Lancia Kandahar

Lancia Kandahar. Fioravanti, designer italiano che ha già avuto modo di farsi apprezzare per alcuni innovativi brevetti e concept car di grande fascino, propone ora una reinterpretazione della Lancia Musa, ribattezzata per l’occasione Kandahar.
Cresce dietro Rispetto alla compatta MPV italiana, la proposta di Fioravanti presenta un volume posteriore più generoso, a tutto vantaggio della capacità di carico, ben armonizzato con il resto della carrozzeria. Questa, da parte sua, presenta un inedito paraurti anteriore, una calandra leggermente più piccola e fiancate più “scolpite”, quasi da piccolo SUV. Un’impressione, questa, alla quale contribuiscono anche la maggiore altezza da terra e i pneumatici adatti anche all’uso in fuoristrada.
La parte più originale della vettura, comunque, è la coda, caratterizzata da linee essenziali, con il montante posteriore più verticale e un lunotto più ampio, a tutto vantaggio della visibilità in manovra. A esaltare le nuove linee della carrozzeria provvede anche la colorazione bicolore, già utilizzata con successo sulla Ypsilon e sulla Thesis.
Luminosità e riservatezza Come da tradizione, Fioravanti ha dedicato particolare attenzione al tetto. Il designer italiano infatti è titolare tra le altre cose dell’innovativa tecnologia utilizzata per il padiglione della Ferrari Superamerica e per la Kandahar ha messo a punto un’innovativa copertura in grado di assicurare una grande luminosità nell’abitacolo e allo stesso tempo celare alla vista dei curiosi i sedili posteriori. In questo modo, secondo Fioravanti, è possibile godere sia dei vantaggi delle moderne MPV e sia della privacy tipica delle grandi ammiraglie Lancia.

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