Maserati Spyder ’04: Test Drive

Maserati Spyder ’04: Test Drive. Modena – L’innata capacità di riflettere colori, luci ed ombre in modo assolutamente imprevedibile ed instabile di un vestito di seta, esalta con estrema eleganza le forme di chi lo indossa. E proprio come se avesse a che fare con le curve di una elegante signora, “l’atelier” Italdesign di Giorgetto Giugiaro non sembra aver dubitato sulle caratteristiche del prezioso tessuto orientale scegliendolo, si fa per dire, per vestire la raffinata e “muscolosa” meccanica della Maserati Spyder.
“Stupire senza apparire”, insomma, sembra ormai essere il leit motiv che accomuna l’intera gamma del Tridente che, dopo l’ingresso nell’orbita del Cavallino Rampante, ha oggettivamente ritrovato lo smalto dei tempi migliori e quella capacità, tipicamente italiana, di realizzare autovetture dal fascino unico ed inimitabile.

Affinamenti tecnici e funzionali
Tra le splendide colline ed i vitigni della campagna modenese, abbiamo potuto saggiare uno ad uno gli affinamenti messi a punto dai tecnici del Tridente, a partire dal nuovo software di gestione dell’eccezionale cambio sequenziale automatizzato “Cambiocorsa” per arrivare al dispositivo “hill-holder”, che aiuta nelle partenze in salita: il sistema, gestito completamente dall’elettronica, tiene frenata la vettura giusto il tempo che occorre per passare dal pedale del freno a quello dell’acceleratore.
Rimanendo nel campo della sicurezza attiva, questa volta non legata all’elettronica, Spyder ma anche GT Coupè adottano ora una plancia rivista nella zona superiore, messa a punto per diminuire il fastidioso effetto riflesso sul parabrezza e garantire così una migliore visibilità anteriore.
Piccole novità, infine, anche per il sistema Maserati Info Centre, mentre per quanto concerne la qualità della vita a bordo della Spyder, si fanno segnalare i due nuovi ganci appendiabiti posti sul retro degli schienali.
Allestimento “Vintage”
Per gli amanti del “classico”, a partire da quest’anno, Maserati propone l’affascinante allestimento Vintage, che ripropone nell’estetica tutta una serie di “segni” tipici delle più belle e famose Maserati del passato.
Il richiamo più evidente e caratterizzante, sono indubbiamente gli sfoghi aria con griglia cromata che, ispirati nel design a quelli della Maserati 3500 GT del 1957, danno alla vettura un tocco di eleganza e sportività. Di forte impatto estetico sono anche i cerchi sportivi a 7 razze con trattamento “ball polished” che conferisce un effetto brillante tipico delle ruote a raggi utilizzate dalle vetture dell’epoca;
per una migliore resa estetica, è stato scelto di abbinare nuove pinze freno – Brembo – di colore argento.
Impreziosiscono ulteriormente la vettura le maniglie porta cromate e la nuova calandra, caratterizzata dalla lucentezza e profondità della griglia cromata e da un Tridente con fregi di colore rosso. Su richiesta, gli esterni possono essere ulteriormente arricchiti con l’aggiunta dei roll-bar cromati che bene si abbinano alla personalizzazione degli esterni. Per chi volesse rendere la propria Spyder Vintage ancor più speciale, sono disponibili anche singole proposte di personalizzazione degli interni, legate all’heritage delle vetture da competizione Maserati.
Pura potenza, sospensioni attive, sicurezza e…
4254cc, otto cilindri a V di 90°. Un vero e proprio concentrato di potenza, leggero e compatto, quasi fosse un motore nato esclusivamente per le corse. 390 puledri, è proprio il caso di dirlo viste le origini Ferrari, a 7000 giri al minuto e 451Nm a 4500 giri di coppia massima.
Valori davvero da brivido per la Spyder del Tridente, grazie ai quali scatta da zero a cento km/h in soli 4.9 secondi facendo segnare ben 283km/h di velocità massima…
Divertimento assicurato quindi, con la possibilità di scegliere, al momento dell’acquisto, tra il “classico” cambio manuale a sei rapporti o il sequenziale automatizzato “Cambiocorsa”: derivato dal mondo della F1, questo sistema è in grado di cambiare rapporto in pochi millesimi di secondo, agendo sui comandi posti sul volante o in modalità completamente automatica.
Le qualità stradali della Maserati Spyder, sono esaltate dalle sospensioni attive Skyhook: sviluppate in collaborazione con Mannesmann-Sachs, basano il loro funzionamento su una serie di sensori che registrano costantemente i movimenti di ciascuna ruota e del corpo vettura, e li trasmettono a un computer centrale: dalla elaborazione di questi dati, “nasce” istante per istante la taratura delle sospensioni, mirata al confort in modalità standard e più rigida e sportiva con il led attivo sul pulsantino sport al centro della consolle.
L’impianto frenante, realizzato in collaborazione con Brembo, beneficia di scelte costruttive finalizzate alla massima prestazione frenante, in termini di efficacia, immediatezza di risposta al pedale e resistenza al fading anche nell’impiego più sportivo della vettura: ciò risulta, in particolare, dall’adozione di dischi di grandi dimensioni (ant. 330 x 32 mm, post. 310 x 28 mm), con pinze a quattro pistoncini e servofreno ad elevata portata, oltre ai dispositivi elettronici antibloccaggio ABS, di ripartizione elettronica della frenata EBD e di controllo di stabilità MSP.
Le dotazioni di sicurezza sono garantite sia dai dispositivi di sicurezza attiva in termini di dinamica del veicolo (ai già citati controlli elettronici di frenata e trazione possono essere aggiunti altri equipaggiamenti specifici, come per esempio i fari allo xeno), sia dai contenuti di sicurezza passiva, tra i quali innanzitutto la scocca evoluta per ottemperare alle nuove normative di urto CEE/USA e la dotazione di serie di 4 air-bag (frontali e laterali).
Disponibili anche applicazioni di tipo comfortistico, come il cruise control ed i sensori elettronici di parcheggio al posteriore.
Su strada: giù il tetto e via
Sono le 10.30 del mattino di un venerdì tutto speciale. Il piccolo parcheggio della sede Maserati, pullula di “tridenti”, tra cui alcune Quattroporte e le tre Spyder Cambiocorsa disponibili per il nostro test dive. Belle, anzi bellissime. Manca solo una cosa: la capote abbassata.
Nemmeno il tempo di pensarlo, che Andrea Cittadini – responsabile della Comunicazione Maserati – si siede al mio fianco e mi invita ad avviare l’8 cilindri, non prima di aver premuto il pedale del freno ed aver azionato il freno di stazionamento: “questo è il pulsante – si trova nella parte bassa del tunnel centrale – che aziona la capote. L’attivazione è elettro-idraulica ed è gestita in modo completamente automatica. Non bisogna fare altro che aspettare una ventina di secondi…”
Lo spazio a bordo, è limitato a due sole persone, ma l’abitabilità e l’adattabilità del posto guida è eccellente: il sedile ed il volante, quest’ultimo regolabile anche in profondità, infatti, consentono di trovare una corretta posizione di guida anche ai piloti più alti, giocatori di basket compresi…
Pelle, morbidissima pelle, ricopre ogni dettaglio dell’abitacolo, dai pannelli porta, ai sedili, alla plancia: è davvero minuziosa la cura dei dettagli e la scelta dei materiali, che sono arricchiti dallo stile artigianale delle finiture, frutto dell’incontro dell’esecuzione manuale con la precisione delle tecniche costruttive più moderne.

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