’abitacolo, oltre alla suaposizione e forma, è la presenza di particolari comandi. I movimenti della vettura si governano infatti attraverso i pedali e due joystick: sì, proprio quelli che usate in sala giochi o davanti al computer di casa. La gestione è by-wire, ossia attraverso impulsi elettrici e non rinvii meccanici, a tutela della massima precisione e sicurezza.
L’abitacolo, con due posti longitudinali ed una copertura in policarbonato, non rinuncia all’ergonomia ed alla completezza della dotazione: tutti i comandi possono essere regolati per il massimo comfort, dalla pedaliera ai suddetti joystick.
Le strumentazione è raggruppata in un unico monitor LCD di derivazione aereonautica, di dimensioni contenute per garantire la massima visibilità. Gli specchietti retrovisori sono sostituiti da telecamere, mentre i monitor davanti agli occupanti proiettano anche la faccia del compagno di viaggio, a tutto vantaggio della comunicazione fra pilota e passeggero.
Sicura
La sicurezza della vettura è garantita da una struttura particolarmente rinforzata, mentre gli airbag (tra cui uno ad “ombrello” che protegge tutti e due gli occupanti) limitano le ripercussioni dell’urto sui passeggeri della Vad.ho.
La sagoma è simile a quella di una sportiva a due posti “tradizionale”, come una Ferrari Maranello, con il vantaggio di un’aerodinamica molto più efficiente: l’abitacolo occupa infatti solo metà della sagoma frontale, facendo presagire ottime prestazioni per questa originale concept car.
Vuole volare
L’ispirazione aereonautica è innegabile. Il colore della carrozzeria, le sue forme, il cockpit, i robusti cerchi da 20 pollici: tutto fa assomigliare questa concept Italdesign Vad.ho ad un jet, pronto a spiccare il volo… sulle strade del futuro.

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